Eccola qui, la "cara e dolce Carla Marrone"! Eh, eh. Ma cosa mi scrivi mai? Mi fai commuovere!
Ma, tornando seri: bellissimo capitolo. Adoro il modo in cui descrivi i luoghi, l'aspetto dei personaggi, come pure i sentimenti. Ultimi, ma, non meno importanti.
Vi sono tutta una lunga serie di indizi segreti che conducono noi lettori alla costruzione della storia. La mancanza di un telefono, contatto col mondo esterno, la famiglia già avvisata, campanello d'allarme, la necessità di indossare delle sorte di "uniformi" da vestali, consone, evidentemente, al luogo unico in cui il personaggio si trova. Persone che custodiscono il "Tempio" e fanno da guardia alla misteriosa padrona di casa. Ed il numero dodici, che pare ritornare in diverse situazioni... La nostra protagonista è scaltra, lo nota subito.
Non manca neanche una giusta dose di umorismo. Ti giuro che sono quasi morta quando hai detto che ti sembravano tutti dei cosplayer! Per non parlare, poi, del paragone con i personaggi dipinti sulle anfore antiche.XD
Ma, l'agile narrazione ci porta anche a porci delle domande al cardiopalmo: come mai Clarissa è infastidita dalla visione dell'affresco, che rappresenta la Guerra Santa contro Hades? E perché il gran Sacerdote da come l'impressione di non vedere l'ora di intavolare una conversazione basata su quell'argomento?
E, cosa ancor più importante: perché lei si trova lì? Non è certamente casuale... E la maniera reverenziale, con la quale viene trattata, incuriosisce non poco e suscita una serie di riflessioni.
Attendo il prossimo capitolo, per avere un'eventuale conferma delle risposte, che ho provato a darmi, fantasticando su questa bellissima fiction.
Vivissimi complimenti, continua così.
Un bacione, alla prossima. Passa una buona giornata.
Chiara. ;) |