Recensioni per
Controcorrente
di hiromi_chan

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
17/10/15, ore 21:29

Bello, bellissimo, meraviglioso.
È stata una delle letture più piacevoli, scorrevoli e grammaticamente corrette che abbia fatto da molto tempo.
Come avrai capito sono quella dello scambio di recensioni e arrivo all'ultimo perchè sennò non sono contenta :3
Davvero non saprei che dirti su questo capitolo tranne che si vede quanto tu ci abbia lavorato e quanto sia stato curato in ogni aspetto; hai deciso che il tuo protagonista sarebbe stato un adolescente ribelle e tormentato con una passione per la fotografia, insomma niente di nuovo, un personaggio servito in tutte le salse, eppure qui tu, con un titolo significativo come "controcorrente", dimostri come basti prendersi cura dei personaggi, donar loro uno spessore per rendere la storia invitante. Renè è un personaggio a tutto tondo, cosí come Dahlia, e posso dirlo pur avendoli incontrati per un solo capitolo.
Hai fatto davvero un buonissimo lavoro, mi hai anche costretta a cambiare idea sull'age gap soprattutto quando nella coppia la donna è più grande, sono partita pensando che non lo avrei sopportato e mi sono dovuta ricredere, in questo caso lo adoro ^^
Tanti cari saluti e buon Halloween.
Tai.

Recensore Veterano
13/10/15, ore 18:02

La storia, ambientata tra le soffuse luci di un museo parigino, trasmette la malinconica aura che solo l'arte è capace di far respirare.
Il personaggio principale si racconta senza nemmeno saperlo, ci parla di una vita di solitudine, tra una madre assente e un padre scomparso nel nulla e da troppo tempo. Il rapporto con la sua famiglia è fondamentale per la caratterizzazione del giovane diciottenne. La sua solitudine è totalizzante e alienante al contempo. È apatico, poco incline alla parola, diffidente. Sembra quasi di vederlo aggirarsi per le vie parigine o per i corridoi di un museo, solo e scostante.
L'incontro con questa donna più grande e così piena di passione per l'arte è forse la chiave di volta per trovare la via d'uscita da un mondo troppo piccolo. Cosa accadrà dopo questo primo incontro non è dato sapere al lettore che tuttavia, può avvalersi di pochi indizi per capire che non sarà l'unico. Tutta l'attenzione è focalizzata al primo contatto e alla scoperta di un interesse che smuova il giovane.
L'ambientazione l'ho trovata stupenda come i dettagli descritti in maniera così precisa ma mai pesante.
Molto buono lo stile di scrittura e il grado di introspezione del personaggio .La sua voce è forte e riesce a comunicare molto più delle semplici parole.
Personalmente ho adorato questo piccolo scorcio di vita sia per la nota malinconica (non sarà una storia finita bene) sia per il suo significato più profondo, forse la speranza di non essere soli a questo mondo, almeno non completamente.
Alla prossima,
LuxLuxis.

Recensore Master
08/10/15, ore 23:41

Ciao! :)
La cosa che più mi ha colpita di questo primo capitolo è stata la presenza dell'arte contemmporanea al suo interno.
Non è comune trovare storie che parlano così bene dell'espressione artistica. In questo caso, si parla di fotografia, che è comunque una forma d'arte.
In particolare, c'è stato il passaggio in cui descrivi Dahila all'interno del "corridoio" di fotografie per mezzo di termini da critico d'arte e l'effetto è talmente riuscito che ho pensato, prima che tu lo dicessi "sembra anche lei un'opera, una fotografia".
Ci vuole molta sensibilità d'animo per arrivare a questi livelli e mi congratulo davvero per questa tua capacità.
Io non scatto foto, ma amo la fotografia, quindi, già dalle prime impressioni, mi sono sentita molto coinvolta dal tuo racconto.
René sembra un ragazzo di oggi, così afflitto dai problemi di molti adolescenti comuni da risaltare e stagliarsi sullo sfondo quasi fosse una scultura a tutto tondo.
Finora, non sembra avere nulla di speciale, ma non in senso negativo, anzi... è molto umano e molto realistico.
Anche qui devo farti i complimenti, perché mi è capitato pochissime volte di leggere di un protagonista maschile adolescente così ben descritto e definito. Finalmente uno che non è la star del liceo americano della situazione!
Mi è piaciuto anche che hai messo tutte le note all'inizio, per guidare meglio il lettore in questo viaggio.
Il rapporto che si instaurerà tra i due ragazzi, a prescindere dalla differenza di età, si fonda già da subito su qualcosa di forte e concreto, nello stesso tempo, però, delicato e profondo, lasciando intuire che questa sarà una storia dai forti risvolti agrodolci.
Una sorta di romanzo di formazione? Potrebbe essere.
Dove a forrmarsi non sarà solo lui, ma anche lei, credo.
Dal punto di vista sintattico, luinguistico e grammaticale non ho totato errori di sorta (hai solo dimenticato una virgola prima di un "ma", anche se non ricordo il punto, sorry), quindi anche sotto questo punto di vista posso dire che hai fatto un ottimo lavoro.
Spero di aver detto tutto (secondo gli appunti che ho preso, mi pare di sì).
Alla prossima!
*Halley*

Recensore Master
01/10/15, ore 00:32

avevo docchiato ach'io questo contest ma non ricordo perché non partecipai.
dimenticavo: sono passata per lo scabio recensioni del gruppo fb.
come prima cosa ti faccio i comolimenti per le note ad inizio paragrafo che testimoniano il fatto che sai di coda scrivi . 
non mi sbilancio molto sulla storia perché questo è solo un prologo e la trama si può intuire solo. è comunque intrigante l'inserimento di diversi riferienti al futuro, non so perché ma ho avuto l'impressione di leggere una cosa a metà tra How I met Your Mother e Nana (ma sono molto stanca quindi non preoccuparti dei miei trip mentali).
hai uno stile conciso ed essenziale (e detto da un che non ama scrivere più parole del dovuto è un complimento), ma è tutto talmente ccurato che non ho atto fatica ad immaginare le vari scene.
grammaticalmente ho trovat solo la svista che ti ho riportato sotto. 
complimenti ed a presto
Aris




Mia madre. La mattina che iniziò la storia che sto per raccontarvi, aprii con attenzione la porta della sua stanza senza sapere se l'avrei trovata dentro. aprii doovrebbe essere sostituito con aprì perché è riiferito alla madre e quindi chiede una terza persona. 

Recensore Veterano
29/09/15, ore 18:39

Buonasera! Come promesso, eccomi qui. Ordunque, premetto che anch'io ho quasi-partecipato a quel contest (ma poi ho dovuto rinunciare causa mancanza di tempo e di ispirazione), quindi mi sembra un po' un caso del destino, trovarmi a leggere questa storia.
Dunquedunquedunque. Mi piace moltissimo la narrazione molto essenziale, l'ho trovata decisamente fluida e non mi ha annoiato affatto (come saprai, nelle romantiche si tende sempre a sperticarsi nelle peggio descrizioni - cosa che mi annoia a morte, davvero - e sono felice che tu sia riuscita a non farti prendere la mano). Il protagonista/voce narrante è il tipo di ragazzo molto interessante e un po' anticonvenzionale; ad oggi trovi sempre eroi maledetti e un po' tenebrosi, ma lui mi sembra piuttosto bilanciato - nonostante la situazione familiare difficile. La cosa mi piace molto, è originale.
Oltretutto, sono felice di leggere una storia in cui è la protagonista femminile la più "vecchia". Ci si aspetta sempre il contrario, chissà mai perché *ride*. Dahlia non mi è ancora molto chiara, come personaggio, ma mi affascina molto; ha la risposta pronta e questo è sicuramente un punto a suo favore u.u
Cosa dire? Leggerò presto il seguito *^* sono ansiosa di sapere come continua. Un bacio gigaenorme!

Recensore Master
24/09/15, ore 12:03

Ciao, sono qui per lo scambio a coppie ^^
In realtà sei il mio "secondo turno", ma siccome adoro leggere, scrivere e recensire e ho letto in un lampo la prima storia, non ce l'ho fatta ad attendere e sono passata subito a te.
E ho fatto bene!
Questa storia mi è piaciuta molto per mille motivi, e ti dico da subito che la metterò tra le seguite - ti prego, aggiorna spesso! :p ogni volta che qualcuno interrompe la storia a metà, una minuscola parte del mio cuoricino muore.
Innanzitutto ho avuto una marea - quasi tutte - di storie con ragazzi più piccoli di me, addirittura con sei anni di differenza - che sono veramente tanti, un abisso a volte -, quindi questo mi ha subito colpita.
E hai ragione da subito su una cosa: la protagonista sembra più piccola. Anch'io lo sembro e molto spesso a trentun'anni suonati mi ritrovo dei ragazzi di 23-25 anni. Per questo ho trovato la cosa molto veritiera, oltre al fatto che, quando si "fissano" hanno sempre atteggiamenti particolari.
Mi spiego meglio: se tu uno della tua età approccia con te, si comporta in un certo modo, ma quando uno più piccolo ci prova, lo fa diversamente, ci va un po' coi piedi di piombo e spera che tu possa essere interessata, esattamente come fa il protagonista.
Sembra quasi che ti trattino con più educazione, non so se riesco a spiegarmi bene.
Comunque ho trovato i pensieri e le azioni di lui molto coerenti con la realtà.
Senza considerare che ho notato un cambio di tono nel corso della storia: inizialmente lui vede tutto grigio, sciatto, come se nulla avesse importanza, addirittura descrive sé stesso quasi di sfuggita, come se neanche la sua figura avesse importanza.
Poi arriva lei, ed è come se un raggio di sole gli indicasse la strada nel buio. All'improvviso ha qualcosa di importante da fare, tanto che cattura la sua attenzione fino a farlo andare oltre la strada di casa sua senza rendersene conto.
Ovviamente il personaggio di Dahlia mi è piaciuto: sembra avere una carica emotiva molto forte, che mescolata a un animo sognatore sono proprio l'esca perfetta per quel tipo di persone disilluse e deluse dal mondo e dalla società, difatti lui dice di abitare in un mondo piccolo e confortevole.
Ho apprezzato appieno lo stile, scorrevole e che riflette perfettamente lo stato d'animo del protagonista. Non mi pare d'aver trovato errori, ma questa è una cosa che lascio a chi è più esperto di me, io mi occupo più che altro della questione emotiva ^^
Buona giornata!

- A.

Recensore Master
30/08/15, ore 15:12

Cu ^^
finalmente ci sono. Alura... che dire? In generale, non leggo mai storie introspettive o comunque romantiche, anche perchè è difficile che riesca ad apprezzarn pienamente il valore. Invece stavolta, sono riuscita a calarmi nella lettura e non ho sentito il bisogno di saltare paragrafi, cosa abbastanza rara quando mi trovo a leggere racconti di questo genere ( sì, molto confondono l'introspettivo come " facciamoci seghe mentali fino alla fine"). Mi è piaciuto molto il modo con cui hai cominciato, l'incipit e poi tutto il testo in sè, l'ho trovato... pieno di sentimento, ecco, non so se riesco a spiegarmi. Dahila mi sembra una persona speciale, d quelle tutte da scoprire e che sanno darti molto, sotto ogni punto di vista. Allo stesso modo, anche Renè mi sembra un ragazzo fuori dall'ordinario, anche se molti lo reputano mediocre e poco profondo, ma se ci pensiamo bene, è un po' l'opinione che si ha dei giovani d'oggi. Ammetto di esserci rimasta un po' male quando alla fine lei non gli ha chiesto il suo nome e gli ha fatto capire che era meglio non rivedersi, in un certo modo mi ha lasciato un grande amaro in bocca, anche se credo di capire perchè glielo abbia negato. In ogni caso, visto che comunque tutta la storia è raccontata in flash back, so già che si rivedranno quindi la mia curiosità è diretta verso il come la loro relazione si svilupperà. Un bacione e a presto
Hime

Recensore Junior
30/08/15, ore 14:30

Perdonami per il disastroso ritardo, ma, alfine, ce l'ho fatta!
Questo primo capitolo mi ha lasciato un'impronta amara sulla lingua: non fraintendermi, è una constatazione più che positiva. Sono arrivata in fondo pagina e ho subito pensato "ma come, non c'è un secondo capitolo, ancora?"; per cui, sta certa che tornerò a rileggere di René e Dahlia. Lui mi ha presa fin da subito: il mondo in cui l'hai presentato, il modo in cui hai dato un assaggio della sua vita è dannatamente toccante. Ho adorato il suo modo di presentare questa vicenda ad inizio capitolo, sa di vissuto e mi ha fatto venire i brividi. Insomma, hai tutte le carte in regola per rapire l'attenzione del lettore! In primis, per il tuo modus operandi nella scrittura. Non appesantisce e non stanca, tutto scorre via che è una meraviglia! Si vede quanto tu ci abbia rimuginato su, a partire dai luoghi e la mostra fotografica.
Il loro primo incontro è stato elettrizzante. Tenero sotto certi aspetti e malinconico per René. Spero con tutto il cuore che i loro interessi trovino un punto in comune e che Dahlia lo segua di paripasso.
Davvero brava! ^^
Metto la storia tre le seguite, voglio assolutamente leggere il secondo aggiornamento. E in bocca al lupo per il contest!

Chu,
Maria

Recensore Master
28/08/15, ore 16:35

Eccomi! Scusa il ritardo.
Partendo dall'impaginazione, il mio consiglio è di usare "giustificato" per allineare in modo perfetto il testo. L'immagine è molto molto bella!
Comincio con il segnalarti un paio di minuscole imperfezioni (errori di battitura): "quaderno rosso che ne usciva fuori quassi fosse stato la sua lingua" (quasi); "mi risveglia dal mio torpore" (manca la i a risveglia); "con un cesta sulla testa" (una). Se non ti offendi, vorrei segnalarti una frase che, secondo me, poteva essere impostata diversamente: "rimuginando su quanto senza sarebbe stata bassina" (suonerebbe meglio se mettessi "senza" alla fine oppure se inserissi due virgole, una prima e una dopo "senza").
Volevo chiederti: ma le foto le hai inventate o hai descritto arte vera? Non voglio farti pensare male, ma spesso si usano cose vere come citazioni, in modo che, se qualcuno (non io!) è sufficientemente colto, possa apprezzare maggiormente lo scritto.
René è un personaggio molto particolare. Non gli importa della scuola, questo mi fa pensare che non si interessi troppo del suo futuro, però tiene molto alla madre, è tenero con lei e quasi le parti si invertono in quanto René appare colui che protegge (sto pensando al fatto di non voler essere bocciato per non darle un dispiacere o il trovarla addormentata e nuda e limitarsi a coprirla, quasi fosse una bambina).
Per ora sono rimasta colpita da lui, dal suo modo di fare per certi versi anche un po' inquietante. Non voglio offenderlo, ma pensare che, appena conosciuta Dahlia, lui si comporti come un ragazzo più grande, che sia lui stesso a volerla rivedere, mi sa di quelle persone più mature dei coetanei, profonde, che però, quando si attaccano non te le togli più. Sbaglierò. Vedremo nel prossimo capitolo.
Ancora una cosa: tutta la storia ha una vena poetica che rilassa il lettore, le frasi lunghe, i tempi che fanno capire che a ricordare e a narrare è lui, la musicalità.
A presto!

Recensore Veterano
28/08/15, ore 16:22

Ci sono rimasta malissimo quando sono arrivata alla fine. Mi sono messa a cercare il secondo capitolo, e ho fissato il punto dove avrebbe dovuto esserci l'elenco dei capitoli per un po' prima di accettare la sua assenza xD
Perché questa storia è incredibilmente coinvolgente, e mi ha presa dalla prima riga.
Adoro il modo in cui scrivi. È scorrevole, intelligente, con il giusto equilibrio fra distacco, ironia e coinvolgimento personale.
Il modo in cui gestisci René è realistico, il flusso di suoi pensieri sempre molto naturale e coerente, oltre che approfondito. Fluiscono in modo del tutto spontaneo, le sue riflessioni, e sono sempre complete ed esaurienti. Riesci a far immergere il lettore nella sua mente e al contempo mantenere un distacco che fa sì che il lettore possa giudicare da solo, possa decidere da solo cosa pensare di René, senza che le sue azioni e i suoi pensieri vogliano essere giustificati a tutti i costi. Si muove come una persona reale, insomma, con dubbi e idee personali ed errori e opinioni.
È anche un personaggio realistico: con limiti e punti di forza, con sentimenti genuini e impressioni personali. Non presenti uno stereotipo, ma un personaggio che già dalle prime righe si muove in modo indipendente.
Molto naturale l'incontro e l'interazione con Dahlia: non la presenti a tutti i costi come il grande colpo di fulmine che cambia la vita, ma come un incontro che fa la differenza a causa di un'intesa particolare, di un certo modo di interagire che risulta efficace, proprio come va nella vita reale.
Così come lui non è lo stereotipo del ragazzo che va male a scuola, ma un ragazzo che ha materie in cui va peggio e un interesse per alcune cose e non per altre, come è nella realtà. Anche il suo approccio di interesse-diffidenza è molto intrigante, perché unico.
Mi piace molto la conversazione fra i due personaggi, e la narrazione fluisce in modo davvero molto piacevole che coinvolge moltissimo il lettore.
Un ottimo lavoro, continuerò a seguirla!

Recensore Master
28/08/15, ore 14:37

Hiromi,
voglio essere estremamente sincera con te: questa storia sembra un dipinto astratto, quasi ipnotico.
Voglio andare per gradi per spiegarti cosa mi ha più colpito di questo primo - leggero e intenso allo stesso modo e tempo - capitolo.

L'introduzione.
So perfettamente che ti sei ispirata ad un altro scritto, ma ho adorato lo stile della narrazione della prima riga. Dicono che la bravura di uno scrittore si ritrovi nel saper incuriosire il lettore e tu, con quella "Era l'estate dei miei diciotto anni", mi hai catturata.
Inoltre, mantenendo questa narrazione quasi poetica in prima persona, sembra quasi di riassaporare i ricordi di René stesso. Io, almeno, ho visto con i suoi occhi.

Mi sono sentita trasportare nel clima francese leggero e ammaliante, quasi roseo se vogliamo affidarci ai cliché.
Hai descritto la gente mattutina come un qualcosa di magistrale, perfetto e intoccabile. René pare fotografare tutto ciò che gli circonda, per poi ridipingerlo con i pensieri.

I personaggi.
La cosa che, forse, ho amato di più.
Parli di René come un diciottenne non avvezzo allo studio. Potevi cadere nel solito cliché noioso e incolore del ragazzino ribelle, col solito rock arrabbiato nelle orecchie che salta la scuola per vedersi con i suoi amichetti sbandati.
E invece no. René è proprio controcorrente.
Ama l'arte, la fotografia e al mondo, a mio parere, non esiste persona più sensibile o creativa di una che coltiva tali passioni.
Un pezzo, del tuo scritto, mi ha particolarmente colpita e ci terrei davvero a citartelo:

"Non vi è mai successo di scorgere il vostro riflesso per caso, proprio quando non ve lo aspettate? Non è qualcosa di incredibilmente straniante? C'era questo ragazzo davanti a me, e chiaramente ero io, ma ricordo di essere rimasto lì a fissarlo per qualche secondo, chiedendomi: «Come?»"

Eh sì, è capitato.
Non c'è molto da spiegare solo, hai aperto una riflessione alquanto profonda in modo del tutto naturale.

Passiamo alla vera protagonista indiscussa: l'immagine di Dahlia.
In primis, meriti i miei complimenti anche solo per il nome: sono fissatissima su queste cose e, devo ammettere, Dahlia è davvero musicale e azzeccatissimo con la figura che hai creato.
Dahlia, anche lei come René, è un personaggio controcorrente: è pazza nella sua diversità, estroversa e quasi ammirevole.
Sarà il modo in cui l'hai descritta - perfettamente sublime -, ma a me sembrava di leggere di un quadro più che di una ragazza e mi hai riportato indietro ai libri di un tempo; sembrava di essere immersi tutto d'un tratto nel lontano e nobile Ottocento o, addirittura, negli occhi di un poeta.
Davvero, non sto esagerando, ma ti ho adorata con questo tuo primo capitolo.
Mi è piaciuto praticamente ogni singola cosa, ogni singola riga.
Non sono solita leggere in questa sezione, lo ammetto, ma tu sei stata bravissima. Mi pento quasi di non aver letto molto altro di tuo (ti conosco per il fandom Merlin dove non condividiamo proprio le stesse preferenze in ambito di OTP, quindi non ho avuto modo di conoscerti come autrice).

Tornando a noi - scusa per la recensione chilometrica -, non ho nulla da obiettare.
Solo, volevo farti notare due errori di distrazione:
"[...] Le lettere sbattevano come piccole onde sui mie denti... Spinte dalla lingua, rotolavano dolcemente sulle mia labbra. [...]"

Dove, "mie denti" è chiaramente "miei denti".

Poi, ancora:
"Il mio riflesso si confuse con la forma sbiadita di una donna tarchiata con i capelli legati in una crocchia, e quando aprì la porta spingendo dalla parte opposta alla mia, mi risveglia dal mio torpore e sgattaiolai dentro al museo."

Dove "risveglia" è sprovvisto della "i" finale.

Insomma, tutto questo per dirti che la tua storia, a mio avviso, avrà molto da offrire e, visto che mi sei piaciuto moltissimo, mi sento già pronta ad inserirla nelle preferite, aspettando un tuo aggiornamento.

Ottimo lavoro!
Alla prossima!

Recensore Junior
28/08/15, ore 14:17

Ciao :) sono qui per lo scambio! Sicuramente bandierina verde! Scrivi bene e in un modo che cattura il lettore.. la storia mi incuriosisce tanto quindi probabilmente la inserirò tra quelle inseguite.. ho già una mezza idea su Dahlia, sul perché sarebbe diventata "signorina" ma aspetto di leggere il continuo :) non ho notato nessun errore grammaticale degno di nota.. alla prossima.. baci :)