Recensioni per
Neverending
di Michan_Valentine

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/11/15, ore 19:19
Cap. 1:

"questa cag..." (citando l'autore :D) è davvero un toccasana per mente e spirito. Breve, intensa, leggera... ma al contempo carica di emozioni, pesante come una piuma che ti si appiccica addosso e non riesci a liberartene perché ce l'hai sulla schiena e no, non ci arrivi con la mano a tirarla via, e se ne sta lì, leggera e pesante, adorabile come questa one shot, hai un modo di scrivere molto scorrevole, chiaro, pulito, senza fronzoli né termini che tra loro creerebbero solo accozzaglie complicate come ormai si legge molto spesso. Brava, questo incubo/dolce realtà odora di spontaneo, mi piace molto, spero di leggerti ancora!

Recensore Veterano
13/10/15, ore 16:43
Cap. 1:

Potrà sembrarti strano ma... indovina? Mi piace!
Salve, bella scrittrice, è un piacere vedere che non hai perso la mano. Ti svelo un segreto: ciò che fa di una storia qualcosa di veramente bello è proprio l'oscillazione tra il drammatico e l'imbecille. E pensa, la vita di Vincent è proprio così. Questa one shot parte da un momento drammatico, forse il più drammatico della storia del personaggio, ovvero la presa di coscienza da parte di Vincent di aver perso per sempre la sua (buona donna) Lucrecia. Una porta che si chiude. Poi la scena si sposta sull'uomo per cui inventeranno il premio Nobel per la stronzaggine. Hojo compare in una frase che riassume la sua personalità “Sì, sì! Un successo in questa sperimentazione giustificherà tutti i precedenti fallimenti! Un genio, ecco quello che sono. Un genio!”. Che poi qualcuno possa farsi male resta per lui un fatto irrilevante. E Vincent non si trova più dietro una porta chiusa, ma schiacciato contro un lettino operatorio, un banco di sperimentazioni che gli toglie la dignità, risucchiata dai suoi sensi di colpa. Dal momento in cui viene sparato in poi, Valentine avrà serie difficoltà a riconoscere la realtà dal sogno, il sogno dall'incubo.
Adorabili quelle manine che tirano i capelli. Ecco un'altra porta: l'inconscio svelato dall'innocenza di un sogno. Tutto ciò che Vincent desidera è riavere quella realtà che ha perso per aver taciuto alle accuse dell'amata. “Se sono sicura? Se sono sicura? Se la domanda riguarda solo me, allora sì, sono sicura!”. Lui non era sicuro, o ha capito troppo tardi cosa desiderava, però la sua attività onirica batte sempre sullo stesso punto: l'amore della dottoressa, le manine di un bambino che ancora non sa pronunciare bene il suo nome, una vita fatta di male ai dentini (poi chiederemo a Cid cosa ne pensa), nottate in bianco, caffè a letto, una carezza, un bacio come buongiorno.
Tutto troppo straziante, ecco perchè la demenzialità è indispensabile. Ecco perchè, nel momento in cui Vincent è avvolto dal buio, una nuova porta si apre - o meglio, un coperchio - e una nuova luce entra nella sua vita. E chi è più vitale e colorata di Yuffie? Una macchia di demenzialità per ripristinare gli equilidri crollati.
Beh, per essere precisi rappresenta un nuovo incubo: quello senza fine, come hai detto tu! XD

Se questi sono i presupposti per una nuova partenza, direi che sono ottimi!

E poi promettimi che prima o poi li metti nello stesso letti, 'sti due. Ti prego!

Un bacione,
Manila.
(Recensione modificata il 13/10/2015 - 04:46 pm)

Recensore Veterano
13/09/15, ore 12:59
Cap. 1:

Ma ciao patata *^*
Sì, come hai detto tu: ti piace passare dall’ angst al comico. E qui di angst ce n’è così tanto da sguazzarci! Questo perché mi sono sentita più male io di Vincent, accidenti! L’inizio, dove descrivi le dure parole della cagn… di LUCRECIA e il dolore degli esperimenti subiti, è molto d’impatto, soprattutto il cambio tra l’atmosfera da sogno di Vincent e la cruda realtà è un pugno nello stomaco. Povero Vinny ç_ç poi, devo dirtelo: mi sono troppo intenerita nel leggere la descrizione del babyroth. Piccino lui, che con la sua boccuccia sdentata chiama il suo papà (in alternativa la ‘pappa’, dura da capire a quell’ età)! Già vedo Vincent esaltarsi, dicendo: “mi ha chiamato ‘papà’! *-*” e il piccolo Seph pensare: “no, stupido umano, voglio da mangiare! =^=”.  Mi sono immaginata il bambino tutto sorridente, sbavacchiante e col moccio al nasino ** patatino (ma fai sul serio? O.o ndSeph   tanto lo so che eri un imbratta-pannolini di prima categoria. ndLady)! E invece no, ecco che Michan deve giustamente schiaffarmi Vincent nella bara e dar conferma che quella era solo una mera visione. Che tristezza! Almeno si risveglia con la voce squillante di Yuffie (non il risveglio più tranquillo del mondo, devo dire XD) ed ha l’occasione di ricominciare a “vivere”, più o meno, oltre che vendicarsi; non tutto il male viene per nuocere. Dai Vincent, invece dei rigurgitini di Seph dovrai pulire quelli di Yuffie sulla Highwind. Sempre meglio di niente.
Al solito, ti saluto cara! Bacioni, a presto ;*
P.S.: Cercherò quanto prima di rispondere al tuo mp.