Potrà sembrarti strano ma... indovina? Mi piace!
Salve, bella scrittrice, è un piacere vedere che non hai perso la mano. Ti svelo un segreto: ciò che fa di una storia qualcosa di veramente bello è proprio l'oscillazione tra il drammatico e l'imbecille. E pensa, la vita di Vincent è proprio così. Questa one shot parte da un momento drammatico, forse il più drammatico della storia del personaggio, ovvero la presa di coscienza da parte di Vincent di aver perso per sempre la sua (buona donna) Lucrecia. Una porta che si chiude. Poi la scena si sposta sull'uomo per cui inventeranno il premio Nobel per la stronzaggine. Hojo compare in una frase che riassume la sua personalità “Sì, sì! Un successo in questa sperimentazione giustificherà tutti i precedenti fallimenti! Un genio, ecco quello che sono. Un genio!”. Che poi qualcuno possa farsi male resta per lui un fatto irrilevante. E Vincent non si trova più dietro una porta chiusa, ma schiacciato contro un lettino operatorio, un banco di sperimentazioni che gli toglie la dignità, risucchiata dai suoi sensi di colpa. Dal momento in cui viene sparato in poi, Valentine avrà serie difficoltà a riconoscere la realtà dal sogno, il sogno dall'incubo.
Adorabili quelle manine che tirano i capelli. Ecco un'altra porta: l'inconscio svelato dall'innocenza di un sogno. Tutto ciò che Vincent desidera è riavere quella realtà che ha perso per aver taciuto alle accuse dell'amata. “Se sono sicura? Se sono sicura? Se la domanda riguarda solo me, allora sì, sono sicura!”. Lui non era sicuro, o ha capito troppo tardi cosa desiderava, però la sua attività onirica batte sempre sullo stesso punto: l'amore della dottoressa, le manine di un bambino che ancora non sa pronunciare bene il suo nome, una vita fatta di male ai dentini (poi chiederemo a Cid cosa ne pensa), nottate in bianco, caffè a letto, una carezza, un bacio come buongiorno.
Tutto troppo straziante, ecco perchè la demenzialità è indispensabile. Ecco perchè, nel momento in cui Vincent è avvolto dal buio, una nuova porta si apre - o meglio, un coperchio - e una nuova luce entra nella sua vita. E chi è più vitale e colorata di Yuffie? Una macchia di demenzialità per ripristinare gli equilidri crollati.
Beh, per essere precisi rappresenta un nuovo incubo: quello senza fine, come hai detto tu! XD
Se questi sono i presupposti per una nuova partenza, direi che sono ottimi!
E poi promettimi che prima o poi li metti nello stesso letti, 'sti due. Ti prego!
Un bacione,
Manila. (Recensione modificata il 13/10/2015 - 04:46 pm) |