Recensioni per
a rose by any other name
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
17/06/17, ore 21:16

Cesare Borgia mi ha detto di dirti testuali parole: << L'idea di farmi donna non è molto apprezzata e non la capisco.
Non capisco quest'idea di farmi donna sposato con giovanni sforza per giunta.
Per quanto possa essere bisessuale, la mia persona non si presta per niente come donna, anzi sono molto virile.
Miguel poi era il mio sicario non quello di Juan (e su questo ci tengo)...
Ti prego la prossima volta scegli un personaggio un po' meno virile da far diventare donna se proprio dovevi...>>

Recensore Veterano
03/01/16, ore 20:44

Come ben sai, sono sempre un po' scettica nei confronti delle gender-bender, ma questo perché reputo ben pochi in grado di capovolgere il sesso biologico di un personaggio in modo credibile, dato che un cambiamento del genere non va a toccare solo la caratterizzazione del personaggio stesso, ma anche tutte le relazioni che lo riguardano - se non addirittura eventi storici e linee temporali.
Ci vuole una serietà e un'erudizione enormi per riuscire in una simile impresa - a maggior ragione quando il cambio di sesso riguarda un personaggio storico della caratura, complessità e importanza di Cesare Borgia: troppo semplice infilarlo in una sottana e lasciare invariato il resto - comprese le sfumature del carattere - ma, conoscendo la tua bravura, e la tua enorme cultura su questa figura, attendevo di uscire da questa lettura pienamente soddisfatta, come infatti è stato.

Hai fatto un lavoro enorme, a livello di ricerca e di dettagli, ma questo già traspare negli altri tuoi pezzi "mainstream" sui Borgia (e non solo in quelli), dunque non mi sono stupita di ciò - ma ho goduto lo stesso della miriade di minuzie riguardanti la moda, i metodi concenzionali, le abitudini, le convenzioni del tempo.
Quello che ho davvero trovato magistrale è la caratterizzazione, perché la tua Tecla non è semplicemente un Cesare in panni femminili, ma una Cesare che ragiona da *donna* pur mantenendo intatte le velleità e le sue caratteristiche originarie. Non una donna che si comporta come un uomo, dunque, ma una donna-donna, con tutto ciò che comporta l'esserlo, ma non per questo diversa dalla sua incarnazione maschile.
Come ci sei riuscita non lo so, ma l'ho trovato pazzesco.
Per farti un esempio: non è che Tecla si immagini come una sorta di Lady Oscar in panni rinascimentali (abiti da uomo e atteggiamenti maschili); lei è consapevole del suo ruolo di femmina, e dunque cerca tutte le strade per dar sfogo alla sua ambizione usando le armi che la sua condizione le mette a disposizione; lo trovo molto credibile e molto calzante, e davvero hai saputo stupirmi, perché Tecla non è meno Cesare di quanto non lo fosse lui - sono le due facce di una stessa medaglia, ma dalle sfumature differenti, e perfettamente aderenti alla realtà storica e alla cultura che ha dato loro i natali.
Ci vuole onestà storica per fare un lavoro del genere - e non prendere la scorciatoia di un Cesare in gonnella con cappa e spada - e per questo ti applaudo e mi inchino ammirata.

Il linguaggio, poi, è una delizia: un arazzo prezioso che si dipana come il filo di un rocco, avvolgendo la narrazione di immagini eleganti e ricche, e di un lessico perfetto - oltre a una costruzione di frasi insolita e complessa, che ho trovato perfetta per il materiale narrato.
Un lavoro di grande pregio, che non mi dispiacerebbe vedere espanso, in una rilettura globale di eventi e personaggi sotto questa luce affascinante.

Prima di lasciarti alle mie consuete note, una domanda: non hai pensato che un nome calzante per lei, poteva essere Valentina? ^^

--

Una poetessa morta giovane, a cui un tempo troppo esiguo era stato concesso per diventare qualcosa di più della musa di un poeta di corte (ripetizione poetessa-poeta. Cantore?)

Uno dei suoi maestri aveva detto che avrebbe potuto esserlo, una volta. Aveva detto, ad esser più puntigliosi (ripetizione esserlo-essere. Diventarlo?)

E, di fatto, cardinal nepote di Sua Santità il Papa almeno quanto, di Roma, Cesare era stato il primo imperatore. (per come è posta questa frase, fatico a capirne il senso)

No –le labbra si tirarono in una smorfia. (manca spazio dopo trattino)

L’ago le era buono solo per cucire assieme lembi di pelle lacerata, con punti sottili, (toglierei la virgola dopo "lacerata")

L’affettuosa indulgenza che pareva riservare ale sue lamentele (refuso)

allorché della Fregnese rimaneva in Vaticano se non uno scarabocchio di Pinturicchio e il fratello cardinale in gonnella. (così com'è, la frase non è completa. Sarebbe meglio rifraseggiare con qualcosa come: allorché della Fregnese altro non rimaneva in Vaticano se non uno scarabocchio di Pinturicchio e il fratello cardinale in gonnella.

solo l’intercessione della sua dolce Lucrezia era riuscito a lenire il bruciore (refuso: riuscita)

Ma in quell,o (refuso)

col sennò di poi (refuso)

non ci sarebbero stati piccoli Borgia in cui il la loro stirpe (refuso)

e a lei, menta[8] in ogni bevanda. (ci vorrebbe una virgola prima di "a")

Ecco, ecco cosa avrebbe desiderato (un po' leziosa questa ripetizione di ecco)

di marito,che non c’era mai, (manca spazio dopo la virgola)

Era stato persino divertente, all’inizio, prima di scivolare nel patetico.
Perché persino per una donna c’era potere. (ripetizione di "persino". Anche?)

–alcuni dicevano per il membro, (manca spazio dopo trattino)

ad una ad una. (penso che la forma corretta sia: "una ad una")

Recensore Junior
08/09/15, ore 18:35

Come sai, adoro gli universi alternativi, e trovo molto belle, ma soprattutto utili, le note alla fine - del resto anche io ne facevo un abbondante uso, se ricordi!
Cesare, comunque, è sempre Cesare, persino da femmina. <3