Recensione premio
Mi è piaciuta tantissimo! La rileggerò senz'altro, ne sono sicura. Hai trattato una tematica comune e complessa in modo originale; penso sia la prima volta in tutta la mia vita che leggo di caducità della vita e paura di crescere spiegate tramite un ghiacciolo :D. Ho apprezzato tantissimo questa metafora, non solo non risulta affatto forzata, ma la condivido anche.
Purin non si rende conto, come le fa notare Taruto, che sta già vivendo come un'adulta, e il fatto che abbia paura di qualcosa che sta già affrontando è una cosa adorabile *_* La sua inconsapevolezza la rende uguale a tutti i bambini, rimanda all'innocenza dell'infanzia, alla curiosità mischiata a timore che questi ultimi provano pensando alle "cose da adulti". È un pensiero molto realistico, poiché di fronte al futuro siamo tutti ignari allo stesso modo, a prescindere dalla nostra maturità.
Fatico a immaginare Purin travolta da questi pensieri, ma se la immagino più adulta, con la paura che un giorno Taruto possa partire per sempre, tutto ha più senso.
Parlando del nanetto in questione, non mi ha stranita per niente un discorso saggio come questo detto da lui, (anche perché poi lui stesso si meraviglia di averlo fatto :D e questo secondo me è in linea col suo personaggio!).
Credo che lui abbia un'intelligenza rara per la sua età, proprio come Purin, anche se siamo abituati a vederlo in versione diavoletto pestifero. Non credo che altrimenti lo avrebbero scelto per la sua missione.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per averci dato una visione di Purin e Taruto nuova e interessante, e per avermi fatto apprezzare ogni singola riga. A presto :) |