Recensioni per
Un chicco di riso.
di Paolo Ciraolo

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/15, ore 00:36

Caro Paolo GRAZIE! Questa poesia sfama anche la mia spiritualità.
C'è bisogno di bellezza interiore e tu, con questi versi ce ne hai appena donata una fetta.
Complimenti, la tua poesia è come un fiore che sboccia!

Nuovo recensore
16/09/15, ore 22:16

Una poesia molto dolce e ben scritta, che riesce a trasmettere tanto amore e bontà attraverso parole semplici ma d'effetto.
Amo soprattutto questo passaggio, perché è proprio così: quando compi un atto di generosità verso qualcuno anche tu stesso ti senti migliore e ti da' uno scopo.
"Una bocca
ho sfamato,
ma sono io
a sentirmi
saziato."


 Sono piccole vittorie in un mondo in cui la cattiveria e la crudeltà (o ancor peggio, l'indifferenza) vincono su tutto.
COMPLIMENTI!!

 

Recensore Master
15/09/15, ore 18:28

Anche oggi, Paolo, hai condiviso un insegnamento importante ed è l'altruismo. Dividere, aiutare e donare qualche sorriso è il primo passo verso ciò che ci illumina, verso la speranza e l'amore, che molte persone hanno perso e non più ritrovato.
Anche un piccolo gesto può far sentire meglio qualcun'altro e spetta a noi questo minimo ma grande coraggio di provare a far gioire un'altra persona.
Belle parole,
a presto.
-Bigin

Recensore Master
15/09/15, ore 17:21

E' molto significativa questa poesia, ti faccio davvero i miei complimenti.
L'ultima frase è davvero un qualche cosa di vivo e reale:
"Da oggi
non esisterà
più
povero o ricco,
siamo tutti fratelli
di fede gemelli."

Devo ammettere che in modo verbale oppure semplicemente leggerle è bello. Anche se, nella realtà, sia davvero difficile ciò che dici.
Ti posso dire che la maggior parte delle persone più hanno e più vogliono avere.
Persino nei tempi del lontano Ottocento, ove la maggior parte delle persone non faceva altro che fare quest'assurda differenza. Non riesco lontanamente a pensare a tale cattiveria, eppure essi credevano anche in Dio senza alcun rancore maltrattando i poveri. Era davvero assurdo, sporco e inusuale. Non ho parole per descrivere quest'assurdità.
Comunque fa riflettere tantissimo, bravo!
Con stima,
Salvatore.