Recensioni per
Un paio di scarponi
di pamina71
Non so dov'ero quando hai pubblicato questo pezzo, probabilmente ero assente dal sito per motivi miei... vabbè, capita nella vita reale. Se lo avessi letto a suo tempo mi avrebbe colpito subito, come è successo ora... perchè è crudo, realistico, crudele come l'odio degli uomini, eppure per paradosso pietoso. |
Bello ed intenso questo racconto. Un attimo una vita, una morte. Il destino ha voluto che succedesse nella stessa giornata in cui falliva la fuga della sua amata ad indicare il forte legame che ha unito quelle due anime .Brava |
Un racconto davvero denso di tristezza, di rassegnazione e di lucida accettazione di un destino crudele. Una prova ardua, come autrice, ma anche da leggere... ma davvero ottima la resa. |
Ciao carissima! |
Una morte crudele vista con la lucida consapevolezza di chi sa di star vivendo il suo ultimo istante eppure se ne va senza paura, consapevole di tornare a colei che ama e di stare affrontando lo stesso identico violento odio che anch'ella ha subito (e aggiungerei affrontato con coraggio) nel suo ultimo giorno. |
Pamina complimenti, in poche righe tantissimo dolore. Quell'odio che diventa solido come un sasso mi ha dato i brividi. La tua bravura è stata proprio questa! Di arrivare al al lettore con poche frasi , che evocano immagini e sentimenti. Quale l'odio e la rassegnazione. Bravissima! |
Gentilmente informata da un'amica circa l'avvio di un nuovo contest sui fantastici personaggi dell'eterna Lady Oscar, ti ringrazio di questa bellissima prosa/poesia che ,con forte, sentita e struggente partecipazione emotiva mi ha fatto rievocare una parte dell'anime (l'ultima frase dell'ultimo episodio) che viene ricordata dal narratore prima dei titoli di coda finali.Mi e'sempre sembrata quasi soltanto un'appendice dolorosa, messa là apposta dagli autori x rafforzare e dare nuova enfasi di tragicità ad uno scenario drammatico evocato da immagini orride di ghigliottine e massacri.La morte di Fersen , lo ammetto è un passaggio che non avevo mai approfondito e ti ringrazio vivamente x i cenni storici, come il giorno e il mese della sua morte che coincidono stranamente con la fuga fallita a Varennes.Come detto già da precedenti lettrici, questo Hans è un proprio un uomo ormai rassegnato, interiormente spento da non desiderare altro che la morte corporale , perché non riesce più a sopravvivere alla vergogna e al senso di fallimento che ha di se stesso. Versailles no bara si concentra maggiormente nella luttuosa narrazione delle eroiche morti gloriose dei nostri eroi. ....Antonietta e Fersen non passano in secondo piano ma certamente appaiono più in sordina, stanno lì, a chiudere il cerchio ove ancora una volta l'amore e la morte enunciate dal primo capitolo si ricongiungono con l'ultimo e danno un sapore amaro, amarissimo di un finale dove non c'è stato un minimo di cenno di speranza e di una svolta positiva x nessuno. E i pochi sopravvissuti che restano sono comunque traumatizzati a vita.Che dire....ci hai fatto sentire senza usare suoni onomatopeici, tutto il dolore, la rabbia, il frastuono di un omicidio consumato in una pubblica strada.Brava! |
Eccomi finalmente! Come ti dicevo oggi, mi ha colpito molto la nostra ''telepatia'' (d'altronde era possibile con chiunque),.ma a parte qualche punto in comune, il tuo brevissimo racconto è appunto ''TUO'' nella sua splendida originalità: quasi una poesia cruda e amara, con frasi spezzate e lapidarie come le sassate che arrivano sul conte. Ci fai sentire davvero l'odio della folla percepito Fersen: qualcosa di concreto, di tangibile,''solido'' e pesante come gli scarponi che gli sfonderanno il torace. Sei riuscita a darmi i brividi con questa storia, forse per ovvi motivi ( tema simile, in più adoro la poesia)ma, in ogni caso, ciò che mi ha soprattutto colpito positivamente è questa tua ''virata'' di stile che lascia senza fiato e che mi fa apprezzare ancora una volta il tuo eclettismo. Un bacio |
Fersen vuole morire per ricongiungersi al suo amato bene e chissà in un altro mondo magari troveranno la felicità..questa volta liberi di amarsi..è molto triste anche a te i miei complimenti! ! A presto |
sei stata bravissima a rendere gli ultimi istanti di fersen, non mi è mai piaciuto nell'anime, ma mi è sempre spiaciuto che abbia fatto una così brutta fine, nessuno merita di morire così. bravissima |
Fa rabbrividire il pensiero del panico che si deve provare a ritrovarsi in balia della violenza...invece il tuo Fersen racconta di un disamore per la vita, inutile senza di lei, tale fa renderlo freddo anche di fronte a quel paio di scarponi. Lucido e spietato, questo tuo racconto, bellissimo, nella sua tragicità. Molto brava, come sempre! |
Una poesia che ti entra dentro il cuore graffiandolo! Bravissima davvero Piera! Amarezza, rassegnazione, liberazione le emozioni che traspaiono da questa tua piccola perla e l'amore per Maria Antonietta che pur nel momento più tragico della sua vita riappare solido! ! complimenti! Un abbraccio. .. Sandra |
Pensavo di aver già recensito e invece avevo solo commentato in privato!! molto bello cara, e molto.molto crudo. Bravissima |
Pure tu che lo ami il povero Fersen, vedo... scherzo eh! L'odio è anche quello di tante ff che volentieri un sassetto glielo avrebbero tirato - ucciso magari no. |
Una fine tragica per un personaggio tragico, degna di lui; ma per lui che vuole raggiungere il suo amore è una liberazione. |