Gary McLaine, io volevo sentirla la storia di Ash che si piscia addosso. Davvero.
Dovremmo pur concludere questa [inserire qui aggettivo lungo adatto perché srsly non ho voglia di trovsrne uno] storia in modo degno.
Degno di eterno ricordo? Della damnatio memoriae? Vedremo. Come non si può giudicare la vita di uno prima che sia morto, non bisogna giudicare una storia prima che sia finita. Quindi sarebbe saggio aspettare almeno due anni prima di recensire una storia, zizi (le giustificazioni non finiscono mai).
Oh, guarda un po', a creare i casini è il Dragonite di Iris, adoro. Piccola bimba che non è solo sfigata, lei porta direttamente sfiga.
«Iris» si sentì poi chiamare, e trovò conforto nello sguardo penetrante e serio di Ash. «Puoi farcela, devi solo credere in te stessa!»
Tanto per citare Mightypirate in maniera più lampante (come se non lo facessi già in modalità stealth): avtete presente quelle situazioni in cui non si può fare nulla di fronte alla morte imminente? Beh, non è questo il caso: qui il supporto morale serve a salvare le persone.
E poi boh, c'è sta battaglia mooolto piena di azioni e di cose, tipo Misty che salva tutti, Ash che rosica come un perdente insieme ad un'altra perdente, Gary che sta già prendendo le misure per infilarlo a Lulù (che stranamente qui non sclera, dieci punti alla depressione cronica). Non so che dire, non sono grande fan di queste scene che sembrano lavori di gruppo delle medie in cui tutti fanno la loro parte, bravi, bravi, dieci a tutti. Anzi, ti faccio anche i complimenti perché l'hai scritta oggettivamente bene, sono solo io che sono poco interessata a questo genere di cliché. Solo a questo genere però, certe perle evergreen sono la mia droga, eh.
Quindi, Dragonite è vivo, l'isola non è diventata come Sumatra nel 2012, nessuno è morto arrostito (purtroppo) e ora scuse finali abbastanza dovute. Cioé, per quanto coglione possa essere Ash non ho ancora capito cosa avesse tanto da arrabbiarsi gente come Serena. Insomma, è una cacchio di gita, ragazzi, state tranqui che fra una settimana non vi rivedrete più.
Tranne Lulù e McLaine, tranne loro.
NO. CIOÈ. VABBÈ. TINA CIPOLLARI VIENI A ME.
Davvero, il finale è di una leziosità che mi fa venire il vomito. Ma mi fa anche ridere. E mentre rido vomito.
È la cosa più trash che potevi inventarti, ma trash in senso buono (sì, perché esistono il trash buono e quello cattivo), adesso voglio immaginarmi le ship più epiche, tipo Ash che si fa Pikachu sotto il tramonto o una Pallet con Gary AU "Tesoro ma come ti vesti". No, anzi.
Ash che slinguazza allegramente il sasso portandoselo alla bocca con fare sexy e "Love me like you do" (sempre in tema 50 sfumature) in sottofondo.
Dai, è una scena molto romantica.
Ash x Sasso.
"Sassi, sassi, per tutta Salamina sassi!"
Finalmente ho avuto un'occasione perfetta per dirlo. Grazie Alfieri per aver creato la frase più brutta della letteratura italiana e grazie a te che mi hai permesso di tirarla fuori.
Che poi, questa è un'isola e anche Salamina è un'isola, loool. Lo so, mi diverto con poco.
Allora. Siamo giunti finalmente alla fine e, come ho già fatto per ben due volte, quando finisco una long mi piace dare un'opinione complessiva su quello che ho letto stile temino delle elementari/recensione del Nostalgia Critic, quindi ora darò il meglio di me.
This Is Shipping (il cui titolo, mi sono sempre dimenticata do chiederlo, si rifà alla canzone Survival di Eminem, il primo verso(?) è una long di sette capitoli che si riassume in una sola parola: frivolezza. È una storia priva di qualsiasi pretesa di insegnamento moralee di una qualsiasi filosofia. MA per questo non è meno godibile come storia leggera e spensierata. A volte scrivere di litigi, sclerate e quisquilie si rivela più utile che un'accozzaglia di sofismi vuoti come la boccia dei miei pesci ora che mia madre l'ha rotta.
Edit: i pesci stanno bene, sono in un bicchiere per ora.
This Is Shipping si legge tranquillamente anche in una sera, lo stile è molto informale e scorrevole, i dialoghi e le situazioni intrattengono senza richiedere chissà che impegno mentale, i personaggi sono simpatici (più o meno) e non si riducono a macchiette e dunque possiedono una loro personalità.
Consiglio questa storia a chi ha voglia di leggere qualcosa di semplice ma non rinuncia alla qualità di un buono scritto. 8/10 too much water.
Questa esperienza mi è molto piaciuta.
Ora non vedo l'ora di entrare nel fantastico mondo dei vibratori, delle lingerie e del disagio di Fading.
O Faded. O Fade. Idk, ho fatto quattro ore di agone e sto male.
Momo |