eccomi qui, scusa il ritardo

cominciamo la storia subito con un evento importante, le intenzioni migliori però sono messe in discussione dall'incrinarsi di qualcosa nei sentimenti, questa famiglia scricchiola alla sola parola "amante"...

due fratelli, uno gentile che l'avrebbe portata a letto per amore, e un bastardo... c'è solo da capire chi assaporerà le gioie della paternità-...

alla prossima

Buonasera cara, sono Stefy ed è un piacere averti incontrata nel gruppo del Giardino. È la prima volta in assoluto che inizio una storia con così tanti capitoli: ne ho seguite da 30, 50, ne sto leggendo una da 75 ma credimi, mai così. Iniziata nel 2015 e portata avanti ad ora, ti faccio i miei complimenti perché mi fai capire quanto tu ci tenga a questo progetto. Quindi non posso far altro che dirti “voglio cominciare questo tuo progetto.”
Questo primo capitolo introduttivo mi porta davanti agli occhi la situazione difficile vissuta dalla protagonista, una cosa decisamente non facile da portare avanti. Fosse stato solo il tradimento avrei potuto capire, ma no, non soltanto, e pure una gravidanza dal padre incerto. Tanto per andarci leggeri scopro pure che la donna tradita sarebbe l’unica capace di comprendere la vera paternità del bambino e il che è una gran gatta da pelare.
Per quanto la protagonista possa essere Soledad io sono schierata dalla parte di Risa: il marito con cui ha costruito una famiglia la tradisce con la sua migliore amica e adesso pretende pure di sentirsi dire che lui ama entrambe alla stessa maniera, e che ha bisogno di lei per l’altra? Eh no, direi proprio di no e le sue reazioni ci stanno tutte. Infido il fratello, infido ed approfittatore, passato da lei al tentativo di ingraziarsi pure l’altra, non ha certo un buon atteggiamento da mostrare, anzi, e sembra che non gliene importi nulla oltretutto. Hai costruito una trama su personaggi che si mescolano e si cercano, anche perché non posso nemmeno dire se tifo per il protagonista oppure no, visto che di fatto è stato il primo a sbagliare a mio parere e comportarsi in maniera scorretta. Una storia dove bene e male mi mescolano non mostrando un confine netto, ed è solo l’inizio di tutto. Il capitolo è ancora acerbo forse, ma noto che è steso davvero bene, considerando un 2015 per una persona che continua a scrivere ancora ora; sei riuscita ad incuriosirmi e allo stesso tempo a confondermi perché davvero, non saprei a chi dare la colpa e chi la ragione per chi di cosa, se mi sono spiegata. È tutto interpretabile e questo rende tutto più interessante.
Che dire, spero di poter procedere più avanti perché credo ne accadranno di problemi, e chissà che non riesca infine a capire per chi tifare? Alla prossima cara, è stato un piacere, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Ciao!
Sono qui per la recensione per lo scambio de Il Giardino di Efp.
Allora, premetto che non avevo capito si trattasse di una fanfiction e non ho idea di quale sia il fandom, ma credo che sia tranquillamente leggibile anche senza queste informazioni, forse mi sono persa qualcosa per questa mancanza, ma nel complesso penso di poter scrivere una recensione comunque.
La storia parte dalla nascita del figlio della protagonista. Poi ci si sposta a nove mesi prima: un piccolo consiglio, sarebbe meglio scrivere l'indicazione temporale in modo diverso rispetto al resto del testo, per esempio in corsivo, o sottolineato, perché altrimenti sembra parte del testo e invece è una cosa diversa.
Hai saputo descrivere bene il rapporto tra Allen e Soledad, le difficoltà di Allen nell'allontanarsi dalla moglie per stare con Soledad, l'amore che prova per entrambe. Per un po' pensavo che il fulcro della storia sarebbe stato il poliamore, ma poi la direzione è cambiata. Devo dire che capisco bene Risa: scoprire che il proprio marito e una delle sue grandi amiche hanno una relazione e per di più un figlio insieme... Il comportamento poi di Allen lo trovo tra tutti quello meno accettabile: lo comunica a Risa solo quando le serve il suo aiuto e quando lei, in un ovvio momento di ira, afferma che sarebbe dovuta stare con il fratello, la picchia. No, decisamente no. 
Per quanto sia ovvio che il fratello è un essere riprovevole visto che ha stuprato Soledad, la quale a quel punto probabilmente avrebbe fatto meglio a scappare da quella famiglia, ma che evidentemente non poteva/voleva. Quello che sinceramente non riesco a capire è perché hanno così disperatamente bisogno di sapere di chi sia il bambino: capisco che per Soledad sia importante o comunque sia difficile scegliere, ma cosa cambierebbe se scoprissero che il figlio è del fratello? Abortirebbe? Non che sia un problema, ma mi sembra un controsenso: parlano del figlio come qualcuno da proteggere, però devono sapere di chi è e questo crea poi ovviament attrito tra Allen e la moglie. Il fratello che si mette in mezzo mi vien voglia di prenderlo a schiaffi, ma direi che come primo capitolo non è male per nulla: la curiosità c'è per il lettore e quindi viene spinto a voler continuare a leggere.
Spero che questa recensione possa esserti utile,
Alla prossima,
Sel.

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Ciao, fino a qualche anno fa continuavo a leggere la tua storia e ad aspettare impaziente capitolo dopo capitolo ( anche se non sono arrivata alla fine :d). Adesso la sto rileggendo e ribadisco per la centesima volta che questa storia è fenomenale. Mi sono innamorata dei personaggi, della trama, di tutto. Adoro la tua storia. E adesso torno a scusarmi per averti disturbata l'ennesima volta :). Ciao e complimenti ancora
(Recensione modificata il 25/07/2017 - 10:08 pm)

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Il contenuto é interessante, la carica emotiva é importante e coinvolgente, però bisogna rivedere la forma? Che senso ha mettere un flashback all'inizio per poi andare ancora indietro di altri nove mesi?
Perché usare il passato remoto quando si parla di azioni continuate nel tempo che necessiterebbero di un trapassato prossimo? Se non vuoi farlo tu, procurati una beta reader che ti metta a posto la forma. Perché questa storia avrebbe la stoffa per sorpassare le cento recensioni.

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Ciao, intanto complimenti per il primo capitolo, scrivi molto molto bene.
“ Piccola, cosa c’è? “. Le chiede lui, vedendola piangere ed asciugandole le lacrime. “ Perché stai piangendo? “. Lei lo guarda con i suoi bellissimi occhi azzurro cielo, e si fa forza. Deve dirglielo, a tutti i costi. Deve dirgli la verità.

“ Allen, sono incinta “. Tre parole. Tre parole che sono in grado di gettare il neo re dei vampiri nel caos più totale. “ E… non so se sia tuo figlio o figlio di Kevin."
Bel casino hahah mi piace come descrivi le è mozioni è tutto il resto, ancora complimenti. 😘

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