Recensioni per
De mortibus amoris
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
12/07/19, ore 11:57

Non è mai semplice riuscire a trattare il legame di amore e odio che lega Lupin e Zenigata, ma in questa shot i sentimenti fioccano e riescono a mostrare l'umanità e l'emotività del loro rapporto, specie dal punto di vista dell'ispettore.
Dalle tinte noir frase dopo frase, Zenigata è straziato e vede le sue speranze sgretolarsi di fronte ai propri occhi, quel giorno segna la fine di quel continuo rincorrersi, della ragione di una vita da anni a quella parte...
L'atmosfera è a tratti gotica e rende giustizia alla scena, pesante ma matura che si percepisce già da quando Zenigata arriva in quel luogo fino alla fine, anche grazie allo stile che comunque scorre ed è chiaro nelle intenzioni.
Mi ha sorpreso vedere come il climax non sia stato l'addio dei compagni ma quello che poi succede nelle battute finali, una decisione estrema, descritta con un patema essenziale ma al contempo ricco di contenuti.
Direi che è una storia molto strappalacrime e sorprendente nel suo cronico pessimismo, ma analizzando in maniera adulta i personaggi e le loro vicissitudini il tutto acquista un senso e un affetto eterno che ha legato tutti loro con il ladro gentiluomo.
Bravissima, una one-shot molto commovente!

Recensore Master
22/09/17, ore 19:57

Una nemesi è il nostro esatto opposto (un rivale, un arcinemico), ma se la nemesi ci attrae tanto - come fa la calamita con l'ago - e nonostante tutto è con lei che ci misuriamo, è perché nella nostra nemesi scoviamo qualcosa di noi.
Qualcosa che ci contraddistingue, un riconoscersi a pelle; peccato solo che si corra per scuderie diverse. Oppure, è proprio questo a dare pepe all'intera faccenda? Ché se militi nello stesso schieramento, come puoi superarti, come puoi misurarti negli occhi dell'altro?
Invece, dalle opposte barricate viene la sfida, quella vera. Un eterno giocare a guardie e ladri, e mai metafora fu più azzeccata: se la guardia acciuffa il ladro, il gioco è finito; e se il ladro non scappa, idem come sopra. Ricordo un episodio della prima serie in cui Zenigata (il caro, vecchio Zazzà) acciuffava Lupin, ma qualcosa moriva in lui. Èun po' come il cavaliere medievale colla sua cerca; è la cerca stessa, il divertimento. Quando trovi il Santo Graal, che ti inventi?
E lo stesso deve aver provato Zazzà vedendo la tomba di Lupin. Stavolta era tutto vero. Non era un gioco, una burla, l'ennesima celia di quello squinternato ladruncolo.
Nossignore.
Ed ecco che una vita intera diventa ridicola. Superflua. Perché far roteare le manette in aria, se non ci saranno più i polsi di Lupin a cui mirare?
Ho letto una storia bellissima, in cui hai riportato a galla qualcosa che tutti noi fan della serie sappiamo e diamo per scontata. E proprio per questo fa male.

Recensore Veterano
10/09/17, ore 16:03

Questa storia era tristissima, sto piangendo ti giuro. Ma adoro il modo in cui hai descritto le emozioni di Zenigata, e come hai descritto ciò che stava succedendo.
Bellissima FF sul serio. Mi è piaciuto il tuo stile e le parole che hai scelto di usare, ben fatto~
-Anthony Edwatd Stark

Recensore Veterano
12/07/17, ore 20:51

Inizio con il dire di essere rimasta un po' stupita da questa fanfic, prima di tutto perchè adoro Zenigata e dubitavo di trovare qualcuno che potesse narrare di lui in modo così profondo. Credo che sia un personaggio da molti sottovalutato, eppure personalmente trovo il suo modo di fare e il suo senso di giustizia molto affascinante.
In questo caso ho apprezzato molto come hai descritto il dolore che prova nel vedere Lupin morto, quasi un senso di non-accettazione all'inizio, il che rientra perfettamente nel personaggio, e poi il senso di vuoto completo nel rendersi conto che è tutto finito.
È drammatico, certo, ma in effetti Zenigata ha trovato come obiettivo quello di seguire Lupin, ormai più che catturarlo, e forse così anche con la morte trova un modo per completare la propria opera. 
Sarebbe interessante leggere qualcosa di tuo anche nella prospettiva di Lupin, scommetto che faresti un ottimo lavoro!
Ti faccio i complimenti sia per aver scritto in questo fandom che per aver dato spazio ai pensieri di uno dei miei personaggi preferiti ☺️

Nuovo recensore
07/05/17, ore 12:06

Penso che come racconto introspettivo sia perfetto, hai enfatizzato perfettamente il profondo legame tra ladro ed ispettore passando attraverso la gamma emozionale vissuta da Zenigata dal momento in cui riceve il biglietto fino a quello della consapevolezza di come stanno davvero le cose.
Ho apprezzato molto questo questo passaggio: "aveva corso a perdifiato mentre qualche fiocco di neve iniziava a scendere placido nelle strade illuminate ma deserte della metropoli, mentre un'altra meccanica giornata stava terminando per gli altri"- il contrasto tra la placidità della neve come le vite di tutti gli altri che arrivano a fine giornata contrapposto al tormento emozionale interiore dell'ispettore; mi ha dato la chiara sensazione che il mondo del protagonista girasse ad ua velocità totalmente diversa in quel preciso istante.
La fine mi ha davvero sorpreso, non me lo aspettavo; il phatos ha raggiunto il livello massimo.

Recensore Junior
13/04/17, ore 20:55

Ciao! Come pomesso eccomi qui ...
Questa ff è riuscita a mostrare Zenigata in un modo totalmente diverso: insomma, non avevo mai pensato a lui come "umano" e con i relativi sentimenti, ma sempre come poliziotto, una divisa parlante. La descrizione del suo strazio per la morte di Lupin colpisce il cuore in modo piuttosto diretto, ti faccio i miei complimenti! (Stavo per mettermi a piangere e.e). Per quanto riguarda la conclusione, sono rimasta spiazzata, anche se mi aspettavo un vuoto nella vita del detective, ma non così incolmabile ...
Per finire posso dire che è una fanfic ben riuscita e commuovente al punto giusto, tanto da far riflettere il lettore sulle azioni di ogni giorno e sulla importanza che ognuno da a determinate persone, cose e situazioni.
Complimenti ancora!
Alla prossima,
Sari ;)

Recensore Junior
09/03/17, ore 10:53

Carissima, eccomi qui per lo scambio recensioni.
Anche io amo molto Lupin ma solo di recente sono riuscita a riprendere un po' i film; la serie era una delle mie preferite fin da piccola.
Apprezzo molto l'attenzione che dedichi a Zenigata, un bellissimo personaggio che, spesso, rimane un po' in ombra rispetto a Lupin e ai suoi comprimari.
La descrizione della sua abnegazione nei riguardi del lavoro è molto riuscita, così come lo è l'idea che la sua vita finisca nel momento in cui Lupin muore; mi ha ricordato uno dei film di Lupin, Lupin III- Ruba il Dizionario di Napoleone!, non uno dei mei preferiti, ma che ha il merito mostrare la loro amicizia, sempre estemporanea, ma non meno profonda.
Mi è piaciuto il modo in cui hai preparato la scena della morte, con la neve che imbianca Tokyo e il silenzio delle strade contrapposto ai goffi e scoordinati movimenti del nostro Ispettore.
Lo stile mi sembra buono; c'è qualche piccola incertezza qua e là ma, in generale, ci sono la giusta intensità e solennità, visto il soggetto e l'esito del racconto.
A rileggerci presto,
Noruard.

Recensore Master
23/12/16, ore 21:08

E' proprio vero, che accadrebbe se uno tra Lupin o Zenigata morisse e lasciasse un vuoto dentro il cuore del sopravvissuto?
Piu' volte Zenigata ha definito Lupin come la sua unica ragione di vita e quindi senza di lui la vita non avrebbe proprio senso.....
Il r acconto è tragico e molto drammatico ma dentro c'è molto sentimento e rispetto per via del destino del ladro.
La relazione tra Zenigata e Lupin brilla per forza e impossibilità di lasciare andare l'un da un'altra parte senza rincorrerlo, il dolore del commissario sprizza verità da tutti i suoi gesti, anche in quel grido sordo che fa la sua pistola.
Dolce e amara anche la resa dei compagni di Lupin delle loro cose più rappresentative come se anche loro non abbiano più motivo per condurre quel tipo di vita.
Molto molto bella complimenti!
Alla prossima
ciao sky

Recensore Veterano
07/12/16, ore 23:12

Quanta verità in questa storia!
Ho sempre pensato anch'io che la vita di Zazà non avrebbe avuto più senso, senza un Lupen da rincorrere. Sbaglio, o nella serie c'era anche un episodio dove Zazà è triste perché Lupen è in cella? O anche uno dove Lupen finge la morte... Ora non rammento, la serie è infinita. 
Parlando nello specifico del tuo racconto, mi piace farti notare la bellezza della scena finale.
Il caricatore si esaurisce mentre i proiettili colpiscono manette e distintivo... Zenigata che uccide la sua stessa professione. Il se stesso ispettore. Che cos'è, lui, senza Lupen?
Il biglietto nero che gli è stato spedito come invito al funerale sembra volontà dello stesso ladro. Ti ricordi "papino"? 
La relazione Lupen - Zenigata è particolare, e quasi sembra una specie di cosa destinata a diventare " canon ", perché da lì in poi, ogni capo della polizia ha avuto il suo ladro preferito o malvivente. E' stato l'inizio di un nuovo stile di racconto. Il dolore di Zazà trasuda di riga in riga, ma lo fa in maniera dignitosa, senza mai diventare patetico.
Il trio di amici lascia ognuno un suo simbolo. La pistola di Jigen e la katana di Goemon. Fujiko con il crisantemo che sporca di rossetto...
I doni simbolici. Forse, anche loro non hanno motivo di esistere senza Arsenio. Forse, si scioglieranno e chissà dove andranno. Una spada, una pistola e un fiore possono essere uniti solo se a indossarli è un uomo solo.
Bello e poetico.
Oshi-chan

Recensore Veterano
18/03/16, ore 15:41

Ciao, come promesso....eccomi qua.
Ho scelto di recensire questo pezzo, perchè ho visto diversi episodi di Lupin III e in questo modo potevo seguire più facilmente il racconto. Devo dire che hai centrato in pieno l'obiettivo, inquadrando perfettamente il carattere di Zenigata e la sua prevedibile reazione ad una eventuale morte di Lupin. In fin dei conti, Zenigata e Lupin, per quanto si siano sempre osteggiati come avversari, si rispettano a vicenda e in qualche modo si stimano arrivando quasi a sfiorare scampoli di amicizia. Questo ipotetico finale rende bene l'idea di questa quasi amicizia tra i due. Davvero un bel racconto, continuerò a seguirti. Complimenti

Alla prossima
Luca
 

Recensore Master
07/03/16, ore 20:29

Ciao Watashiwa, come ti avevo promesso eccomi qui. Sì, lo so, ti avevo vagamente accennato che avrei scelto qualcosa su Naruto, tuttavia ero curiosa di vedere qualcosa di scritto su Lupin. Diciamo che non sono una che si è divorata tutti gli episodi (solo quelli dell'Avventura italiana), anzi, le mie conoscenze sono perlopiù sulla sua fama più che sui casi singoli e ovviamente conosco i nomi e ciò che caratterizza i cinque personaggi principali, perciò mi sento in grado di recensire, vedremo cosa ne verrà fuori.
Hai trattato un argomento interessante: tutti, proprio per questa fama eterna di ladro migliore del mondo, non hanno mai lontanamente pensato di farlo morire (non senza un altro erede, almeno). Perché ci si aspetta che lui è Lupin, quindi scapperà anche dalla situazione più complicata ed eviterà la pallottola più inevitabile. E' questa sua scaltrezza a dare pregio alla sua figura, ormai storica nel mondo degli anime. Per questo è strano il pensiero di far morire quella vecchia volpe come un comune essere umano, come succederebbe se non si trovasse in un anime.
Molto dolce e delicata l'immagine di Fujiko che stringe un crisantemo in memoria di Lupin; l'ha ingannato molte volte, ma lo sanno tutti che erano destinati a stare insieme ed in fondo, al di là di tutto (gli imbrogli frequenti di Fujiko per avere un tornaconto e l'interesse altrettanto frequente di Lupin in ogni altro essere di sesso femminile che respirasse), si amavano.
Per quanto riguarda Zenigata, hai descritto perfettamente il suo stato d'animo. In uno degli ultimi episodi dell'Avventura italiana, Zenigata riesce a catturare Lupin e lo tiene in una cella di massima sicurezza su un'isola, stando ventiquattr'ore su ventiquattro con lui. Lupin ha inscenato ovviamente una delle sue solite recite, fingendo di star morendo di fame con un trucco un po' assurdo ed elaborato, pur di farlo entrare e chiuderlo lì dentro al suo posto. In quell'occasione, cioè vedendolo in punto di morte, Zenigata non ha esitato ad aprire quella porta per aiutarlo, perché gli vuole bene e sa che senza lui da inseguire il suo lavoro non sarebbe più lo stesso. Era disperato e combattuto sul fatto di credergli o meno, ma alla fine gli ha creduto (ed è rimasto fregato).
Perciò ammetto che anch'io questa volta ho creduto fino alla fine che fosse uno scherzo, magari un manichino realistico messo al suo posto, che sarebbe spuntato fuori in grande stile con il suo solito grande sorriso allegro e beffardo. E invece è proprio questo a valorizzare la fanfiction: pone fine all'era di Lupin III con un taglio netto, cupo e malinconico.
E' molto solenne il fatto che tutti vogliano lasciargli qualcosa di loro da portare con sé. Forse anche perché separarsene li aiuterà a pensare di meno a lui, andare avanti. Jigen e Goemon devono aver fatto uno sforzo enorme, per separarsi da ciò che avevano di più caro, ossia le loro armi. Ma l'hanno fatto per Lupin e ciò fa loro onore. Il regalo d'addio di Fujiko è stato proprio da lei: elegante, da vera donna di classe.
Ho amato davvero molto la calma e meticolosità con cui Zenigata prende la decisione di spararsi. Mi piace pensare che l'abbia fatto con la convinzione di continuare ad inseguire Lupin ovunque fosse finito (paradiso, inferno, sotto forma di spettro?) per potergli mettere onestamente le manette sul fatto, come un ispettore che si rispetti, invece che ad un cadavere senza più vita. Come hai voluto sottolineare bene con questa shot e come ha sottolineato Zenigata stesso in quell'episodio che ti dicevo, inseguire Lupin è la sua vita. Anche se riuscisse davvero a catturarlo, a quel punto la sua vita si completerebbe, non avrebbe nessun altro obiettivo da raggiungere, sarebbe arrivato in cima alla vetta più alta; e non è una cosa che uno come lui potrebbe sopportare. Quindi è stata la cosa migliore, per lui. Il colmo sarebbe se li avessero seppelliti vicini! XD
Penso che, alla fine, il rapporto che lega questi due sia uno dei più classici e proprio per questo uno dei più belli di sempre. Quindi hanno avuto il loro lieto fine, se la si vede da questo punto di vista ovviamente; io ho sempre immaginato che Lupin si sposasse con Fujiko, o ci uscisse almeno un figlio (anche se dopo aver visto l'Avventura italiana, beh, mi sono convertita a shipparlo con Rebecca, l'adorabile Signorina Lupin).
Penso di poter passare alla parte lessicale e grammaticale: qui il tuo stile è stato davvero fantastico, ogni aggettivo calzava a pennello e non ho scorto neanche un errore di battitura minuscolo. Sei riuscito a dare la giusta atmosfera al tutto, a descrivere bene i dettagli e le emozioni dei personaggi così cupi e tristi. Penso che la inserirò tra le ricordate, perché voglio ricordarla in futuro, anche se ovviamente sarà triste rileggere l'ipotetica e realistica morte di un grande mito dei vecchi classici.
Penso di non aver più niente da dire a questo punto! Spero che il mio commento ti abbia fatto piacere e mi auguro di poter passare presto da qualcos'altro di tuo :)
Alla prossima!
-H.H.-

Recensore Master
17/10/15, ore 17:09

Hai reso benissimo lo strano rapporto di odio/amore che spesso si instaura tra due antagonisti, per cui alla fine l'uno dà senso all'esistenza dell'altro. In fondo, si può considerare Zenigata quasi il quarto membro della banda di Lupin... Una volta finita la caccia, a lui non resta più nulla da fare... Il finale, drammatico ed estremo, è però coerente con questo complesso e intricato insieme di sentimenti contrastanti.

Recensore Veterano
13/10/15, ore 20:00

Drammatico, sofferto...e chissà quanti di noi avranno mai pensato: ma se Lupin morisse come si sentirebbe Zenigata, che lo ha inseguito da una vita?