Ehi, ciao.
Mi scuso già in principio per averti lasciato una recensione non positiva, ma in fondo chi pubblica su questo sito lo fa anche per sentirsi fare critiche costruttive, non solo elogi (almeno, per me è così), quindi mi permetto di fare qualche considerazione in virtù del potere conferitomi dall'anonimato e dalla democrazia di questa piattaforma.
Considerazione numero uno: la tua non è una storia. EFP è nato per permettere alle persone di raccontare, e raccontarsi, attraverso la narrazione in prosa di una vicenda, breve o lunga che sia. Uno sfogo personale su quanto la lokite ti abbia colpito nel profondo (e fidati che non sei l'unica, quindi trovo comprensibilissima la necessità di esternare al mondo i tuoi feels ❤️) non è, in nessun caso, una storia. Non lo sarebbe neppure se lo scrivesse Snorri Sturluson, Lev Tolstoj o William Shakespeare. Il tuo pezzo potrebbe essere più adatto ad un commento su faccialibro, ad un cinguettio on line o ad un post su tumblr, per intenderci. Non stai raccontando nulla, non so se mi spiego. Se avessi scritto anche solo una one-shot in cui avessi messo in bocca ad un personaggio femminile casuale questa dichiarazione di passionali intenti, allora non avrei avuto nulla da ridire. Nel senso. Personalmente trovo che sia piuttosto, come dire, comune che una ragazza ceda al fascino del Bad Boy, piuttosto che a quello del Prince Charming. Diciamocelo, siamo tutte quante pervase, chi più chi meno, dalla sindrome della crocerossina, e un cattivo ragazzo è il viacolo ideale per saziare il nostro bisogno di urlare io ti salverò! , giusto? ma ripeto, se avessi scritto tutto ciò all'interno di una fiction, non mi sarei certo permessa di metterti una bandierina rossa.
considerazione numero due: la formattazione del testo. Come spesso succede, il contenuto è scritto in un italiano più che accettabile, ma la formattazione non lo è. Mi spiego: la prima cosa che vorrei farti notare è che il titolo dovrebbe essere riconoscibile e staccato rispetto al corpo del testo (in maiuscolo, in grassetto, in corsivo, colorato, con un carattere differente rispetto a quello del testo vero e proprio, di dimensioni maggiori), cosa che qui non è. Per secondo, i tre puntini di sospensione per regola vanno attaccati all'ultima parola della frase che troncano e devono essere staccati con uno spazio dalla frase che precedono. Ad esempio: "Uhm... Allora ciao!", non "Uhm ... Allora ciao!" o "Uhm ...Allora ciao!".
Ultima cosa per quanto riguarda questo punto: gli spazi dopo le virgole! Lo spazio si mette sempre dopo la virgola, mai prima. Peggio ancora, non metterlo proprio. Della serie "Ehi, ciao!", non "Ehi , ciao!" o "Ehi,ciao!". Sono tutti piccoli accorgimenti, ma se non rispettati rendono un testo singhiozzante e non scorrevole. Almeno, a me rovinano il piacere della lettura.
Considerazione numero tre: Jhotun è una parola che non esiste. Si scrive Jötunn o, se proprio non si ha voglia di andare a cercare la o con dieresi, Jotun (anche se teoricamente è sbagliato, ma in fondo si parla sia di Jötunheimr come forma arcaica tradizionale che di Jotunheim come forma moderna e semplificata del termine usata nel contesto Marvel, quindi sarebbero accettabili entrambe le versioni).
Con ciò spero di esserti stata utile, e di non averti offeso, dato che non è quella la mia intenzione. Ricorda sempre che, nonostante tu possa ricevere qualche recensione negativa, questo non deve scoraggianti e devi continuare a scrivere. Si tratta di una tra le più belle forme d'arte, ma è anche quella che, senza esercizio, si sviluppa e progredisce meno.
A presto!
Out (Recensione modificata il 16/10/2015 - 12:10 am) |