Salve. ù.ù
Eccomi a leggere questo pezzo, che un po' considero il companion del prequel (?) che hai già scritto sull'argomento. L'ho trovato molto forte: si sente che la coppia - ma anche i singoli personaggi - ti appassionano. Riesci a calarti con facilità nella mente di Brandon, un personaggio non semplice da comprendere, e a renderlo simpatetico. La lotta interiore che vive è qui molto chiara: da una parte, il bisogno di staccarsi dalla sorella, simboleggiato da quel mezzo progetto di rifare il bagno - addirittura, in uno slancio selvaggio di fantasia, cambiare completamente casa -, un'idea tanto semplice, tanto banale che qui, invece, diventa il proponimento di cambiare vita, lasciarsi alle spalle lo squallore dell'esistenza "macchiata" dalla presenza della sorella; dall'altro, l'impossibilità di liberarsi da lei, che, con quella stessa fragilità che Brandon finisce per odiare, in lei, riesce a tenerlo in pugno, cancellando con una sola breve frase ogni possibilità di affrancamento.
La codipendenza trai due è ben dipinta dal pezzo, sottolineata dal tema del sangue che condividono, una realtà tanto concreta che va oltre il liquido che scorre nelle loro vene. Diventa simbolo del loro legame, "scompare", latente, ma con esso scompare la sua forza di volontà.
Si percepisce lo sforzo di Brandon, li suo stringere i pugni alla fine del pezzo - oscillante tra il voler stringere la sorella, volente o nolente, e strapparsela via di dosso.
A livello stilistico, il pezzo è semplice, con immagini potenti ma dosate in modo sapienta, tanto da non renderlo barocco. Particolarmente ho apprezzato quella sulla voce di Sissy, che "sfonda" il silenzio, perché è un po' il sinbolo di Sissy nella vita di Brandon: semplicemente, sfonda ogni muro che egli alza attorno a sé, non importa quanto faticosamente.
Che dire, l'ho adorata, e spero di vederti alla prese con altro su di loro. :* |