Recensioni per
La Rivoluzione divora i suoi figli.
di Jenny Ramone
Ciao cittadina!! :) |
Ciao, |
Ciao!😊 |
Ti dico solo questo: leggendo l'ultima frase, sono scoppiata in lacrime! Ho sempre ammirato Robespierre nei primi tempi della sua carriera politica. E anche scolastica. Un bambino che è riuscito ad andare avanti contando solo su se stesso e sulla sua bravura negli studi, tanto da essere considerato il più bravo studente dell'istituto e il più adatto a declamare un discorso in latino in onore del re. Mi fa sorridere questa coincidenza: la sua vita è sempre stata un paradosso. Celebra il re con il suo discorso e poi firma la sua condanna a morte.Viene eletto e acclamato dal popolo e quelle stesse persone finiscono per votargli le spalle e mandarlo alla ghigliottina. Parla di virtù e libertà, e quella libertà che aveva tanto difeso la fa annegare dentro il sangue versato durante il Terrore. Credo si sia comportato (o almeno ci ha provato) secondo virtù, ma alla fine l'eccessiva virtù l'ha divorato, come la Rivoluzione che aveva difeso. Hai fatto bene a scrivere i suoi pensieri sconnessi tra loro, e anche ad aver parlato di casa Duplay. Ho amato questi capitoli sui rivoluzionari, e questo ha dato il colpo di grazia. Aspetto la long sulla Rivoluzione, la seguirò sicuramente. Lu <3 |
Ciao cittadina! |
Ohh Saint-Just e il mio odi et amo nei suoi confronti! È un personaggio controverso, e proprio per questo mi attira (e non poco!). Non ne conosco il motivo, ma ho sempre avuto l'impressione che sia stato proprio lui a influenzare Maxime e i suoi rapporti con i suoi vecchi amici...forse perché si è pian piano sostituito a ciò che erano Danton, ma soprattutto Desmoulins per l'Incorruttibile. Forse sono io a vedere il tutto troppo romanticamente, come al solito! L'unica verità è che è stato vicino a Robespierre fino alla fine, e che nel suo sangue scorreva la ribellione e la Rivoluzione. Basti pensare alla sua fuga dalla casa materna con il "bottino" quando era un ragazzino. Tu hai scritto anche del suo rapporto con Therese. Lessi, tempo fa, che da ragazzini (prima della sua fuga) aspettava un figlio da lei, ma al momento di ricorrere al matrimonio riparatore, la madre di Saint-Just non acconsentì. Non so quanto ci sia di vero, ma se è esattamente come si racconta, credo che il ragazzo abbia sofferto non poco nel dover abbandonare il piccolo prima per volere di sua madre, e poi definitivamente a causa della sua prematura morte. Nonostante tutto ciò che si dica di lui, ammiro il suo lavoro politico e soprattutto il fatto che è stato fedele alla rivoluzione fino alla fine. Amo il tuo capitolo, scritto davvero molto bene! Complimenti. Alla prossima -Lu <3 |
Ciao! |
Ciao! |
È stupenda anche questa volta! Nemmeno io sono particolarmente attratta da Danton, sebbene sia stato uno dei personaggi più rilevanti durante la Rivoluzione. Da ciò che ho letto (e che anche tu hai scritto) ha trovato dentro di sé la forza di difendersi fino alla fine, e questo gli fa onore perché non ha abbassato la testa davanti alle decisioni del tiranno. Credo che quella di Danton, sia stata una delle più ingiuste e ingiustificate morti, assieme a quella di Camille e di altri che finirono sotto la ghigliottina. Non dico che lui non avesse alcuna colpa, ma rispetto ad altri poteva dirsi con la coscienza pulita. |
Un capitolo stupendo, complimenti! Io adoro Desmoulins, e il periodo del Terrore, come si può vedere dai miei scritti pubblicati qui! Ho sempre pensato che Robespierre non volesse davvero condannare a morte il suo migliore amico e che in fondo, quell'ultimo tentativo sia stato la dimostrazione del pentimento di ciò che aveva fatto precedentemente. I motivi per cui entrambi abbiano reagito così-purtroppo- li conoscono solo loro, e se Camille non fosse morto prima con Danton, avrebbe accompagnato Robespierre sul patibolo il 28 luglio. In ogni caso, forse sono io a vederla troppo romanticamente, ma credo che Camille si sia comportato da vero amico per aver detto a Maxime che stava facendo degli errori e che la rivoluzione non era più quella dell'89. |
Ciao! |
Ciao! |