Ciao Benni!
Questa storia è meravigliosa, sul serio.
E’ esattamente il tipo di storia su Earendil che non vedevo l’ora di leggere!
Ho amato ogni singola riflessione e ogni singola immagine con cui hai raccontato questa storia!
E non pensare assolutamente che questa tua resa di Earendil sia OOC, perché per me è assolutamente e meravigliosamente IC!
Sei riuscita a raccontare tutta la storia di Earendil, tutta, e lo hai fatto cogliendo tantissime sfaccettature del suo carattere!
Ma la cosa più bella in assoluto è come sei riuscita a intrecciare la magia, il momento di estrema meraviglia e speranza che porta Earendil, con ciò che è diventata la sua storia e la sua immagine dopo anni, dopo secoli.
“Perché ha forse pensieri una Stella?”
Questa frase mi ha veramente colpita, mi si è veramente impressa a fuoco nella mente, perché è il centro di ciò che mi sono chiesta spesso e su cui si riflette sempre troppo poco!
Earendil è diventato un elfo, la sua sposa anche, tutti gli altri elfi, essendo come lui destinati a vivere fino alla fine di Arda, ricorderanno la sua storia e la racconteranno in maniera di sicuro più concreta ai figli che nasceranno in seguito.
Ma gli uomini non hanno mai avuto né mai avranno occasione di vedere in maniera concreta cos’è diventato Earendil, possono solo ricordare la sua storia.
Una storia talmente particolare e unica per sua stessa natura che non può che diventare una leggenda.
Earendil per gli elfi è ancora un elfo, ma per gli uomini è diventato e sempre resterà una stella, in tutto e per tutto, circondato, come tutte le altre stelle, da un’infinità di miti e leggende.
E ogni leggenda che si rispetti viene raccontata e riraccontata, interpretata e reinterpretata, generazione dopo generazione.
E alla fine a mantenerla in vita c’è solo quella stella luminosa che appare al tramonto e al mattino, che però, appunto, è solo una stella.
Il fatto che una volta fosse un uomo, che avesse una moglie e dei figli, e che uno dei suoi figli sia rimasto tra gli uomini e sia diventato uno dei loro più grandi re, mentre l’altro è considerato uno dei più saggi sia tra gli elfi che tra gli uomini, sono diventate informazioni vaghe, misteriose, a cui alcuni credono e altri no.
Davvero, mi è parso quasi di vedere i decenni che passavano e gli uomini che raccontavano decine di volte questa storia, chi credendoci fermamente, chi ridendoci su…
Non ti ringrazierò mai abbastanza per aver posto l’attenzione su questo particolare, Benni, perché è meraviglioso!
E a rendere questo dettaglio ancora più vivido c’è il POV di Earendil.
Earendil è felice di poter portare ancora luce alla Terra di Mezzo e ai suoi abitanti, ma vedersi sempre più dimenticato, guardato sempre più come qualcosa di lontano, di distante, una luce irraggiungibile che è solo una luce, non è più una persona con dei sentimenti, gli fa male.
Perché lui non ha dimenticato, e non dimenticherà nemmeno dopo altri chissà quanti millenni, ma coloro che lo osservano non lo guarderanno mai più come facevano un tempo e come fanno ancora gli elfi.
Eppure anche gli elfi, quando lo guardano sorgere e lo salutano, probabilmente ricordano, o preferiscono ricordare, più spesso il momento in cui la sua luce è comparsa per la prima volta e ha riacceso la speranza che sembrava perduta per sempre, e nemmeno loro pensano spesso a lui come persona.
E tu hai descritto tutto questo con delicatezza, ma senza sconti.
Perché la speranza che porta Earendil è importante, ma ha avuto un suo prezzo, ed è stato alto.
Earendil ha scelto volontariamente di accollarsi il compito di trovare Valinor e tentare di portare quella richiesta d’aiuto che in tanti avevano tentato di portare prima di lui. Eppure per poter portare quella estrema richiesta ha sacrificato tutto, e solo quando è stato troppo tardi si è accorto che aveva cominciato a pagare quel prezzo molto prima di raggiungere realmente le sponde di Aman.
E’ bastato mettersi in viaggio la prima volta, lasciando a terra la sua famiglia e trascurandola, e abbandonando il popolo di cui era signore.
Sono scelte che alla luce degli eventi che Earendil è riuscito a mettere in moto vengono dimenticate, ma sono scelte che hanno lasciato la loro scia di sofferenza, che non si può cancellare, che ha colpito duramente Elwing e i suoi figli e che ha finito per raggiungere anche Earendil. (eppure ogni volta che leggo quanto spesso e con quanta brama salpava sempre più spesso con Wingiloth mi si stringe più il cuore per chi resta che per lui che se ne va)
E forse è proprio la consapevolezza di tutto questo che, ogni volta, riapre le vecchie ferite, rese più dolorose dal fatto che quel viaggio, per quanto duro, doveva essere l’ultimo, e invece si è rivelato l’inizio di una serie di viaggi infiniti, che se all’inizio portavano più luce, per Earendil hanno finito per avere tutt’altro sapore.
La prima e più profonda ferita sono i figli che non ha mai conosciuto.
Anche io non sopporto più questi mariti innamorati del mare che prendono e partono, dispiacendosi un po’ per la moglie e pensando sempre troppo tardi ai figli che crescono, e sentire Earendil rimproverarsi mi ha ridestato in parte questa amarezza… Ma mi ha fatta anche star male, per Earendil e ancora di più per Elros ed Elrond: Elros suo padre non lo rivedrà più, e forse è troppo ottimista anche pensare che riuscirà a vederlo Elrond, perché anche se alla fine è partito per Valinor, Earendil sosta nella terra beata per così poco……
Una parte di me ha sempre sperato che Earendil abbia fatto una capatina in vicinanza durante la Guerra d’Ira, anche solo per salutare da lontano, ma temo che anche questo sia mio eccessivo ottimismo….
Comunque sia, la possibilità di fare da padre ai suoi figli Earendil l'ha persa per sempre, e poter portare un po' più di luce anche a loro è una magra, magrissima consolazione.
Forse la speranza di poter regalare loro un futuro migliore all'inizio gli sembrava una giusta motivazione per lasciarli soli, ma temo gli sia bastato poco per rendersi conto che il tempo non si sarebbe fermato né sarebbe tornato indietro... .
Alla luce di tutto questo, non mi stupisce che Earendil abbia finito per chiamare punizione il privilegio che gli era stato concesso!
Ha distrutto il presente per quella speranza futura, ed è costretto a confrontarsi con questo suo errore ogni giorno, all'inizio di ogni viaggio.
Molto particolare poi il modo in cui descrivi la figura di Elwing: è il centro dei pensieri di Earendil, la sua sposa, colei che gli ha portato il Silmaril e per cui ha scelto la stirpe degli elfi, eppure, in questo particolare momento di amarezza, il pensiero di lei diventa sollievo ma anche catena, perché se non avesse seguito lei, Earendil si sarebbe mai trovato obbligato a percorrere i cieli ogni notte, su quella nave che, come la sposa, è un’alleata ma anche una prigione?
Meraviglioso questo accostamento tra Elwing e Wingiloth: sono le due spose di Earendil, le sole che gli sono rimaste, coloro su cui ha sempre contato ma a cui anche finisce per dare la colpa nei momenti di debolezza.
Hai mostrato un Earendil che si sta lasciando logorare da quel costante viaggio, e che non riesce più a vedere l’utilità di quel costante vagare tra le stelle, sempre uguale, un viaggio che lo tiene lontano da tutti.
Tutte le sue speranze e tutti i motivi per cui era partito ora gli sembrano capovolti, l’importanza di quel viaggio è diventata la sua inutilità, la speranza disperazione, la nave che lo ha portato ovunque una prigione, la famiglia che voleva proteggere troppo lontana, gli uomini che voleva guidare a mala pena lo guardano.
La conclusione è una speranza, si, un aggrapparsi al fatto che almeno da lassù potrà sempre vedere i suoi bambini dormire sereni e potrà sempre illuminare le loro strade, ma è una speranza un po dolceamara… Perché la notte successiva inizierà un altro viaggio, e c’è sempre il rischio che ricominci tutto d’accapo.
Davvero tantissimi complimenti, Benni, è un racconto meraviglioso, che mi ha veramente colpita tantissimo e che mi ha davvero commossa!
Lo hai scritto in maniera stupenda, con attenzione e con grandissima sensibilità, e tocca veramente tantissimi elementi particolarissimi della storia e di quelli che potevano essere i pensieri di Earendil, e e in più lo fa in un momento davvero molto molto particolare.
Complimenti davvero!
Spero davvero che scriverai altre storie come questa, sul serio!
A presto!
Tyelemmaiwe
P. S. Scusami la recensione sconclusionata...! |