Recensioni per
Nebbia
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/04/20, ore 17:57
Cap. 1:

Per quanta paura faccia, ho sempre amato la nebbia. Ci nasconde, ci avvolge, ci trattiene. Rende il mondo quasi inconsistente, come i pensieri.
Ha un che di affascinante la nebbia e con queste crude parole le hai reso omaggio.

Recensore Master
12/10/19, ore 12:04
Cap. 1:

Dunque, tenendo conto che di solito ti trovo nelle mie poesie, ho pensato che ti piacessero e sono passata nel tuo profilo e tra le tante scritte, sono rimasta affascinata di più da GhiacciaioLa notte e questa che sto appunto recensendo. Le altre due le leggerò durante la settimana, più che altro mi hanno incuriosito per la loro introduzione. Riuscire a scrivere bene lì è un miracolo per me, sai? Devo dire che sai attirare i lettori.
Passando alla poesia, ho voluto leggerla ascoltando qualcosa più vicino alla nebbia in sé e allora ho scelto Autumnal dei Nox Arcana, non so se hai presente e mi ha aiutata parecchio. Tra tutti i versi che hai scritto, il più carino è stato questo:

"Solo un fruscio lieve
di una foglia di un albero che cade
dall’alto ramo che l’ha ospitata durante l’estate
può rompere quel silenzio fragile, ingannevole.
"

Cioè, la dolcezza e la malinconia assieme di questo pezzo, sono meravigliose. Da un lato c'è la nebbia che, cattiva e quasi vogliosa di far sì che nessuno possa riuscire mai a capire cosa possa star capitando al suo interno, sta man mano avanzando e dall'altro invece una foglia che solitaria scivola giù. E nessuno lo scoprirà, perché non la vede. C'è troppa nebbia, troppo grigio biancastro. Non so perché, ma mi ci rivedo in quella foglia. Senza motivo tra l'altro, o magari c'è e ora non riesco a tirarlo fuori. Insomma, diciamo che fra tutti i versi questo è quello che mi ha lasciata maggiormente triste e assieme attaccata alla poesia. Penso di inserirla tra le ricordate, poiché non voglio perderla. In futuro se volessi rileggere qualcosa collegato alla nebbia, almeno so dove cercare. 
Ovviamente non sto dicendo che il restante della poesia non esiste, però non so. Di più mi è piaciuto quel frammento, sul resto mi è venuto in mente più che altro quanto la nebbia sia fondamentale per chi, come per quella persona solitaria che sta camminando, ha voglia di non essere visto. Ma intendo visto con se stesso, non in modo fisico come quando senza occhiali da lontano non si vede. Cioè che non viene visto metaforicamente lasciare parti di sé in giro. Per il suo mood soffocante per colpa di alcuni pensieri storti di quel momento, spero di essere riuscita a spiegarmi. E' da un po' che non passo nelle storie a recensire qualcuno, sono un po' incostante e forse ti sembrerà una recensione priva di senso. Questo, ad ogni modo, è stato ciò che ho percepito leggendola. 

Ora come ora aspetto a leggere le altre due, voglio mantenere la bellezza di questo componimento per tutta la giornata.
Au revoir
 

Recensore Master
16/06/19, ore 09:54
Cap. 1:

Ciao Alessandro. Mi ha sempre affascinata il concetto di nebbia ed è stato interessante leggerlo in questa poesia molto delicata. La nebbia è associata anche alle emozioni umane come una metafora. La nebbia che toglie ogni punto di riferimento può essere associata all'incertezza dell'animo umano, alle sue paure ed ai suoi tormenti. Si vaga avvolti da questo manto vellutato che rendo tutto invisibile come hai ben descritto,rendendo il nostro animo inquieto. Grazie per le sensazioni provate,un saluto :)
(Recensione modificata il 16/06/2019 - 09:55 am)

Recensore Master
17/05/19, ore 08:35
Cap. 1:

Buongiorno Ale, spero tutto bene.
Come è di mia abitudine torno dopo mesi a leggere qualcosa delle tue creazioni. Mi scuso se sono una lettrice poco costante, ma ho deciso di rimediare recuperando i tuoi scritti meno recenti. Spero che non ti dispiaccia.
Dopo questo papiro passo al commento della poesia.
Ho apprezzato moltissimo la scelta di parlare della nebbia. Non so perché, ma in qualche modo mi affascina sempre.
Sei riuscito a descrivere in maniera eccellente l'elemento e come ci si sente ad essere avvolto da esso. Mi sono immedesimata nella persona che camminava nella nebbia.
Una poesia fantastica, tantissimi complimenti! :3
A presto! ^^

Recensore Veterano
04/01/18, ore 14:50
Cap. 1:

oh. mio. dio.
È stato bellissimo leggere questa tua poesia, davvero. Hai fatto trasparire il dolore di questo ragazzo/uomo, ferito da chissà quale delusione e che viene risucchiato dall'oscurità del dolore.
Adoro.
Adoro quando una persona riesce a far trasparire il dolore in questo modo, adoro quando una persona dà così sfogo a questo dolore. Adoro quando una persona riesce a trasmettere emozioni al lettore :)

Recensore Master
26/06/17, ore 19:30
Cap. 1:

Bravo, altra fantastica poesia. Da te non avrei dovuto aspettarmi altro. Bravissimo, il tuo modo di scrivere mi piace, è coinvolgente, intrigante e ti ipnotizza.
Complimenti

Recensore Master
16/09/16, ore 14:11
Cap. 1:

Ciao! Davvero molto dolce e toccante questa tua poesia. La nebbia ti nasconde e nasconde le cose, ingloba tutto ma le lacrime quelle no sgorgano calde nella nebbia fredda e grigia che il viaggio solitario del protagonista. Mi piace molto questo accostamento tra nebbia e i sentimenti del viandante che in essa si è perso, suo malgrado, mi viene da dire perché sembra sia stato ingannato....Quando leggo poesie poi i miei pensieri volano via e spero di non aver travisato il significato delle tue righe.
splendido pezzo, complimenti
Eldarion

Recensore Master
05/05/16, ore 16:25
Cap. 1:

Questa poesia è bellissima perché anche se è triste e malinconica attraverso la metafora della nebbia evidenzia l'incertezza del domani tramite un viaggio instabile e privo di sicurezze dato che il futuro è imprevedibile ed è tale elemento a scatenare la rabbia nel protagonista.....Ottimo lavoro !

Recensore Junior
18/12/15, ore 19:19
Cap. 1:

Ciao :D
Credo tu sia riuscito a descrivere molto bene la Nebbia e la sua vera essenza, ovvero quella di nascondere e celare allo sguardo tutte le cose, anche le più vicine.
Complimenti, m'è piaciuta molto!

A presto,
Io sono Nessuno.

Nuovo recensore
22/11/15, ore 18:14
Cap. 1:

ciao! :) trovo sia davvero una poesia stupenda, adoro leggere tutto quello che scrivi! spero continuerai così! :)

Recensore Junior
18/11/15, ore 20:37
Cap. 1:

Ciao :)
Sono qui a lasciarti una recensione per ricambiare il favore.
Questa poesia è bellissima. I temi che hanno come centro la natura restano i miei preferiti. La nebbia che descrivi è così reale, quasi quanto la solitudine che le tue parole mi hanno trasmesso.
Sei riuscito a far arrivare i tuoi pensieri oltre la poesia e io sono riuscita a percepirli davvero. L'ultima strofa mi ha comunicato una tale rassegnazione... come se tu conoscessi già il tuo destino e ti arrendessi ad esso. Usi un lessico altolocato. Io non so se ti sei ispirato a qualcuno, a qualche poeta magari, però mi piacerebbe davvero saperlo, perchè sei bravo.
Mi scuso per questa serie di parole confuse ahahah
mi ha fatto davvero piacere leggere qualcosa di tuo :)

Recensore Master
15/11/15, ore 19:07
Cap. 1:

Ciao :)
Bellissima. Veramente bellissima. Sinceramente, mi sono commossa. Rispecchia in un certo senso i sentimenti che sto provando ultimamente, che proprio oggi ho messo su carta...
"Senza colori e senza meta
me ne sto andando via da un sogno,
da una fantasia irrealizzabile,
poiché ciò che mi rimane è solo uno spettro cinereo",
il riflesso dei miei pensieri, assieme a
"come la rabbia, pura e insensata
che su tutta questa materialità regna con forza,
essendone la sovrana".
Sembra tutto silenzio e pace, una pace ingannevole, sembra tutto protettivo, ma niente ti fa vedere, da niente ti preserva...tutto è grigio, dov'è il bene, la bellezza, la bontà, la vera e pura parola che non sia detta senza fini di distruzione...ma forse sono io che mi arrabbio per tutto, che mi sembra tutto brutto e pribo di bene...ma allora anch'io sono parte di questo mondo, parte di questa rabbia che non mi fa accettare più con la semplicità che avevo...forse è perché sto crescendo e vedo tutto diverso...
Ok, mi sono un bel po' sfogata! Allora il tuo "io" è presentissimo come sempre, anzi anche di più, e la poesia altrimenti non sarebbe stata altrettanto bella e profonda e struggente.
Ogni mattina questa nebbia invade i nostri paesini ancora addormentati e non potevi definirla meglio, "manto vellutato". Poi il doppio senso di protezione e inganno è stato il vero frutto di una fantasia azzeccata e di un'anima tormentata, delusa, perché qualcuno ti ha coperto il cuore di un manto grigio, incolore...sofferenza...
Allora la nebbia è una metafora che sta ad indicare la causa di tanto dolore! L'immagine della figura che cammina in mezzo alla nebbia, che cade e piange è di una forza che fa venire i brividi.
"Immerso in questo limbo", condizione di sospensione, e si anela qualcosa di irraggiungibile...
Complimenti, complimenti, complimenti. Sei bravissimo. Questa poesia è un inno alla disperazione, un'angoscia profonda la domina, ed io mi ci sono veramente ritrovata.
Byebye 😃

Recensore Master
14/11/15, ore 18:46
Cap. 1:

Buonasera.
Veramente bella e con ottime figure e descrizioni. Sono delle sensazioni che vivo ogni giorno, ma leggendole con il tuo stile raffinato ed elegante mi sono apparse ancora più profonde, più vere.
Complimenti, una bellissima poesia per un bellissimo fenomeno, misterioso quanto affascinante.
-Bigin

Nuovo recensore
13/11/15, ore 18:34
Cap. 1:

Ciao!
Scusami se la recensione sarà breve, ma ecco.. non sono molto brava con le recensioni. Solitamente mi limito a scrivere e non a dare giudizi sulle opere altrui.
Mi piace molto la tua poesia, vivendo in un luogo molto nebbioso, mi ci ritrovo, traspaiono sentimenti che anch'io provo durante le giornate nebbiose. Hai un grande talento.

Vera;

Alla prossima. ♥

Recensore Junior
13/11/15, ore 14:54
Cap. 1:

Ciao :)
Bella poesia e di difficile interpretazione...la nebbia è la protagonista, ma in pratica in questo componimento hai descritto molti sentimenti negativi...praticamente quasi tutti quelli che può provare una persona...
Parli del timore di ritrovarsi nell'ignoto nelle prime strofe, poi passi al senso di smarrimento e alla disperazione di non avere più alcun punto di riferimento...
Continui facendo anche un accenno alle illusioni per poi parlare della solitudine dicendo che la nebbia "ci ha fatto perdere e allontanare" e quindi l'unico rumore che si può sentire è soltanto quello dei propri passi, perché si è completamente soli...
Nella terzultima strofa parli di rabbia, ma è una rabbia rassegnata, e infatti la rassegnazione diventa protagonista delle ultime due strofe, poiché ormai si è inerti di fronte al destino e non si può fare nulla...
Lo stile non è troppo diverso dalle altre tue poesie, ma sinceramente non so davvero come hai fatto a sviluppare tutti questi argomenti in una poesia sola...perciò ti faccio i complimenti perché non è affatto semplice scrivere una cosa del genere :)