Recensioni per
when a good man goes to war
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/11/15, ore 13:16

Da un po' tenevo questa flash tra le storie da recensire, ma solo ora ho trovato il tempo per scrivere una recensione quantomeno accettabile. 
Inizio col dire che adoro a dir poco il tuo stile, le immagini di cui ti servono sanno evocare un ventaglio ampio di emozioni e sensazioni, fanno rivivere la sofferenza e l'affronto che hanno subito i personaggi, che assumono sembianze definite, sono tangibili, in carne ed ossa. E questa è un'abilità davvero notevole, che ho notato in tutte le storie che ho letto qui, sulla tua pagina.
Per quanto riguarda i personaggi, hai ricreato la devozione e l'amore che Andromaca prova per Ettore, l'odio che ella prova per Neottolemo, per averle strappato marito e libertà, e per se stessa, quando è costretta a giacere con lui. Ho trovato perfetto il parallelismo sottile che hai creato tra il nome Pirro, il Rosso, e la sua fiamma che incenerisce Andromaca.
I miei complimenti, hai davvero talento!
Leggerò con piacere altre tue storie. A presto,

Clytie

Recensore Veterano
19/11/15, ore 01:09

Avevo adocchiato questa flash fin da quando l'avevi scritta per l'event, e finalmente sono qua a recensirla.
Andromaca, dunque - la sfortunata Andromaca, che ha visto il suo mondo dorato crollare, le carni del marito a lei tanto caro straziate - ed infine, nella beffa reiterata del suo fato - è finita come bottino di guerra tra le braccia del figlio di colui che, più di tutti, è stato responsabile della sua caduta.
E' facile empatizzare con questa tragica figura, in questo pezzo - e infatti l'ho fatto, ho percepito la sua incredulità e al contempo la sua rassegnazione - colei che combatte gli uomini non ha più le forze per combattere neanche le sue paure, ormai in balia di forze soverchianti.
Ho *adorato* il tema del fuoco - della fiamma e della cenere - che pervade il pezzo: la fiamma nei capelli di Pirro, il fuoco dei suoi appetiti, che anneriscono e consumano - e il paragrafo finale è di una bellezza straziante.
Ottime, come sempre, le note, che impreziosiscono il brano, e vanno a colmare i piccoli spazi di non detto - ma non per questo meno importanti. Giusto perché sai che sono una pignolina, sulle note ("e se poi te ne penti?"), il riferimento al discorso di Ettore ad Andromaca l'avrei esplicitato nel testo, magari creando un piccolo flashback, così fai anche rivedere Ettore e il contrasto con la sua assenza sarebbe reso in modo ancora più pregnante. Quel discorso è così bello che farebbe un figurone nel testo, magari in una versione romanzata e condensata; è un peccato relegarlo in una noticina... (ok, si è capito che voglio rivedere Ettore? *fischietta*)
E ora, passo al secondo capitolo...
(Recensione modificata il 19/11/2015 - 01:14 am)

Recensore Junior
15/11/15, ore 17:14

Accidenti! ùù Volevo commentare per prima questa bella flash – è così corta che l'avevo presa per un drabble, in verità! XD – ma ero occupata col lavoro e Manto, più veloce, mi ha battuta. ùù
Sempre in tema di confessioni: il povero personaggio di Andromaca non mi aveva mai interessato particolarmente, ma – e tu ne conosci la ragione... – ultimamente anche questa sventurata sta "beneficiando" della mia attenzione; il tuo pezzo, poi, è tanto bello che, pure se così non fosse, probabilmente mi avrebbe colpito comunque, stimolandomi a dar più peso alla triste vedova di Ettore.
Lo stilo è perfetto, il personaggio è sentito e tutto il pezzo è molto intenso.
Attendo il prossimo! *_*

Recensore Master
15/11/15, ore 11:45

Buongiorno!
Sono ritornata a stalkerarti, dopo tanto tempo.
Bene, diciamo subito che hai scelto una coppia un po' ostica a tutti: chiunque abbia letto l'Iliade, o comunque la maggioranza, si trova a parteggiare per il valoroso Ettore; e quasi sempre, si ritrova a odiare con tutto il cuore quell'animale di Pirro, che oltre a costringere Andromaca a seguirlo come concubina, ne uccide anche l'adorato figlioletto, l'ultima immagine del suo amatissimo marito.
Ora, questa tristezza, questa morte interiore la si ritrova bene nel testo: Andromaca lo dice chiaramente, potrebbe combattere, come il suo spirito vorrebbe, ma non vincerebbe mai contro di sé, il peggior nemico di ognuno.
Fortissima l'ultima immagine di Pirro che con il suo ardore incenerisce ogni cosa, anche lei; e bellissimo il riferimento al commovente dialogo del VI libro, che ho avuto anche l'onore di tradurre da cima a fondo, e quindi lo sento ancora più mio.
Sullo stile niente da dire, lo detto tante volte quanto lo ammiri per la sua eleganza.
Complimenti per questo ennesimo pezzo di bravura; questa storia va subito tra le seguite.
A presto,

Manto