Recensioni per
Stormi di stelle
di _sonder

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/04/16, ore 20:36

Volevo scriverti una recensione dicendoti che la tua fanfiction è stupenda, ma poi ho visto l'altra recensione chilometrica e mi sono intimorita hahaha. Dai in poche parole come dire? Mi è piaciuta molto!

Recensore Master
23/01/16, ore 20:05

{Uno sguardo vale più di mille parole}
Prima classificata (a pari merito) e vincitrice dei seguenti premi: Premio IC, Premio Introspezione, Premio Stile.
Stormi di stelle di _sonder
 
Grammatica: 10/10
Dunque, cosa posso dire? Spero mi perdonerai se spenderò poche, pochissime, nessuna, parole per questo primo criterio di valutazione, ma non vorrei tediarti con inutili e noiosissimi discorsi. Possiedi delle solide ed ottime basi grammaticali, la punteggiatura è stata usata con criterio, un tocco di arguzia e saggezza, riuscendo a calibrare alla perfezione le pause inserite all’interno del testo. La sintassi è pressoché perfetta e… insomma, la grammatica è veramente impeccabile ed ogni mia parola sarebbe solamente superflua!
 
Lessico e Stile: 5/5
Cosa dire… mi sono completamente innamorata del tuo stile.
Credimi se sostengo di non dirlo a tutti; in effetti sarai la terza Autrice a cui lo asserisco, la seconda incontrata in un Contest che io stessa ho indetto.
L’uso della punteggiatura è ineccepibile; ogni singola pausa delinea il ritmo soave, lento, leggero e fresco che si percepisce per tutta la durata della narrazione.
Il testo risulta estremamente scorrevole e fluido, talmente tanto che arrivati alla fine si rimane un po’ con l’amaro in bocca – in senso positivo, sempre che esista un’accezione positiva – e ci si domanda: ma… ma è finita?
Infondo, potrei continuare a nutrirmi del tuo stile per il resto dei miei giorni. Una volta finita, si vorrebbe semplicemente tornare indietro e rileggerla, rileggerla e rileggerla. Un po’ come quando si riavvolge il nastro di una videocassetta che ci piaceva da piccoli, e si inizia a guardare nuovamente le vicende dei protagonisti.
I termini che hai utilizzato hanno saputo giungermi al cuore ed all’anima, regalandomi tantissime emozioni. Inoltre, ho trovato che fossero un po’ evocativi, un po’ come il tuo stile. Ti faccio un esempio prendendo una frase a caso: Persino restando fermi, la pelle sembra pervasa dalla febbre, da un'eccitazione che custodiscono e non sanno condividere. Ecco, usando alcune analogie quali la febbre, sei riuscita a farmi percepire il rossore, un lievissimo strato di sudore che permea la loro pelle, la mente annebbiata, gli occhi un po’ persi, … potrei continuare per ore, ma credo che in quel caso diventerei un po’ noiosa.
Ho adorato anche le descrizioni che sono insite nel testo: sono talmente dettagliate che permettono al lettore d’immaginare perfettamente e vividamente la scena. Non so se tu abbia mai visto, o letto, Harry Potter [la Potterhead che è in me comincia a scalpitare], tuttavia mi è sembrato d’immergermi in un Pensatoio, davvero.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Potevo non darti il punteggio pieno in questo parametro? Giammai!
Megumi... oddio, inizialmente la odiavo, sai? Non è che la odiassi-odiassi, ma non mi stava molto simpatica, forse perché voleva mettersi in mezzo a Mei e Yamato – tra l’altro, com’è che vanno tutte dietro a lui? Non è che sia poi tutta questa bellezza senza gli occhiali, almeno secondo me.
Tuttavia, con il proseguire dei capitoli, con l’intrecciarsi delle vicende, ho cominciato a rivalutarla ed adesso non dico che la ami-ami, però la tollero e mi sta pure simpatica. E tu, si proprio tu, mia cara Sonder, sei riuscita a farmela amare, nel vero senso della parola. Sto anche ponderando di rileggermi tutto il Manga con questo nuovo sentimento che mi anima nei suoi confronti e, se avrò un po’ di tempo libero, potrei anche concretizzare l’idea.
Dunque, prima di perdermi nei meandri delle mie riflessioni, stavo dicendo che ho trovato Kitagawa veramente ben caratterizzata: non appena ho letto la prima parte della One shot ho subito pensato è lei! È Megumi, non ci sono dubbi!, e proseguendo con la lettura la mia certezza è aumentata. È lei quando pensa al suo passato ed al futuro che vorrebbe, è lei quando cammina come solo lei sa fare, è lei quando si divincola dal ragazzo che la osservava, è lei quando lo provoca leggermente, è lei quando le labbra di entrambi si assaporano ed è lei quando gli tira uno schiaffo – andiamo, si sarebbe veramente trattenuta dal farlo?
Invece, Kai l’ho sempre amato. Fossi stata in Mei, avrei scelto lui, però non tutti i mali vengono a nuocere, no? Soprattutto adesso che la trama ci sta rivelando non poche sorprese – quando esce il prossimo capitolo?
Dunque, anche in questo caso ho immediatamente pensato che fosse IC, nonostante la vicenda che si è venuta poi a creare. Insomma, mi sono domandata: come reagirebbe Takemura in una situazione del genere? – sentendomi un po’ troppo Tachibana – e tutto quello che mi è venuto in mente è stato esattamente quello che hai descritto. È lui quando la osserva, quando parla con se stesso e la patta dei pantaloni [se te lo stai chiedendo, in questo momento mi viene da ridere e non ne comprendo il motivo], quando la blocca in un angolo, quando si perde ad osservarla in tutta la sua interezza e quando le accarezza le labbra con le proprie. L’ho trovato lui anche quando pensa a Megumi come la finta-carina, ricordiamoci che è stato proprio lui a scoprire che era una falsa – oddio, non mi piace usare questo termine, sigh – che puntava semplicemente a Yamato per la notorietà, anche se alla fine qualche sentimento vero lo provava effettivamente nei sui confronti. Oddio, mi sono nuovamente persa nelle mie considerazioni; ho ritrovato Kai nel contrasto che si è creato, nella sua mente e nel suo cuore, tra la ragazza finta-carina e la ragazza semplicemente bella, capace di scatenare in lui emozioni che neanche il pensiero di Mei era mai riuscito a provocare.
 
Titolo: 5/5
Stormi di stelle.
Sinceramente mi trovo un po’ a corto di parole, sarà questa giornata un po’ così, ma non riesco ad esprimere quello che vorrei dire.
Ugh, proviamoci. Dunque, questo è uno di quei titoli che ti rimane in mente, catturando ogni tuo pensiero ed invitandoti a riflettere sul significato che ci possa essere dietro.
Stormi mi ha fatto venire in mente un gruppo di uccelli che si uniscono mentre sono in volo, o mentre si nutrono. E Stelle mi ha fatto venire in mente le costellazioni. Ecco, a primo impatto, unire questi due termini che si riferiscono a due aree abbastanza diverse, non sembra molto logico, tuttavia ho adorato, anzi amato, il concetto che sei riuscita ad esprimere: un insieme di stelle – pronte a farci sognare, riflettere, amare, deliziare, urlare e piangere – concentrate in un determinato punto, in questo caso negli occhi dei due protagonisti di questa One shot. Ma allo stesso tempo, sappiamo benissimo che gli stormi si disperdono, e ho ritrovato proprio quest’ultimo punto nel finale della tua storia: un’esplosione di stelle luminose, ma di questo ne parlerò fra tre parametri.
Comunque, è stata davvero un’ottima, arguta e saggia scelta!
 
Introspezione: 5/5
Un punteggio pieno più che meritato, meritatissimo.
Ugh, ho provato a fare una battuta, scadente, ma ho la certezza di non esserci riuscita, d’altronde il mio senso dell’umorismo ed il mio senso comico fanno un po’… cilecca.
Credo di avere già detto qualcosa nel parametro “Lessico e Stile”, quindi, nel caso dovessi ripetermi – e succederà, come sempre –, be’, potresti chiudere un occhio, o tutti e due?
Come avrai sicuramente capito, sei riuscita a colpirmi nel profondo del cuore, facendo tremare la mia anima, in perfetta sintonia con quelle dei personaggi. Sei riuscita a trasmettermi ogni singola emozione provata dai due ragazzi, anche quelle racchiuse nelle loro diverse sfumature, inoltre ti sei portata a casa perfino le mie sensazioni, che hanno coinciso perlopiù con quelle dei protagonisti sebbene io fossi nettamente più eccitata all’idea di quello che sarebbe accaduto a breve, entusiasta e mostrassi degli enormi occhi a cuoricino – e chi sai tu non c’entra niente, te lo assicuro.
Ho visto Kai e Megumi avvicinarsi, senza farlo veramente, come se fossero divisi da un burrone che devono ancora colmare e quel sfioramento di labbra ha rappresentato solo l’inizio: ha permesso ad entrambi di capire quanto siano simili nelle loro differenze, nei loro valori e concetti, eppure è inutile negare che l’attrazione non ci sia. La sente Takemura, l’avverte Kitagawa e la percepiamo noi lettori, non solo all’interno del tuo Missing Moment, ma anche all’interno dell’opera originale. E tu sei riuscita a cogliere tutte le sfumature di ambedue i personaggi, unendole e creando una sintonia armoniosa che non stona affatto con i loro caratteri, anzi, li rende dei ragazzi più veri, con uno spessore non indifferente.
Se ti meriti il punteggio che ti ho dato? Assolutamente. Anzi, meriteresti anche di più perché è questo che cerco quando parlo di introspezione.
 
Originalità: 10/10
Dunque, l’originalità… dove sta?
A primo impatto sembra la classica scena di uno shōjo, quelle che si ripetono a non finire, infinite volte e che alla fine, nonostante le situazioni diverse in cui avvengono, se i protagonisti di tale azione non ti sono entrati nel cuore, cominci ad odiare. Eppure, ad una lettura più approfondita ti rendi conto che questa scena traspare di originalità, grazie anche al tuo stile narrativo, e risulta perfettamente in linea con i personaggi, senza distorcerne il loro carattere e/o la loro essenza.
Questo bacio, chiamiamolo così va’, è stato tutt’altro che programmato: Kai non si aspettava di compiere un’azione del genere, come non avrebbe mai pensato di intrappolare la ragazza tra lui ed una parete, e Megumi non si aspettava di certo che quello sfioramento le avrebbe causato così tante emozioni e quel batticuore che sono riuscita a percepire – ti prego, dimmi che non sono stata l’unica, altrimenti vado a farmi recuperare in una clinica apposita per disintossicarsi dagli shōjo.
È stato originale anche il modo con cui hai condotto il lettore, e gli ignari protagonisti della One shot, alla scena che ha dato una scossa ai loro sentimenti. Da una parte abbiamo una Megumi pressoché inconsapevole, o forse lo è?, di ciò che sta provocando involontariamente, o volontariamente?, al ragazzo che la osserva da lontano con un gigantesco groppo in gola. Ma d’altro canto abbiamo anche un Kai incredibilmente… ehm… in balia dei suoi ormoni e proprio in questa scena mi sono ritrovata a ridere divertita – e un po’ imbarazzata, lo ammetto – in risposta alla leggera vena sarcastica che hai inserito: – Certo, – ribatte la patta dei pantaloni, – e io mi sto rovinando la linea perché ti piacciono i suoi nuovi collant!. Insomma, un tocco di classe – che spesso non riscontro – ed una frase ben congeniata!
 
Gradimento personale: 10/10
Riesci a vedere i miei occhi a cuoricino? Oppure riesci a vedere i cuoricini che stanno invadendo il cielo tinteggiato di un arancione rosato? Riesci a sentire il mio cuore battere più di quanto non faccia nelle vicinanze di un certo ragazzo?
Ebbene, sappi che l’artefice di tutto ciò sei tu. Tu insieme alla storia che hai scritto.
La One shot mi è piaciuta? No. Non mi è piaciuta… mi è strapiaciuta! Anzi l’ho amata, l’amo tutt’ora, dalla prima all’ultima parola, dal primo rigo all’ultimo.
A parte il fatto che amo uno dei due personaggi che hai utilizzato, ma la grammatica, la punteggiatura, lo stile narrativo, l’insieme dei sentimenti, l’introspezione sublime che traspare in ogni singolo termine: tutto è perfetto. Tutto ciò crea un connubio talmente armonioso, che riesce ad entrare in perfetta sintonia con l’anima, riuscendo a raggiungerla senza avere più la possibilità di tornare indietro.
Ci ho visto tantissimo nel burrone che li separa ed in quegli stormi di stelle nei loro occhi. Non solo mi pareva di essere lì, presente spiritualmente all’interno della vicenda che hai descritto, bensì mi pareva anche di essere partecipe, non solo passivamente alla storia. È stato come se io mi fossi persa in due occhi azzurri e ne fossi rimasta incantata, incatenando le nostre iridi opposte. Ecco, è ciò che ho percepito durante la lettura.
Inoltre sei riuscita a caratterizzare benissimo ambedue i personaggi e ricordiamoci che ciò non è facile, in particolar modo, credo, con Megumi, la quale si porta tantissime cicatrici e mostra un carattere non facile da trattare, eppure tu sei riuscita perfino a farmela amare, come già detto nel parametro che riguarda l’IC dei personaggi.
Che dire poi del lessico e dell’introspezione che vanno di pari passo? Sei stata veramente incredibile; hai saputo amalgamare il tutto con estrema cura ed attenzione, creandone un Capolavoro con la “c” maiuscola. Inoltre, ci tenevo a dirtelo, sono rimasta incredibilmente strabiliata dalla tua capacità di farmi entrare completamente all’interno della vicenda senza sforzo alcuno fin dalle prime dodici parole; da questi primi vocaboli ho cominciato a figurarmi mentalmente tutte le azioni, i luoghi, le espressioni dei personaggi, sino a percepire in modo palpabile le loro emozioni.
Dunque, per non dilungarmi ulteriormente, ti dico solo che mi farebbe veramente piacere leggere altre tue storie, motivo per cui mi ritroverai – certamente – a vagare all’interno della tua pagina autore, e che consiglierò questa One shot a chiunque vorrà leggere qualcosa su Suki-tte Ii na yo.
 
Totale: 55/55