Recensioni per
Scelgo ciò che è eterno.
di rora02L

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/06/19, ore 17:30

RECENSIONE PREMIO DEL CONTEST SAN VALENTINO VERSUS SAN FAUSTINO.

Appena ho letto che hai scritto qualcosa sulla mitologia greca, mi sono catapultata a leggere immediatamente le 2 Drabble ed eccoci qua riunite per scrivere una bella recensione ^^
Dunque, tra le 2, la storia che più ho preferito è quella su Paride. Per quanto Achille sia uno dei miei miti greci preferiti, le sue riflessioni riguardo la scelta da prendere - sul diventare o meno immortale - è alquanto scontata. La scelta di Paride, no. Mi sono sempre chiesta cosa lo avesse spinto a prendere quella decisione piuttosto che un'altra e la drabble da te proposta ha fornito una tua ipotesi personale al riguardo, per nulla scontata.
Complimenti!
A presto.
LaSignorinaRotterMaier.

Recensore Veterano
13/05/16, ore 23:07

Ciao :3
La tua raccolta mi ha incuriosita moltissimo, mi piace un sacco la mitologia greca!
Mi è soltanto dispiaciuto che le due storie non fossero più lunghe, mi sarebbe piaciuto vedere questi due momenti approfonditi di più, ma le tue drabble - almeno mi sembrano drabble, non ho contato le parole xD - in ogni caso mi sono piaciute molto.
Confesso che mi interessava molto di più quella su Paride, perché la scelta di Achille incarna perfettamente il pensiero che permea l'Iliade e, almeno in questo senso, è il perfetto eroe omerico che preferisce la morte e la gloria a una vita serena, ma ordinaria e ai suoi occhi mediocre. Il discorso fatto nella tua storia è poi simile per quanto riguarda le tematiche a quello riportato in Troy, nel dialogo tra Teti e Achille, quindi sotto questo punto di vista credo che il pensiero di Achille sia, anche se se non condivisibile, abbastanza chiaro. In ogni caso, mi è piaciuta molto la storia e anche il pensiero finale di Achille: non teme l'oblio nella morte, perché sa di averlo evitato rinunciando alla vita "normale" che avrebbe potuto avere per andare a combattere e adesso è come se avesse la coscienza pulita, perché dopo il suo sacrificio le sue gesta saranno cantate e nessuno lo dimenticherà mai.

Diverso è il discorso per Paride: sono sempre stata curiosa di sapere come mai, tra le offerte delle tre dee, la sua preferita sia stata quella di Afrodite, nonostante Era e Atena proponessero cose almeno all'apparenza di maggior valore. Mi sarebbe piaciuto quindi vedere il tutto in una storia più lunga, proprio per colmare questo dubbio che mi assilla dalla prima media, ma penso che anche il breve momento riportato da te sia una bellissima spiegazione: l'unica cosa che può essere davvero eterna, nella vita di un essere umano, è l'amore ricambiato. Sicuramente è una posizione molto più vicina all'ottica moderna di quella di Achille, mi è piaciuta questa tua interpretazione, anche se forse è un po' incoerente con la visione dell'anima, della gloria e della morte dei Greci, che invece consideravano la gloria importantissima.
Una cosa che però potrebbe giustificare questa visione di Paride è il fatto che lui abbia vissuto come pastore e non come principe, quindi forse i suoi ideali erano più orientati sul desiderio di una vita serena che sul valore e la morte gloriosa in battaglia.
È stato bello il parallelismo che hai creato tra i due eroi.
Non so cosa altro dire: non ho notato errori (sono cotta, però, non riuscireri a fare un beta-reading veloce nemmeno volendo xD) e le tue due drabble mi sono piaciute molto :)

A presto,
Elena

Recensore Master
03/05/16, ore 17:57

Ciao!
Sono qui per lo scambio recensioni!
Non avevo notato che anche tu scrivessi in questa sezione.
Il tema della raccolta sembra decisamente interessante, mi raccomando, non fermarti solo a due, ma continua perché sono molto curiosa di sapere come lo svilupperai per ogni personaggio.

Paride ed Elena non sono assolutamente i miei personaggi preferiti. Di base non hanno fatto nulla di male, anzi, la colpa non è neanche di Paride, ma degli dei, anzi, solo di una: la dea della discordia. Comunque... stavo dicendo, di base, la loro colpa è di essersi innamorati e di essere scappati per vivere il loro amore che, tra l'altro, finisce pure male dato che, se non erro, Paride muove ed Elena è costretta a tornarsene a casa con una scia di morti che non si può dire, ma non so, non sono mai stati tra i miei personaggi mitologici preferiti.

Comunque, tu sembri spezzare una lancia in loro favore allontanando l'idea di Paride che molti, io compresa, hanno. Paride ha scelto Afrodite per avere, in sintesi, una bella ragazza affianco.
Tu metti in scena un Paride più passionale che non è lontanamente interessato alla bellezza, ma all'amore che non sfiora mai a quel sentimento genuino che non conosce morte, dolore o la bruttezza della vecchiaia.

Ti devo fare i miei complimenti perché sei riuscita a presentare tutto ciò in pochissime parole, hai racchiuso un carico di emozioni in poche semplici frase.
La bravura sta anche in questo!
Solo un piccolo appunto: il font, è piccolino e si fa difficoltà a vederlo, se puoi allargarlo un pochettino!

Per il resto,
alla prossima
Balder Moon

Nuovo recensore
03/03/16, ore 12:22

Ammetto di amar molto la mitologia, e proprio per questo mi sono lasciata tentare da questa raccolta. 
Ho letto entrambi i capitoli, e ne parlerò a breve, ma intanto la mia domanda è: continuerai con questi piccoli racconti? 
Mi conviene inserire la storia tra le seguite, oppure no?

Paride ed Achille come primi due protagonisti mi hanno lasciato enormemente felice, complimenti per la scelta!
Il primo protagonista è diverso dal Paride che ho sempre immaginato, più profondo se vogliamo dirlo, in una spiegazione razionale della sua decisione.
In secondo Achille, comprendo anche la sua decisione che sebbene possa sembrare vanagloriosa, ha un qualcosa che io stessa approvo, ma che non so di certo spiegare! 

Che altro dire? Il tuo lessico è elegante, ma allo stesso modo semplice ed affatto ricco di quei fronzoli che avrebbero soltanto reso più difficile la lettura. Un solo appunto: il primo capitolo è scritto decisamente in piccolo ( troppo, ho dovuto zoommare la pagina! ) mentre l'immagine nel secondo capitolo è uscita dalla pagina, tant'era grande. Sono stupidaggini magari, e posso comprenderlo, ma allo stesso tempo potrebbero in qualche modo andare a rovinare "l'anteprima" della raccolta!

A presto,
Vale

Recensore Junior
03/01/16, ore 17:04

Eccomi qui, per lo scambio di recensioni organizzato su Facebook!
Ho scelto questa brevissima storia perché, fra le tante presenti sul tuo profilo, è quella che più si avvicina ai miei gusti di lettrice – amante del genere storico e mitologico.
Il componimento è interessante: come le altre – sì, ho dato un'occhiata alle recensioni ricevute: lo faccio spesso, ecco – ragazze, anche io non ho grande affinità col figlio di Priamo, benché, a modo suo, sia un personaggio decisamente romantico... tuttavia, in questa tua drabble, è possibile conoscere un Paride differente dal solito, quello che tanto comunemente immaginiamo – ma è il tuo ad esser diverso, e magari un pelo OOC, oppure, semplicemente, non c'è stata mai occasione di esplorare l'intimità dei suoi pensieri, celandoci così parte dell'animo del giovane troiano? In realtà sono piuttosto indecisa a proposito, combattuta.
In ogni caso, come primo approccio, non è affatto male.
La prosa è molto semplice, ma questo non è necessariamente un difetto, non se a controbilanciare ci sono personaggi e sentimenti e storie di spessore.
In attesa di futuri pezzi mitologici, ti saluto e ti auguro buon lavoro!

Recensore Junior
18/12/15, ore 09:57

Salve! Sono passata per lo scambio! ^^

Di fronte a una storia di tematica mitologica, non potevo non fermarmi - è uno dei miei generi preferiti.

Devo ammettere di non aver mai amato particolarmente Paride; neppure lo odio - semplicemente, il suo personaggio non mi ha mai provocato particolari tensioni emotive.

Tuttavia, in questo breve componimento, hai dato un'interpretazione del figlio di Priamo a cui non avevo mai pensato - donandogli una saggezza che non gli avrei attribuito.

Vero è che si tratta di un figlio di Afrodite; dunque, chi meglio di lui dovrebbe conoscere l'amore e le sue conseguenze - che poi, nel suo caso, realmente finiscono per riecheggiare nei secoli? Senza contare che ha un certo senso che egli abbia scelto di essere ricordato non per la gloria in battaglia ma per la potenza del proprio sentimento verso Elena - che, tuttavia, all'inizio deve essere stata più un'entità astratta che una donna vera e propria, per lui; nient'altro che una leggenda di bellezza.

Ci sta che la preminenza della figura di Afrodite nella sua vita gli abbia dato un'ottica nuova, uno sguardo privilegiato sull'Amore e sulla sua potenza eternatrice - il che deve averlo attirato e aver fatto decadere, in lui, quel pregiudizio legato nella cultura greca all'avvenenza femminile, portatrice di grandi sventure.

Trovo sempre interessante riflettere su questo sentimento nella Grecia antica; se è provocato dalla freccia di Eros, questo lo rende un sentimento artificiale? Oppure, semplicemente la freccia non è che il catalizzatore di qualcosa che era destinato a essere? Nel caso di Paride, Zeus aveva programmato la disfatta degli Achei proprio attraverso il legame tra Paride ed Elena; è dunque possibile che fossero nati per compiere le scelte compiute, oppure c'è stata una dose di libero arbitrio?

Scendendo dall'Iperuranio e tornando al tuo pezzo, lo stile semplice ed elegante e il lessico penso siano adatti alla materia narrata, e la drabble ben strutturata. Ti lascio qualche piccola nota finale, nella speranza di essere utile. ^^ Alla prossima!


"Terre" / "guerre" --> Leggendo, la rima baciata disturba appena, creando un effetto "filastrocca". Potresti evitarlo cambiando l'ordine delle parole, oppure sostituendo con dei sinonimi.

"estetica" --> Nonostante il termine derivi dal greco, dubito che ai tempi di Paride sarebbe stata usata nel senso che intendiamo oggi. Forse potresti sostituire con "fisica" o "del corpo", espressioni che è più facile ritrovare nei testi coevi.

"angelo" --> In greco, la parola "angelo" indicava il messaggero, piuttosto che l'entità divina come è intesa al giorno d'oggi.

Recensore Veterano
02/12/15, ore 18:43

Alla fine sono riuscita a passare!
Dunque, premetto che non amo particolarmente - per svariati motivi - Paride, ma con queste tue poche righe sei riuscita a farmelo piacere, o perlomeno a guardarlo sotto una luce diversa.
Poche parole che però esprimono diversi concetti alla perfezione, obiettivo piuttosto difficile da raggiungere, ma tu ci sei riuscita.
Si coglie una certa profondità nei motivi che hanno spinto Paride a scegliere Afrodite e tu li hai definiti molto bene. Brava :3

Recensore Master
28/11/15, ore 13:13

Ciao! :D
Premetto che io odio visceralmente Paride e che sono un'accanita sostenitrice della coppia Elena/Menelao.
Tuttavia, tu sei riuscita per un attimo a farmi ricredere e a permettermi di guardare la Elena/Paride con occhi diversi. Sai, trovo che il ragionamento di Paride sia assolutamente credibile: era molto probabile, infatti, che lui, considerato figlio di Afrodite e da lei protetto nonché amante del bello e non della guerra, ragionasse in questo modo e che vedesse nell'amore l'unica "cosa" duratura in questa vita (alla faccia delle gesta eroiche di Achille, tiè!). Tuttavia, non credo che abbia scelto Elena solo per l'amore che lei gli avrebbe donato (ricordiamoci che si innamora di lui per volere di Afrodite!), ma anche e soprattutto per la sua bellezza a cui, pare, nessun uomo era in grado di resistere. Mica scema, Afrodite! Le piaceva vincere facile...
Tralasciando queste quisquilie, trovo che in questo brevissimo scritto tu sia riuscita a definire davvero bene il sentimento che Paride nutriva per Elena, nonché a rendere credibile il perché della sua scelta.
Inoltre, dimostri di avere una bella proprietà di linguaggio, impresa non semplice quando si scrivono testi brevi.
Ti faccio i miei complimenti!

alla prossima!
Elly