Buongiorno e buona domenica!
Finalmente arrivo a recensirti – chiedo scusa per il ritardo, ma quest’anno sto giocando a fare il collage con i momenti di tempo libero!
Dunque, ho deciso di leggere questa storia perché ho avuto la bella opportunità di dare un’occhiata in anteprima alla tua altra fanfiction su IT e – sapendo che non sarei stata delusa – sono passata a lasciare un commentino qui. Le mie aspettative sono state esaudite perché questo prologo mi è davvero piaciuto – vuoi perché amo quelli misteriosi, con salti temporali o in media res, vuoi perché mi è sembrato un po’ di tornare a casa dopo lungo tempo.
IT è un di quei libri che – volente o nolente – non ti scolli mai di dosso: quando lo leggi, resta sempre con te. Come i migliori romanzi, d’altronde! E leggere il prologo mi ha fatto tornare indietro nel passato, a quando io – pischella all’epoca di quindici anni – mi apprestavo a entrare nel magico mondo dello zio Stephen.
Tornando alla tua storia, sono rimasta piacevolmente colpita dal bel quadretto con protagonisti i fratelli Denbrough! Ammetto che all’inizio ero molto curiosa: non sapevo se Georgie fosse vivo e questa storia fosse un “what if” e ti confesso che l’ho sperato molto! Sono un po’ sensibile all’argomento “morte di bambini” e leggere di come è stato ucciso George all’inizio del romanzo… mi ha colpita, ecco.
Una cosa su cui devo farti i complimenti è la caratterizzazione proprio del fratellino di Bill: va molto a interpretazione perché nel romanzo originale compare davvero pochissimo ed è difficile conoscerlo, ma quando ho letto il prologo ho avuto una sensazione di “esatto”. Non so spiegarti bene, ma mi sembrava che fosse il “giusto George”: insomma, la sua caratterizzazione – per quel poco che abbiamo visto – mi è piaciuta tanto! Molto IC anche Bill, con la sua balbuzie e i suoi modi di fare timidi; mi è piaciuto davvero tanto!
Non so se te l’ho detto su facebook, ma in caso te lo ripeto, visto che i complimenti fanno sempre piacere u.u Dunque, adoro il modo in cui hai fatto interagire personaggi del libro e OC – o meglio, mi piace tanto il modo in cui hai tenuto in considerazione anche personaggi secondari, come, in questo caso, Vic! Bellissima tutta la rete di relazioni e storie che hai creato tra i personaggi del romanzo e gli OC; anche la parte che ho visto nel prologo mi ispira moltissimo! Difatti, ora sono piena di domande: chi sono i due ragazzi della foto? Cosa c’entra la madre di Vic in tutto ciò? E – soprattutto – sono stati loro due vittime di IT? Oppure c’entrano – in qualche modo – con la storia originale?
Ecco, ne approfitto per rinnovarti i complimenti in merito a come hai scritto questo prologo: il fatto che ha suscitato tante domande nella mia bacata testolina è testimone della tua abilità! Credo che un prologo debba, prima di tutto, spingere il lettore a continuare con la lettura – cosa che tu sei riuscita a fare benissimo :D
Tra l’altro, ti faccio una confessione da malata sanguinaria, non vedo l’ora di vedere cosa ti sei inventata per far morire i poveri personaggi. XD Sembra facile, eh, ma in realtà è difficile uccidere dei poveri bimbi, specie se ti affezioni c.c
Insomma, concludo qui perché altrimenti rischio di essere ridondante; volevo però farti sapere che come inizio è praticamente perfetto! Complimenti davvero, anche per il tuo stile – l’ho trovato piuttosto in linea con quello dell’opera originale! Tuttavia, c’è da dire che King a volte tende a essere pesantuccio, mentre le tue frasi scorrevano via molto velocemente; c’è stato un buonissimo equilibrio tra parti descrittivo-narrative “passive” e parti più “attive”, ecco (?)
Tantissimi complimenti ancora!
Alla prossima,
Alaska. ~ |
