Recensioni per
ησямαℓ ρєσρℓє ѕcαяє мє
di m a n i a c

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/12/15, ore 20:41

Una parola:originale,e devo ammettere che apprezzo molto anche il tuo modo di scrivere,dettagliato e complesso,spero che tu possa aggiornare al più presto :)

Nuovo recensore
07/12/15, ore 23:48
Cap. 2:

WOW..WOW..ok...AMO LETTERALMENTE il modo in cui scrivi,spero che tu possa continuare al più presto perché aspetto con impazienza un nuovo capitolo!!

Nuovo recensore
02/12/15, ore 16:42
Cap. 2:

Ed eccomi qui, a scrivere per la prima volta un parere, un commento, una critica riguardo la tua storia. E' la prima volta che trovo una fanfiction così ben scritta e così originale su American Horror story, mi ha colpito molto in modo in cui ci lasci immedesimare nel personaggio di Tate, che a mio parere ti viene fin troppo bene nonostante io credo fermamente che sia un personaggio molto difficile da interpretare, ma tu ci stai riuscendo egregiamente e non è cosa da molti. Al momento la mia sarà una prima impressione, in quanto, siamo ancora al secondo capitolo e ne aspetto di più per vedere come si evolverà la storia e le vicende che hai in mente, visto che sono davvero molto curiosa di sapere cosa creerai. Il nuovo personaggio che hai introdotto, quello della ragazza è ancora avvolto nel mistero, ma mi incuriosiscono le sue parole e la sua persona...sono curiosissima di sapere chi è... non sono molto brava con le critiche, del resto è la prima volta che mi ritrovo a scriverne una ma spero che quest'ultima possa esserti di sostegno e aiutarti ad andare avanti. Per quanto riguarda lo stile di scrittura lo trovo semplice, chiaro e fluente, non ho nulla da dire in merito se non...ottimo lavoro, continua così perché hai una lettrice che aspetta il seguito, intesi?!?

Nuovo recensore
01/12/15, ore 21:34
Cap. 1:

Teoricamente non so neanche perché mi ritrovo qui, a commentare questo popò di roba che nemmeno mastico di giorno, figuriamoci la sera. O forse sì. Introduco il mio giudizio - forse troppo banale e scontato, dal momento che sto scrivendo queste poche righe e che già è visibile nel fior fiore della sintesi dal colore della bandierina - dicendo che no, non sono un'esperta della serie televisiva in questione. Di American Horror Story ho visto solo una minima parte della quarta stagione, ma il più mi è stato raccontato o in qualche modo ne sono venuta a conoscenza. Ebbene, questo per dire che -- mi ci voleva la sacrosanta pazienza di leggere una fiction così bella e ben scritta per sentirmi tanto interessata da cominciare a seguire per intero AHS. Mi ci voleva proprio. Mi hai fatto piacere il personaggio (anche Constance, a dir la verità: gli avrei sputato pure io nel tramezzino, ma questo forse perché sono qualcosa come tanti puntini da censura) di Tate, e non solo: questa è fiction che coinvolge, altroché. E mi piace, leggendo, immaginarmi nei panni ora di uno ora dell'altro; adoro quando sento le emozioni e le sensazioni essere chiamate in causa anche solo per un piccolo gesto. Davvero, questo vuol dire saper scrivere ed essere in grado di raccontare. Non l'ho trovata solo piacevole dal punto di vista di stile, lingua e contenuto, ma appunto anche dal modo in cui questa è stata scritta: si vede l'impegno e l'interesse per il personaggio; è davvero degno di nota il coinvolgimento che la caratterizza. E credo che anche tu, come persona, scrittore e amante della serie, ti sia sentito coinvolto. Ti dirò: sono perfino combattuta. Mollargli un pugno in pieno volto o abbracciarlo? E' questo il dilemma che in questo momento sento premere sulle labbra, ma credo sia anche uno dei (tanti) punti di forza di questo tuo scritto. In fondo è un po' come nei "giochi di ruolo", dove non è mai tutto bianco o nero, dove estraniarsi e prendere una posizione può essere molto difficile se non pericoloso (per la propria sanità mentale, più che altro). Ho adorato la suddivisione in paragrafi, e in particolar modo quanto hai scritto all'inizio, come insomma hai introdotto la fic. E lasciami dire che quelle parti in corsivo sono davvero un pugno al cuore: frasi ben scelte e formulate, concentrate di pathos e paté di viscere della me lettrice. I dialoghi? Beh, interessanti e perfetti in quelle circostanze. Per come mi sono immaginata la scena, scrivere battute troppo impegnative e piene di fronzoli avrebbe stonato: meglio puntare sull'astio che porta all'essere diretti che al sarcasmo decorativo. AMO questo lavoro. Ovviamente va dritto tra i preferiti
- anthropomorphic.