Recensioni per
Miscalculation - you make (almost) everything okay
di Shichan

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior

Valutazione per il KnB Slash Contest!
Correttezza sintattico-grammaticale:
20/20
Purtroppo da questo punto di vista non ho niente da dire: nessun errore grammaticale né sintattico, assolutamente niente da segnalare. In poco più di 13.000 parole ci stava fare anche solo un errore di battitura (e non avrebbe influito vista la lunghezza della storia), ma la fanfic per quanto riguarda questa voce del punteggio è assolutamente perfetta.


Stile e lessico: 20/20
Il tuo stile mi ha incantata dalla prima all’ultima riga. Sei stata capace di scrivere frasi brevi ma d’effetto, alternandole a periodi lunghi che non appesantiscono la storia e che, anzi, sono chiari e ben strutturati, in modo da non far perdere il filo della storia. Non ho mai dovuto leggere una frase più di una volta, neanche nei periodi di cinque righe in cui venivano uniti tanti concetti. Hai messo la giusta dose di introspezione, narrazione e descrizione e questo permette al lettore di non annoiarsi, ma, al contrario, di essere sempre coinvolto. Le descrizioni presenti nella tua fanfic, infatti, creano immagini chiare e dettagliate senza scadere nel banale, permettendo al lettore di immaginarsi esattamente la scena; le introspezioni ti fanno entrare nella mente del personaggio, Midorima in particolare essendo suo il punto di vista prevalente, ma anche degli altri, seppur in misura minore. Li hai rappresentati a tutto tondo, unendo gli elementi del manga a quelli di questa fanfic, permettendo al lettore di capire tutti i pensieri del protagonista, le sue caratteristiche, i suoi dubbi, le sue incertezze, il modo in cui le sue opinioni cambiano nel corso della storia non appena vengono offerti più dettagli.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è l’uso della punteggiatura: non solo le virgole ma tutti i segni di interpunzione sono inseriti al posto giusto nel momento giusto per creare l’effetto giusto. Credo davvero che tu abbia utilizzato tutto il repertorio che avessi a disposizione in maniera eccelsa.
Anche per quanto riguarda il lessico ne hai fatto un ottimo utilizzo, perché il registro è medio-alto, il lessico vario e si addice perfettamente a Midorima ed il suo modo di essere. Insomma, sei riuscita con il tuo stile a farmi calare nel personaggio proprio perché era perfettamente conforme a lui, sia nella scelta delle parole che nel modo di strutturare pensieri e parole.

Concludo questa voce commentandoti una parte della storia che ho scelto non perché fosse più simbolica delle altre, ma perché mentre leggevo mi è venuto assolutamente spontaneo dire: “ok, questa è così completa che la prendo come esempio per commentare lo stile”.

Alla fine l’altro sospira e scuote appena la testa, per poi studiarlo qualche istante con gli occhi castani senza quasi battere ciglio. Infine decide di occupare il silenzio prima prendendo la bustina di zucchero e vuotandola nella propria tazza di caffè, poi aggiungendo un poco di latte dal piccolo bricco messo a disposizione dal bar in cui sono e infine iniziando a girare il tutto con il cucchiaino; questo tintinna contro il bordo della tazzina e Ryouta alza lo sguardo su di lui, quando decide di parlare: «È tutto ok?» chiede, e Midorima comprende alla perfezione quali altre domande si nascondano dietro le poche parole pronunciate dall’altro. Si tratta di una sequenza fatta di “sei turbato dall’essere stato baciato da un ragazzo?”, “Sei confuso perché non stai soltanto rinnegando l’accaduto?”, “Ti senti a disagio perché ne stai parlando con me?” a cui Kise non dà voce per una sorta di personale delicatezza.
Shintarou vorrebbe dirgli che sì, è turbato per il bacio ma non per la persona, che è confuso perché lui e le relazioni interpersonali non implicano mai un tale grado di intimità e che sì, è molto a disagio perché per tre anni di liceo Kise non è mai stato l’amico con cui confidarsi e non avrebbe mai voluto iniziare ora


In questa parte mi è piaciuto tantissimo il modo in cui sei riuscita a descrivere il modo in cui Kise prende il caffè. Può essere una scena non molto importante, una breve digressione, però mi piace l’immagine che hai creato, il modo in cui sei riuscita a rendere i sensi del gusto (caffè, zucchero, latte), dell’udito (il silenzio colmato dal il tintinnio del cucchiaino che si scontra con la tazzina) e della vista (gli occhi castani di Kise che sembrano non battere ciglio, ma poi anche tutta l’atmosfera da amici/sconosciuti seduti al tavolo di un bar.
E mi è piaciuta l’introspezione, perché attraverso Midorima sappiamo anche quali sono i pensieri di Kise, ciò che è sottinteso da quello che sempre un semplice «È tutto ok?» ma anche le riflessioni di Shintarou stesso riguardo il bacio di Takao.
Insomma, questo era solo un esempio di una parte che mi ha incantata, ma ti posso garantire che la maggior parte di tutte le frasi della tua fanfic mi hanno stregata.
Perciò, davvero ottimo lavoro!



Caratterizzazione dei personaggi: 15/15
Un altro punto su cui hai svolto un lavoro eccelso è la caratterizzazione dei personaggi. Come ho già scritto, sei riuscita ad entrare perfettamente dentro la testa di Midorima, rendendolo una persona più che un personaggio, sia grazie al modo di scrivere che sembra rispecchiare molto i suoi pensieri e comportamenti, sia grazie alle azioni che gli hai fatto compiere, alle riflessioni di cui ci hai fatto partecipe. La stessa cosa si può dire di tutti gli altri personaggi come Takao, Kise, Hayama e Akashi, ma andiamo con ordine o rischio di perdermi.

Shintarou è Shintarou, non solo di nome ma anche di fatto, già dalle prime righe della fanfic, dove siamo subito catapultati nei suoi pensieri riguardo ad Hayama e il “regalo” che gli ha rifilato. Una riflessione fatta da Shintarou su se stesso che l’unica cosa che mi ha fatto pensare è stata “questo è proprio Midorima” con il suo comportamento educato e rispettoso che è continuamente messo a dura prova da Koutarou. E continua ad esserlo anche dopo, nei piccoli gesti come l’oggetto fortunato del giorno in borsa o il sistemare gli occhiali sul naso. È Midorima quando propone a Takao di dividersi e quando è costretto ad accettare il compromesso pur di non sorbirsi le lamentele di Hayama. È Shintarou quando il lunedì successivo cerca di ignorare quest’ultimo e quando non ce la fa più taglia corto la discussione spiegando che non ci sia assolutamente nulla da raccontare. L’ho ritrovato quando è in laboratorio a lavorare sulle sue cartelle di analisi ma ogni tanto scorge Takao con la coda dell’occhio, per poi distogliere lo sguardo non appena Takao se ne accorge. Ed ancora quando c’è la rimpatriata con i vecchi amici delle superiori e cerca di far sembrare che è lì perché è stato costretto anche quando sa che nessuno di loro lo prende più sul serio. Ti elencherei tutte le scene, da quella nella mensa con Takao a quella al goukon, ma faccio qualche salto e passo alla parte in cui Midorima si confida con Kise, come quando Kise si è confidato con lui: nonostante Shintarou e Ryouta non siano mai andati così tanto d’accordo, ho trovata azzeccata anche l’idea che chiedesse aiuto proprio a lui, perché effettivamente tra tutte le persone che conosce era l’unica a cui poteva aiutarlo. E poi c’è la fine, Shintarou che voleva evitare Kazunari ma che non ci è riuscito, che è costretto a fare i conti con lui e che non può far altro che arrendersi a quello che Takao gli provoca e gli fa provare ed accettare questo rapporto, nonostante la sua parte più razionale sia ancora riluttante a lasciarsi andare.

Ed ora credo di aver esaurito le motivazioni per cui ho trovato Midorima caratterizzato alla perfezione, perciò credo che sia ora anche di dare spazio a Takao. Anche lui l’ho trovato gestito davvero molto bene, già all’inizio quando Midorima osserva il modo in cui l’altro sposta il peso da un piede all’altro, che è un piccolo dettaglio, ma già mi ha fatto pensare a Takao prima ancora che fosse nominato, e poi anche quando propone a Midorima di andare a cena insieme per meritarsi il pagamento anticipato o quando fa finta di non ricordare il suo nome, pur sapendo di non star sbagliando. Ho immaginato benissimo Takao quando prende gli occhiali di Midorima e li prova, esclamando un sorpreso: «Wow, sono belli forti, eh?» e poi rimettendoglieli sulle orecchie sorridendo divertito. È stata una scena che mi è piaciuta molto, perché mi sembra proprio da lui fare una cosa del genere. Mi piace come si prenda cura di Shin-chan, in un certo modo, mentre lavorano insieme, costringendolo a fare delle pause, a mangiare qualcosa di diverso da dei panini ed anche a fare un po’ di conversazione – anche se è Takao a farla e Shintarou ascolta e basta. Ho ritrovato Takao nei suoi modi sfacciati, quando chiede a Shin-chan se è libero e lo convince ad andare al goukon insieme a lui senza neanche voler sentire cosa ne pensa a riguardo. È stato carinissimo quando si è inventato di doversi alzare presto perché sapeva che Midorima doveva farlo e gli dice che non devi preoccuparsi, che non gli farà fare una nottata in un karaoke. Poi c’è la parte in cui confessa che fa finta di essere ubriaco, che rassicura Shintarou cercando di fargli capire che dopo lo bacerà perché lo vuole e che non è un gesto che compie con chiunque, e mi dispiace troppo per lui perché ce l’ha messa tutta a farglielo entrare in testa ma Midorima scappa via. Alla fine è sempre lui a dover fare un passo avanti e cercare di mettere le cose in chiaro, ed anche se è arrabbiato inizia a parlare senza neanche sapere cosa dire prima. È una parte che mi ha fatto sorridere, perché mostra quanto fosse “disperato”, quanto volesse davvero che Shin-chan capisse che Kazunari vuole stare con lui e basta. Insomma, ho trovato tutto questo molto da Takao, così come anche le battute finali, quando inizia a ridere e scherza sul «Shin-chan, ti ho messo in imbarazzo?» o «Awww, Shin-chan vuoi fare le cosacce?» . Hai fatto un ottimo lavoro anche con lui!

Analizzati i due protagonisti, aggiungo anche che mi piace tantissimo quando nella fanfic non ci sono solo i personaggi che fanno parte della coppia principale ma anche altri e mi piace ancora di più quando anche questi personaggi hanno un ruolo e sono gestiti bene. Riguardo Hayama, però, non mi sento in diritto di valutare nulla perché è un personaggio che non ho mai analizzato molto profondamente (mi scuso per la mia carenza a proposito) e non saprei da dove iniziare, mentre per Kise voglio spendere qualche parola perché penso che se la meriti dato che oltre a Takao è l’unico che si “preoccupa” della vita sociale di Shintarou. Insomma, anche lui è in tutto e per tutto il personaggio che conosciamo, e in questa fan fiction trova posto anche lui, trovano posto anche i suoi pensieri, le sue incertezze e i suoi bisogni, come quello di dire a qualcuno che convive con Kasamatsu. E come lui si è confidato con Midorima, Midorima si è confidato con lui, ed il ruolo di consigliere gli calza a pennello, perché ne sa qualcosa, perché non è un personaggio superficiale come a volte fa credere, e sa essere più sveglio e delicato di quanto non si creda (come quando capisce che l’ex di Shintarou fosse Akashi e lo rassicura dicendogli che probabilmente è solo lui che se ne era accorto).
Kise, così come Hayama e Akashi, non è messo lì solo per fare da comparsa, ma ha un ruolo ed una personalità come Midorima e Takao e questo mi ha fatto apprezzare la tua fanfic ancor più di quanto già non l’apprezzassi.


Gestione delle relazioni: 10/10
Altro punteggio massimo che non posso commentare se non scrivendo che è pienamente meritato.
La relazione tra Midorima e Takao non è buttata lì, non nasce dal nulla, ma ha uno sviluppo graduale che permette ad entrambi i personaggi di essere sempre più coinvolti l’uno con l’altro.
È vero, nasce per caso, grazie ad Hayama ed alla sua idea di far avere a Midorima un “fidanzato in affitto” ma lo sviluppo poteva finire lì e rendere la relazione piatta o, come hai fatto tu, seguire un percorso che lentamente ha portato Shintarou e Kazunari a conoscersi, a far parte uno della vita dell’altro. Midorima scopre che Takao frequenta la sua stessa università e per una serie di eventi (fantastico il parallelismo con gli shoujo manga!) si ritrova a lavorare a stretto contatto con lui, a frequentarlo anche se avrebbe voluto evitarlo, a ritrovarsi a suo agio con lui fino a che non si rende conto, con non poche remore, che si sta abituando alla sua presenza, che gli ha reso accessibile il suo spazio vitale e che l’ascendente di Takao sulla sua persona che gli rende impossibile negargli qualcosa per più di due ore di fila.
Una cosa che mi è piaciuta molto è il ritrovare Takao come “partner” di Midorima e questo sicuramente ha contribuito affinché le loro dinamiche come coppia risultassero ancor più credibili perché, anche se non fanno parte della stessa squadra di basket, Shintarou si ritrova comunque a lavorare con lui, a stabilire un rapporto tra di loro.
Il loro primo bacio arriva al momento giusto, quando ormai questo rapporto si è consolidato ed entrambi iniziano ad essere più coinvolti, ma a Midorima non importa come stia procedendo la loro relazione, non gli importa che Takao lo abbia rassicurato a proposito delle sue intenzioni (e sul fatto che lui non va a letto con i suoi clienti e che non è così ubriaco da non sapere cosa sta facendo), si comporta come farebbe, appunto, Midorima e scappa via.
Fortunatamente Shintarou è amato da uno come Kazunari, perché dubito che qualcun altro avrebbe avuto la pazienza di rincorrerlo e farsi dare spiegazioni come ha fatto lui, di accettare le sue scuse senza senso, come quella che non possono stare insieme perché si sono incontrati solo perché Hayama-senpai non è in grado di farsi gli affari propri. Allora Takao si sfoga, butta fuori tutte le parole che ha in testa cercando di trovare quelle giuste, e a quanto pare sono tutte giuste perché alla fine Midorima cede e quando Takao gli dà la possibilità di sottrarsi, questa volta, non lo fa, decidendo finalmente di dare una possibilità a questa relazione.
Insomma, ci sono stati tantissimi punti in cui avresti potuto far scadere la relazione di Midorima e Takao nel banale, invece sei riuscita a svilupparla come si deve, con i giusti tempi e le giuste azioni.


Attinenza al prompt: 8/10
Questo è l’unico punto dolente di tutta la fanfic. L’ho riletta più volte, ogni volta mi promettevo di andare a caccia del prompt che avevi scelto ed ogni volta mi ritrovavo a finire la fanfic e chiedermi dove fosse. Non so dirti se è perché leggendola non posso far altro che perdermi nella trama, nei pensieri dei personaggi e nel tuo modo di scrivere, ma sta di fatto che il prompt “Ammettere la sconfitta” che hai scelto può essere scovato solo leggendo fra le righe e sforzandosi di trovarlo. Non emerge dalla lettura e non so neanche se ne ho trovato l’interpretazione corretta e per questo mi sono ritrovata costretta a toglierti due punti da questa voce.
Ora, come scrivevo non sono del tutto convinta di aver dato l’interpretazione corretta all’utilizzo che ne hai fatto, però quello che penso è che hai inserito il prompt come una sconfitta da parte di Midorima nel dover accettare i propri sentimenti, le possibilità offerte dalla relazione con Takao, e quindi rinunciare alla sua razionalità per una volta ed accettare tutto questo pur essendo reticente. E poi credo ci siano tutta un’altra serie di piccole sconfitte, come il fatto di doversi arrendere, all’inizio, all’idea che è meglio andare a cena con Takao piuttosto che sorbirsi le lamentele di Hayama. Forse anche la sua relazione con Akashi può essere considerata una sorta di “sconfitta”, intesa come l’errore di non aver scelto di parlare apertamente con lui e chiarire quello che era stato il loro rapporto. Però, come ho scritto, queste sono miei supposizioni ed anche se fossero corrette è stato necessario cercare il prompt con una lente di ingrandimento e trovarlo per forza.



Sviluppo della trama/introspezione: 10/10
Credo di aver parlato fin troppo di come hai sviluppato la trama e l’introspezione dei personaggi, quindi penso che ormai spenderò poche parole a riguardo perché rischio solo di ripetermi.
Come ho scritto, la trama si evolve con i tempi necessari affinché le vicende si sviluppino e i personaggi abbiano il tempo necessario di analizzare le informazioni, di fare i conti con se stessi e con le situazioni in cui si trovano, a far progredire i rapporti che si creano. I personaggi non hanno un’evoluzione drastica e istantanea, ma seguono un loro personale percorso di crescita che li porta alle dovute conclusioni. La storia inizia con uno Shintarou e un Takao che si conoscono per la prima volta, in una situazione che ha un po’ del surreale (almeno per Shintarou che non si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi con un fidanzato in affitto), passano una serata come se non dovessero rivedersi mai più, perché effettivamente credono che sia così, per poi invece scoprire di fare la stessa università e ritrovarsi a lavorare insieme. Sembra quasi un cliché, ma effettivamente le coincidenze capitano, soprattutto quando si ha un oroscopo sfavorevole come nel caso di Midorima!
Comunque sia, la storia prosegue e Shin-chan ha tutto il tempo di abituarsi a Takao e iniziare a provare qualcosa di più per lui, dei sentimenti che non è pronto ad accogliere ma a poco a poco trova il modo di scendere a patti con loro, di accettarli.
Né la trama, né i personaggi sono statici e ormai non so in che salsa dire quanto mi sia piaciuta il modo in cui si sia evoluta, perciò mi fermo qui e concludo dicendo che hai fatto davvero un ottimo lavoro anche da questo punto di vista!


Originalità: 10/10
Questa storia è originale sotto tutti i punti di vista: sia nel modo in cui i personaggi si comportano pur mantenendo il carattere che gli è proprio, sia nel modo in cui si sviluppano gli eventi anche se, a volte, sembrano dei cliché da shoujo manga, sia nel modo in cui li hai scritti, narrati e presentati. Niente nella tua storia mi è sembrato banale o scontato, ma anzi credo sia stato tutto frutto di un’attenta analisi, di un ponderato ragionamento che rende questa fan fiction completamente tua.


Gradimento personale: 5/5
Sul serio, io ho finito le parole. So di star dimenticando qualcosa, so che fosse per me commenterei ogni singola frase della tua fanfic spiegandoti tutti i motivi per cui ho adorato ogni parola che hai scelto, ma credo di aver scritto abbastanza, credo che comunque sia non riuscirei mai a trovare le parole per ogni cosa che ho apprezzato.