Finalmente.
Finalmente questa fantastica storia prosegue, finalmente su questo sito dei Romione come la Rowling comanda (ne ero certa!), finalmente ho trovato un'oretta da dedicare a questo capitolo, finalmente la nostra Frava torna per regalarci questi adorabili fanciulli. Sono contenta, entusiasta, innamorata di questi Romione. Belli, irritabili, meravigliosi, verosimili, dolci e scazzati, troppo loro.
Trovo lo sviluppo di questo terzo capitolo veramente geniale. Come fai ad avere tanti dubbi? Per quanto mi riguarda, proprio come mi è capitato con gli altri due (e con le altre tue storie), sono rimasta incollata alla pagina, in ogni passaggio c'è quel pizzico di ansia e le domande sorgono spontanee. Hermione non molla, non lo fa nemmeno Ron, ma ne varrà la pena? Questi sacrifici, questa ostinazione li porterà dove, da chi, vogliono? Grazie alle tue parole, all'espressione dei loro pensieri che ti riesce magnificamente, riesco quasi a raffigurarmeli, così stanchi, quasi distrutti, ma con quella forza in più che trovano dentro di loro e che si donano avvicenda per non cedere e continuare a cercare. I genitori sono di Hermione e lei non potrebbe mai definitivamente lasciar perdere tutto, e Ron è sempre lì accanto a lei. Sono belli da commuoversi.
Non so se volessi dimostrare una sorta di crescita dei due personaggi e del loro rapporto, non so se è una cosa voluta o se è stata spontanea, in ogni caso, io li ho visti un po' diversi rimanendo comunque gli stessi. Cercherò di spiegarmi meglio.
" Ron aveva imparato ormai che, in situazioni come quella, era meglio battere in ritirata e rimediare prima che fosse troppo tardi: le andò vicino, scostandole con delicatezza una ciocca dal viso, indugiando con la mano sulla sua guancia, e fu felice di notare come la fronte aggrottata di Hermione si distese un po'. [...] Hermione chiuse gli occhi, abbandonandosi per un momento contro il palmo della sua mano, in uno dei suoi rari momenti di debolezza. Ormai vivevano a stretto contatto da settimane eppure fu la prima volta che Ron vide davvero la condizione in cui si trovava: così, abbandonata contro la sua mano, gli parve più piccola e sottile che mai. [...] Le accarezzò con il pollice i profondi solchi scuri sotto gli occhi e la consapevolezza che se ne fosse accorto solo adesso lo investì come un Nottetempo: si sentì tremendamente egoista nell'averla sobbarcata di ulteriori problemi con il suo comportamento scostante e nervoso e che, senza volerlo, pur avendola accompagnata fisicamente in questa avventura era stato completamente avviluppato da se stesso. [...]" Ron è attentissimo. È sempre l'insicuro, nervoso, impacciato Ron, ma pian piano sta imparando ad osservare Hermione per capirla, a leggere dai suoi occhi i suoi stati d'animo. Comprende che ci sono momenti per battibeccare e momenti in cui non serve farlo e tutto ciò di cui ha bisogno Hermione è solo un gesto che racchiude dolcezza. Mi piace che dopo la guerra il personaggio di Ron appaia un po' più maturo, non tutti fanno in modo che sia così, ma secondo me è giusto farlo crescere... Se lo merita e se lo merita Hermione.
Di Hermione, invece, mi piace il fatto che con Ron si lasci andare. Siamo stati abituati a vederla come quella che si carica di responsabilità, che ha sempre la soluzione, la risposta a tante, troppe cose. Tu ce la mostri in modo giusto e vero, questa Hermione che "silenziosamente" mostra le sue debolezze a Ron, come quando scrivi semplicemente: "Hermione chiuse gli occhi, abbandonandosi per un momento contro il palmo della sua mano, in uno dei suoi rari momenti di debolezza" mi piace, per me è assolutamente lei, un perfetto seguito dell'Hermione adolescente che abbiamo conosciuto nei libri.
Molte parti descritte sono davvero divertenti! Per esempio mi sono divertita all'inizio (anche se qualche mese fa ho avuto un'anteprima eheh) o quando Ron propone di entrare nella dimora abbandonata dei signori "Wilkins", oppure quando sono da Victoria (nonostante la crudeltà di renderla simile a Tonks...).
C'è un passaggio che vorrei riportare perché mi ha davvero colpito, ci ho trovato molto di Ron, da questo si può dedurre quanto lo conosci: "Erano ancora in quella fase del rapporto- o almeno lui lo era- in cui e non desiderava altro che mostrarsi al meglio con lei (anche se con poco successo), e il fatto che Hermione ricordasse ancora tutta la sua goffaggine e la sua insicurezza lo mettevano un po’ a disagio. Erano scivolati nel loro ruolo di fidanzati come si calza un vecchio paio di pantofole: non era cambiato molto il loro modo di comportarsi ( se si escludevano i baci, le carezze o quell’essere sicuramente più affettuosi a vicenda), eppure talvolta Ron avrebbe tanto voluto che Hermione non conoscesse tutti quei suoi orrendi lati del carattere che si erano manifestati nel corso di quei sette anni: gelosia, invidia, insicurezza, mancanza di tatto e tutto quello che avevano comportato.
Si era accorto di quanto poco fosse stato galante, affascinante, o semplicemente gentile con lei grazie alla lettura di “Dodici passi infallibili per sedurre una strega”. [...] Quasi sempre si chiedeva come Hermione l’avesse perdonato ( faceva ancora fatica lui stesso a farlo) , chi avesse spinto Hermione tra le sue braccia, e cosa effettivamente ci trovasse in lui. Anche se preferiva non pensarci troppo." ci tenevo a citare perché davvero credo sia un pensiero molto profondo su questo personaggio. (':
I passaggi riguardanti Ron e la sua famiglia fanno piangere il cuore. Il fatto che lui pensi che sia meglio non scrivergli è boh così triste. Grazie per avergli fatto cambiare idea tramite Hermione verso la fine, e grazie aver fatto in modo che lei lo aiutasse a fare il primo passo. È qualcosa di splendido.
É inutile vero che io ti dica quanto mi abbia emozionato l'ultima parte, quella nel cimitero? Probabilmente ne sei consapevole, credo tu ci abbia messo tanto cuore. È triste, forte, profonda, dolorosa, significativa. La dolcezza e l'attenzione che Ron e Hermione si donano a vicenda è molto commovente. Grazie per averli resi così veri, in questa scenetta più che mai.
Il finale è da togliere il fiato: l'abbraccio carico di emozioni, lo sguardo, il bacio, le guance arrossate, gli occhi lucidi, la richiesta della pergamena per scrivere alla sua famiglia.
Non temere che questo capitolo sia una schifezza, dovresti levartelo dalla testa. Non esagero se ti dico che questa storia è perfetta (con un pizzico di fluff in più supererebbe la perfezione, ma senza esagerare... in fondo parliamo pur sempre di Ron e Hermione), lo è perché i due protagonisti sembrano usciti direttamente dai libri, sono solo più maturi, cresciuti, consapevoli di molte cose, ma sono pur sempre loro, quelli che abbiamo amato e che abbiamo visto crescere nel corso degli anni. Capisci qual è il punto? Fin quando te la sentirai di leggere delle testoline di Ron e Hermione, scrivi! Scrivi perché il risultato finale è ottimo, scrivi perché efp ha un disperato bisogno di scrittrici Romione in gamba come te, scrivi perché è bello e giusto regalare emozioni con le proprie storie.
Be', che altro dire? Dopo aver letto questo capitolo ho avuto un'ispirazione incredibile per la storia che avevo deciso di scrivere. Appena conclusa la recensione comincerò questo nuovo percorso. Grazie granzie infinite. *-*
Spero ci sentiremo presto, con il seguito o magari con qualche shottina... Insomma, come ti dice la tua brillante testolina romionesca hahahah. In ogni caso, ti do appuntamento alla prossima!
Sei una grande!
Buonanotte,
Jess
(Recensione modificata il 13/12/2015 - 12:31 am)
(Recensione modificata il 13/12/2015 - 12:39 am) |
