Recensioni per
Ghiacciaio
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/06/19, ore 17:13
Cap. 1:

Ciao Alessandro, davvero bella l'idea del ghiacciaio come strato della coscienza che è viva e pulsante ma sbeffeggiata da chi vi pattina sopra. Il ghiaccio esteriore ed il fuoco interiore, davvero una bella metafora esistenziale. Grazie per le belle e delicate sensazioni trasmesse, un saluto :)
(Recensione modificata il 07/06/2019 - 05:14 pm)

Recensore Veterano
04/01/18, ore 15:32
Cap. 1:

beh, anche stavolta la tua poesia è riuscita a trasmettermi diverse emozioni: sono una persona molto positiva, quindi non ho potuto fare a meno di notare quella nota di bellezza che il ghiaccio porta con se (il divertimento del pattinaggio ad esempio)
ma se comunque riuscito a far trasparire la potenza di questo ghiaccio, oscuro e talvolta pericoloso. adoro tantissimo!
un bacione,
la sua amica di EFP ;)

Recensore Master
08/08/17, ore 16:05
Cap. 1:

Ciao, bella poesia. È così introspettiva e simbolica che trovo quasi ingiusto provare a darne un'interpretazione. Ho trovato intrigante parlare della vita e della coscienza che immaginiamo vive e calde associandole all'elemento più freddo: il ghiaccio. E così facendo ciò che potrebbe essere bello e positivo diventa triste. Il sogno allevia la consapevolezza.

Quello che ho maggiormente apprezzato sono le immagini vivide che sei riuscito a trasmettere.

Nuovo recensore
02/08/17, ore 12:37
Cap. 1:

Eccomi da te! Già da qualche tempo davo un'occhiata alla tua pagina ma non ho mai avuto modo di lasciarti qualche commento.
Cercherò di rimediare. :)
Utilizzando anche io molto spesso, nei miei componimenti, l'immagine del ghiaccio, non ho potuto far altro che leggere questa tua opera. So anche quanto difficile sia da gestire: sostanzialmente l'idea è quella dell'acqua allo stato solido e se consideriamo che l'acqua, nella tradizione alchemica e astrologica, è sempre connessa all'emozione, il ghiaccio diventa inevitabilmente il simbolo di un sentimento che si blocca e irrigidisce al punto che non è più libero di fluire. In questo senso trovo riuscita la metafora con la coscienza, che non è in grado di "scorrere", come sommersa in un lungo letargo. Capirsi non è mai un'impresa semplice, come nemmeno dimenticare certi sentimenti. E' allora la ragione che li frena, gettando sul cuore una lastra di ghiaccio perenne, in un certo senso per auto-tutelarsi.
Complimenti, e a presto.

A.M.

Recensore Master
29/07/17, ore 20:19
Cap. 1:

Ciao, sono passata sul tuo profilo e questa poesia mi ha incuriosito davvero molto.
Molto bella, è introspettiva con un velo di malinconia. "Eppure un tempo c’era un giardino verde al posto del ghiacciaio, ma il clima e i venti cambiano, le ere di susseguono." questa parte mi è piaciuta molto, perché fa riferimento ai cambiamenti inevitabili. Durante la lettura di tutta la poesia sono stata accompagnata da immagini, questo grazie alle tue descrizioni molto chiare. Bravo complimenti, davvero una bella poesia! :3

Recensore Master
02/05/17, ore 15:09
Cap. 1:

Ho appena letto questa poesia una metafora, ma quanto in realtà è reale. E' proprio vero quanti giardini verdi vengono distrutti dal ghiaccio, rendendo una vita ricca e splendente in pochi attimi bruciata dagli eventi, e qualche volta distrutta per sempre.
Ho letto questa poesia e l'ho adorata, complimenti veramente.
Hai un modo di scrivere veramente bello, che lascia il segno nei lettori. Tutto ciò che fin ad ora ho letto di tuo mia sempre lasciato col desiderio di meditare, riflettere ed applicare. Bravo davvero.
Alla prossima.
Francesco

Nuovo recensore
21/04/17, ore 19:37
Cap. 1:

Buongiorno. Visto chi ti fa visita? 😆 Ho fatto un giro fra i tuo scritti come ti assicurai e questo mi è saltato subito all'occhio. Questa epica e bellissima metafora che hai creato non poteva far altro che incuriosirmi per poi sconvolgermi nel profondo. Davvero mi ha causato un disordine emotivo dall'impatto determinante. Una cosa è certa: scrivi DAVVERO molto bene e sai premere i tasti giusti parlando di percezioni e sentimenti. Non parliamo poi di questa bellissima atmosfera che riesci a plasmare con le figure stagionali, sono pervase da una caratteristica vena malinconica che a quanto pare si fonde totalmente con il tuo io interiore ed è associata proprio al tuo stile poetico (ovviamente questo è quello che ho percepito io poi correggimi se sbaglio). Comunque davvero, io la reputo una cosa importantissima e singolare: non molta gente riesce a raggiungere un così alto grado di profondità. Per il resto niente, la poesia è stupenda, semplice ma al tempo stesso complessa da interpretare (voglio dire che ha un ampio canale di interpretazione, ognuno può associarla ad una esperienza personale ad esempio), classica dal punto di vista dei temi delle stagioni ma originale per la bellissima metafora del ghiacciaio. Stupenda, sinceramente non so come ti sia venuta in mente ma è davvero epica, mi fa pensare subito alla superficialità della gente che ci circonda, che ci passa di lato e nemmeno ci fa caso, che incontra il tuo sguardo e lo ignora, superando in modo ipocrita la sua preziosità, e in questo caso l'indifferenza nei confronti di una coscienza viva, animata e scossa da profonde turbolenze, che però continua ad essere ignorata, non notata, anche se si trova sotto i piedi di chi la calpesta... Ecco questo è un po quello che mi ha trasmesso la tua magnifica poesia. Davvero i più vivi complimenti. Sei bravissimo.
(Recensione modificata il 21/04/2017 - 07:41 pm)

Recensore Junior
08/02/17, ore 21:45
Cap. 1:

Questa poesia mi è piaciuta molto per la sua atmosfera e capacità evocativa. Immagino simboleggi il passare delle stagioni e il pattinarvi sopra pensando, filosofeggiando su questo trascorrere in una alternanza tra estate e inverno. Eppure ho immaginato anche una battaglia epica e due persone che invece la combattono dentro di loro, come figli di due popoli diversi. Il tempo che passa da un amore appena sbocciato, simboleggiato dall'erba, al freddo del ghiaccio inevitabile dell'inverno. Forse ho volato troppo con la fantasia, ma questo è positivo :) Vorrei sapere se ho afferrato almeno un po' la tua intenzione!
Complimenti per la bellissima poesia!

Nuovo recensore
13/12/16, ore 14:02
Cap. 1:

Poesia aulicamente malinconica, intrisa di figure retoriche che ne rendono perfettamente giustizia nelle immagini che intende far passare.
Molto bello il paragone col ghiaccio, mutevole nella sua staticità ma pur sempre limitante per una coscienza che, invece, vuole essere libera.
Complimenti!

Recensore Master
27/09/16, ore 10:36
Cap. 1:

Ciao!
Parole belle e profonde quanto amare, sembra di sentirlo questo ghiaccio che taglia e ferisce. Mi piace molto l'immagine della coscienza ancora viva ma prigioniera del ghiaccio, addirittura ci pattinano sopra.
...pare proprio non ci sia speranza:-(
Un saluto
Eldarion

Recensore Junior
21/06/16, ore 11:20
Cap. 1:

ciao :)
questa poesia è davvero bella, intrisa di una malinconia tale da poter essere quasi pervasi dalla freddezza del ghiaccio. Hai un modo di scrivere ricercato ed accurato, senza apparire ampolloso! sei davvero bravo! un abbraccio
Lady_Gi

Recensore Master
05/05/16, ore 16:14
Cap. 1:

Questo componimento poetico è molto bello nonostante sia pervaso di malinconia perché attraverso la metafora del ghiaccio evidenzia l'amarezza della vita e l'impotenza del protagonista difronte a tale consapevolezza.....Ottimo lavoro !

Recensore Master
14/01/16, ore 21:49
Cap. 1:

Carissimo!
Come promesso eccomi qui a leggere questo tuo componimento.
Innanzitutto devo ringraziarti per avermi avvisata altrimenti mi sarei persa questa tua incredibile perla.
Tra l'altro oggi mi sono gustata ben due delle tue poesie, non potrei essere più contenta!
Dunque, dunque!
E' straordinario il modo in cui ha reso la presenza del ghiaccio concreta e ben visibile. Dopotutto esso cos'è se non dell'acqua allo stato solido? Eppure tu gli hai conferito un'anima, una profonda essenza in quanto lo hai rapportato ad un'altra entità estremamente sfuggevole: la coscienza.
E' geniale l'idea della coscienza come coperta da una lastra di ghiaccio sulla quale ci si pattina. Forse i pattinatori siamo noi, persone egoiste e superficiali che si limitano a transitare su questa lastra senza nemmeno tentare di scorgere cosa si trova al di sotto.
Ecco perché è una lastra "armonica e letale": all'apparenza è liscia, lucida, perfettamente smussata così da potersi divertire sulla sua superficie. Eppure è anche letale, perchè imprigiona la coscienza in una gabbia di freddo.
Ma la coscienza non è sempre stata così. Alcune tue strofe lo spiegano chiaramente: c'era un "giardino verde" e "profumo di fiori celesti", direi due immagini perfette per illustrare come la coscienza sia, per sua natura, libera e florida. Tuttavia il comportamento dell'uomo ha distrutto tutto ciò lasciando spazio a coscienze vuote, aride e congelate.
Infine c'è la stufa, una presenza che credo sia funzionale a far capire come questo ghiaccio, una volta sciolto, non sia acqua limpida e pulita ma una pozza scura e torbida. Rivela come le nostre coscienze siano sporche ed inquinate. E l'immagine degli "occhi che si perdono" mi ha fatto pensare ad una persona che cerca di scorgere attraverso la pozza il proprio riflesso ma non ci riesce. E' come se avesse perso la propria identità, gli rimane solo il ricordo di ciò che era o di ciò che gli sarebbe piaciuto essere se non avesse lasciato la sua coscienza in balia del gelo. Ecco, forse, il perchè del riferimento alle "miserabili perle d'altro mondo".
L'ultima strofa è sicuramente quella che ha avuto il maggior impatto emotivo su di me. E' incredibile la bellezza e la forza visiva di questa immagine: la coscienza che ancora tenta di liberarsi dalla sua gabbia di ghiaccio ma nessuno sembra darle una mano perchè la gente è troppo impegnata a pattinarci sopra, ad ignorarla e a pensare solo al proprio divertimento.
Tra l'altro ammetto di aver dovuto leggere la poesia almeno quattro/cinque volte. E' veramente ricca di spunti e bisogna analizzarla con attenzione per coglierne il meraviglioso potenziale che si cela al suo interno.
Hai realizzato un piccolo capolavoro, è bellissimo riscontrare i tuoi miglioramenti ed è ancora più bello avere il piacere di seguirti.
Alla prossima!
Buona notte!
(Recensione modificata il 14/01/2016 - 09:51 pm)

Recensore Master
11/01/16, ore 15:47
Cap. 1:

Ciao :)
Mi fa piacere leggere una tua poesia prima di giovedì! Sinceramente era molto piacevole leggerne ogni giorno ahahah teneva in allenamento il mio cervelletto ahahah
Allora, secondo me è davvero complessa questa poesia. Il soggetto principale del tutto è davvero bello e complicato da trattare, la coscienza...e tu l'hai affrontato in modo un po' enigmatico...
Allora, la coscienza è sotto una lastra di ghiaccio e non si può far altro che sfiorarla con i pattini, nonostante il "desiderio implacabile" che vorrebbe sciogliere il ghiaccio. Poi tu ti scaldi al fuoco per far sì che il ghiaccio rimastoti addosso si sciolga. Credo che questo possa essere interpretato così: il ghiaccio di cui la coscienza è ricoperta lascia i segni anche su chi viene a contatto con lei. Non so, secondo me è così. Poi la pozza credo rappresenti il lato negativo della coscienza, che oramai si è trasformata, col passare del tempo. Non ho capito bene cosa rappresenti il "profumo di fiori celesti"...forse le parole dette con la speranza che questo ghiaccio si sciolga. Ride con amarezza chi pattina sopra questa lastra di ghiaccio, contro di lui nulla può la coscienza...secondo me significa che, alla fine, vi è la rinuncia a voler sciogliere questa barriera, e allora si ride amaramente....forse...non so...
Bene, spero di aver almeno azzeccato uno dei tanti significati...attendo delucidazioni :)
Bella poesia, complimenti!!! Noto che le poesie sono sempre più enigmatiche :)
A presto 😊

Recensore Junior
11/01/16, ore 10:35
Cap. 1:

Ciao :)
Bella poesia, con uno stile simile a quello della raccolta "Avanzi di Pensieri"...come mai hai deciso di pubblicarla singolarmente e non nella raccolta?...questa è una semplice curiosità ovviamente :)
Passando alla poesia, mi piace il modo in cui hai descritto concretamente una cosa che in realtà non si può vedere, ovvero questo ghiaccio che circonda la coscienza...mi piacciono particolarmente le ultime tre strofe, dove prima dici che un tempo la situazione era diversa: il ghiaccio non c'era ed esistevano solamente giardini fioriti, poi però le cose sono cambiate, e si arriva all'ultima strofa dove dici metaforicamente che ci sono addirittura persone che pattinano divertendosi sopra la coscienza ghiacciata...è un'immagine che personalmente mi piace perché fa capire bene il disagio che uno può avere...
Spero di essere riuscito a comprendere il senso e ti rinnovo i miei complimenti :)