Ed eccomi di nuovo qua. :)
Stavolta mi sono regalata questa breve storia su Oscar - una delle pietre miliari della mia infanzia, nonché uno dei capolavori dell'animazione in assoluto, e sono certa che concordi con me.
La flash è intensa e pregnante, pervasa da sentimenti dolorosi come rimpianto, tristezza, nostalgia, timore per il futuro e consapevolezza angustiante del presente - che ci impone delle scelte che spesso vanno in contrasto con tutto ciò che siamo e siamo stati, obbligandoci a imboccare una strada che potrebbe gettarsi nel nulla.
Tuttavia, in Oscar c'è anche una ferrea determinazione - una forza che le permette di recidere i legacci del passato, per intraprendere quello che sente essere il nuovo corso della sua vita - come un cavallo tenuto per troppo tempo alla briglia, e libero finalmente di gettarsi nella corsa. Certo, la corsa potrebbe finire in un crepaccio, ma almeno avrebbe assaggiato la carezza del vento.
Trovo esatto che tu abbia fatto coincidere questo "punto di non ritorno" con la confessione di André, perché se davvero dovessi tracciare uno spartiacque nella vita di Oscar, sarebbe quello: André è colui che la costringe a guardarsi dentro e a prendere coscienza della sua vera identità: di donna, prima - di rivoluzionaria, poi.
E c'è onore e fermezza, in questo - e anche tragicità se si pensa a ciò che è venuto dopo. Ma quanta bellezza.
E niente, sei stata brava a esprimere tutto questo in un testo così breve, e ti ringrazio di avermi fatto rivivere questa scena di separazione tra il soldato e la regina e al contempo tra le due amiche di una vita, che - al tempo - mi si era marchiato nella memoria.
Prima di andare ti lascio la notazione di un piccolo refuso e un consiglio; il consiglio è quello di limitare i puntini di sospensione, soprattutto in un brano così breve, perché speso tolgono incisività alle frasi. E il refuso è qui:
con indossa la sua divisa. (indosso)
Ancora complimenti e alla prossima!
Flora^^^ |