Ciao! Questa storia è davvero bella. Hai reso Greed in maniera fedele all'originale, l'ho riconosciuto sia nel suo modo di fare, così autentico e schietto, che nelle sue riflessioni. Anche a me sarebbe piaciuto che arrivasse un po' prima a capire che ciò che desidera davvero è avere dei compagni, ma in fondo è giusto così, l'importante è che alla fine lo abbia capito. :)
Il dialogo con Edward è bellissimo. È proprio vero, noi non ci accontentiamo delle cose materiali, e il vuoto interiore che Greed sente non potrà mai essere colmato se si limiterà a puntare ad esse. Anche ottenendo sempre di più non sarà mai sazio, e lui dentro di sé lo intuisce, ma solo alla fine riesce a prenderne piena coscienza, anche grazie a Ling.
Mi piace un sacco il modo in cui hai descritto Greed attraverso i pensieri di Edward. Lui è diverso dagli altri homunculus ed è il motivo per cui lo amo così tanto: è l'unico a ribellarsi al Padre, l'unico a combattere al fianco degli umani perché, in fondo, non si sente affatto superiore a loro. Lo si vede anche nei confronti di Ling: lo ha sempre rispettato, fin dalla prima volta in cui si parlano. L'atteggiamento strafottente fa parte della sua personalità, non è dovuta ad un reale senso di superiorità. Inoltre adoro il fatto che non menta per principio, ha un modo di fare totalmente trasparente e questa è forse la sua caratteristica che amo di più.
Complimenti, questa storia trasmette serenità e allo stesso tempo fa riflettere. Brava! :)
Un saluto,
Vale |