Recensioni per
L'assassina di innocenti
di LeoValdez00

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/03/16, ore 23:00

2^ CLASSIFICATA
Al Contest: "L'inizio e la fine di ogni cosa"

LeoValdez00


L’assassina di innocenti


Grammatica e Sintassi: 4,1/5

Premetto col dirti che non te la sei cavata affatto male (a discapito del punteggio che leggi qui sopra), per il semplice fatto che non hai commesso errori veramente gravi; sì, c’era qualche svista e qualche errore di battitura, ma soprattutto ho dovuto toglierti -0,5 punti per i ripetuti errori riguardanti la “d” eufonica. C’è anche qualche errore che riguardava gli apostrofi usati come accenti, cose che, purtroppo, la mia pignoleria nota subito… ^^’’
Ho davvero apprezzato la sintassi della storia, anche se non sempre mi sono trovata d’accordo sulla punteggiatura.
Ma a parte queste cosette, lasciamelo dire, hai fatto proprio un buon lavoro! ^^

Stile e Lessico: 9,5/10

Per avere un punteggio così alto è chiaro che il tuo Stile mi è piaciuto, no? ^^
E infatti è stato proprio così… u_u … ho letto la storia tutta d’un fiato, ansiosa di scoprire sempre di più, anzi, vorace di scoprire sempre qualcosa di più sui personaggi e sulla situazione che li ha portati a odiarsi così tanto. La grammatica quasi impeccabile e la buonissima sintassi mi hanno permesso di divorare questa storia in poche decine di minuti e di farmi brillare gli occhi per la fluidità con cui sono riuscita a leggerla.
Non spenderò altre parole in lodi (ci perderei unna serata), perché vorrei spiegare subito cosa ti ha impedito di ottenere il punteggio pieno. Come accennavo già nel punto precedente, la cosa che ti ha un po’ fregata è stata la punteggiatura: non sempre mi sono trovata d’accordo con quella che hai utilizzato tu, ho sentito la mancanza di diverse virgole per il testo (quelle di sopra sono solo alcuni esempi) che potessero un po’ frenare la mia voglia sfrenata di leggere. In alcuni passaggi particolarmente delicati avrei rallentato il ritmo (che in linea di massima andava molto bene) optato per più virgole e l’aggiunta di alcuni due punti in più, soprattutto quando si aprivano delle dettagliate descrizioni dello stato d’animo della protagonista o di altra natura. Ti ho riportato sopra gli esempi più lampanti, ma una bella rilettura ad alta voce dell’insieme non ci starebbe male… u_u
A parte questo niente… ho amato il tuo Stile e ho apprezzato il lessico che hai utilizzato: preciso, ricercato eppure per niente difficile da comprendere, diciamo il tipo di lessico che userei io. L’unica cosa a questo riguardo che non ho amato del tutto è stato il ripetere troppe volte dei concetti che il lettore ha già assimilato: come dire sempre che gli occhi della ragazzo sono “di tenebra”, è giusto ripeterlo qualche volta, ma non tutte le volte che si vedono gli occhi della ragazza… ^^’’ … ecco, questa è l’altra piccola pecca che ho trovato nel tuo Stile, ma a parte questo direi che va tutto più che bene, anzi, se me lo permetti senza arrabbiarti, ho notato che i nostri Stili un po’ si somigliano e forse è anche per questo che ho apprezzato così tanto il tuo.
Che altro posso dire?
Beh, niente… posso solo farti i complimenti! ^^

Caratterizzazione dei Personaggi: 10/10

I personaggi di questa storia… WOW… cosa non erano i personaggi di questa storia?! *Q*
Non ho gradito, non ho amato… ho proprio adorato come hai reso questo due personaggi! ^^
Vorrei complimentarmi con te in primis per lo stridente contrasto tra Yania e Vihen perché sembrano effettivamente persone completamente diverse: come se Yania fosse realmente morta dentro e un altro essere si fosse insediato al suo posto, usando il suo corpo e le sue abilità per scopi terribili! :|
La storia si apre con la presentazione di Vihen e di quello che lei sa fare meglio: catturare, torturare e uccidere nel modo più lento e doloroso che esista, gustandosi la morte di tanti innocenti con il sorriso che le increspa le labbra, probabilmente sporche di sangue, mentre nelle orecchie rimbombano i gemiti e le suppliche delle sue vittime e negli occhi di tenebra si specchiano altri occhi, di colore diverso, che lentamente si fanno vuoti e appannati.
Io adoro i sadici bastardi (ne ho diversi tra le mie schiere), ma leggere di Vihen mi ha fatto letteralmente accapponare la pelle; però mi piace la sua indole: sicura, aggressiva, senza umanità alcuna, ma solo con l’odio che si annida nel petto e corrompe ogni cosa. Finché qualcosa in lei non cambia e incrociare un volto e due occhi verdi che credeva perduti e tutto inizia a sgretolarsi: in una parte nascosta della sua anima viene rievocato il ricordo di una giovanissima serva dai modi gentili, dal sorriso timido che voleva solamente una vita migliore per se stessa.
E da questo momento in poi iniziano a comparire queste due personalità diverse: Vihen l’assassina da una parte e Yania, la ragazzina gentile e capace di amare anche bestioni terribili come il Barghest (anch’io ne voglio uno! >.<) dall’altra. Ti giuro che sembrava veramente che stessi parlando di due personaggi completamente differenti. O_O
Yania sembrava tanto felice (finalmente!) col suo amato Revihal che proprio non riuscivo a capacitarmi di cosa fosse successo tra loro per rendere Yania Vihen. Come quest’ultima ero confusa, disperata, mi sentivo tradita, sentivo le forze mancarmi di fronte a quegli occhi verdi e così calmi e poi addolorati, tanto da farmi perdere la presa sul pugnale che un tempo mi era stato conficcato nella schiena.
Alle parole di Revihal, come Vihen mi sono sentita male, spezzata e odiata come è sempre stato, ma soprattutto tradita dall’unica persona che credevo di amare e che credevo che mi amasse. Come lei non capivo il suo gesto, le sue motivazioni e sentivo sempre di più la piccola e ingenua Yania riaffiorare dagli angoli più remoti del mio cuore. Peccato che non volessi più essere lei, che non volessi più essere tradita e per questo, nella fragilità e nella confusione del momento, ho fatto la mia scelta, quella di ucciderlo, e di uccidermi, per sempre.

Ok, mi sono resa conto solo adesso di aver parlato in prima persona… :|
Ti chiedo scusa, è che la cosa mi ha talmente preso che mi sono lasciata trasportare… ^^’’
Ho proprio amato Vihen e il suo momento di fragilità di fronte a Revihal è stato davvero bello e coerente con quello che è stata ed è diventata, mi è piaciuto tanto. *Q*
Passando a Revihal l’altro personaggio principale, torno a ripetere che nemmeno io capivo come potesse aver tradito così Yania, la sua Yania, la ragazza che aveva salvato dalla servitù e di cui si era poi innamorato.
A sua volta era un ragazzino forte e sorridente, sempre pronto a tendere una mano, a offrire un pezzo di pane o a condividere una coperta piena di buchi, insomma, una persona per bene di cui è facile innamorarsi.
Leggendo di loro da ragazzi non riuscivo a capire come fosse possibile che avesse commesso un tale gesto, ma la cosa si spiega facilmente con la parola: avventatezza. L’ira del momento, la frustrazione per una vita di sacrifici e servitù non possono giustificare un tale gesto (il voler uccidere la propria compagna), ma in un certo senso lo spiegano e credo che, in fondo in fondo, Revihal si sia meritato quella morte lenta e dolorosa.
Da adulto si è pentito del suo gesto ed è stato attanagliato dal rimorso, ma è giusto così: ha distrutto non solo la vita di Yania, ma anche la propria con quel gesto avventato e colmo di rabbia e non merita comprensione, non per me.
Accidenti, sono una sadica anch’io… :|
In ogni caso, tante parole e tante spiegazioni solo per dirti che ho amato questi due personaggi (Vihen più di Revihal, ma le preferenze sono giustificate… u_u).
Erano molto ben caratterizzati, coerenti nelle azioni e nelle reazioni e, soprattutto, abbastanza reali da entrare subito nel cuore di chi legge.
L’unico che forse non mi è piaciuto e che ho trovato solo in parte inutile (senza offesa, eh… ^^’’) è stato il re bambino davanti al quale Vihen si inginocchi all’inizio… non credo di aver capito il suo ruolo nella storia. ^^’’
Serviva forse per dire che, dopo tanti anni passati in ginocchio, Vihen trovasse dura quella parte del suo lavoro? Perché in effetti altre funzioni non mi pare che ne avesse… ^^’’
Ma detto questo, ho comunque capito che è la classica testa coronata di quelle che io odio da morire… -.-‘’
E niente, ti faccio tantissimi complimenti per aver reso così bene i personaggi, davvero brava! ^^

Sviluppo della Situazione Iniziale: 3/3

“La storia deve iniziare con il lento gocciolio del sangue”

La storia doveva iniziare con del sangue e così è stato, e ce n’è stato in abbondanza direi… u_u
Nelle prime righe viene tratteggiato semplicemente e chiaramente il lavoro di Vihen e cosa questo comporta: catturare, uccidere e vedere il sangue gocciolare a terra formando delle pozzetta dall’odore così piacevolmente acre.
Brava, un buon utilizzo… u_u

Sviluppo della Situazione Conclusiva: 3/3

“La storia deve concludersi con una lacrima che riga il viso”

Dopo quello che ha fatto, dopo aver ucciso il suo amato e la parte migliore di se stessa è normale che Vihen si rannicchi in un angolo, piangendo piano per l’errore commesso (sebbene io continui a sostenere che abbia fatto bene!).
La Situazione coincide perfettamente con la fine della storia e quindi ti sei aggiudicare il punteggio pieno.

Bonus: 4/4

- Assassino/mercenario/traditore: allora… non solo hai usato benissimo questo Bonus, ma sei riuscito a usarlo in tutte e tre le varianti proposte: Vihen è l’assassina, Revihal il mercenario Senza Anima e allo stesso tempo il traditore, colui che ha voltato le spalle e pugnalato alla schiena la povera Yania, trasformandola in Vihen. Complimenti, davvero!

- Bastardo: anche qui ti meriti il punto per aver reso così bene questo Bonus. Vihen è una bastarda, la figlia di un nobile e di una ninfa del sottosuolo e, sebbene tutti la considerano un abominio, il suo sangue impuro le ha permesso di diventare quella che è adesso. Di lei ho anche particolarmente apprezzato la descrizione.

- Veleno: confesso che pensavo seriamente ti fossi dimenticata di questo Bonus e invece me l’hai tirato fuori alla fine, sorprendendomi. :P … il Sangue di Drago (titolo anche di un mio vecchio Contest, non so se c’erano riferimenti o meno… ^^’’) è una potente droga che, in alte dosi si può trasformare in un veleno letale e doloroso… e credo proprio che Revihal se ne sia accorto.

- Cicatrice: questo Bonus compare su entrambi i personaggi, sulla schiena di Vihen dopo che è stata pugnalata da Revihal e sulla guancia del Senza Anima dopo che lei si è difesa. Un ottimo utilizzo che è stato ripreso più volte all’interno della storia, di nuovo brava! ^^

Originalità: 4,5/5

Puoi immaginare da te che la vendetta e l’odio covato per tanto tempo per qualcuno sono temi di cui tutti, almeno una volta, abbiamo letto o scritto, e questa tua storia non fa eccezione... ma è originale sotto ben altri punti di vista. ^u^
Prima di tutto il modo in cui mi hai presentato la protagonista, alternando continuamente il passato con il presente mostrandomela sdoppiata, proprio come e ci fossero due persone dentro quel corpo gracile e dai capelli e occhi diversi da quelli delle persone normali. È una cosa già vista anche questa, non lo nego, ma quando è ben usata come sei riuscita a fare tu è sempre piacevole da leggersi! ^^
Bella anche l’idea di partire da lontano, iniziando con calma dal lavoro di Vihen per poi far emergere pochi dettagli per volta, alimentando la curiosità del lettore di sapere che è successo in seguito, un metodo molto efficace, non necessariamente originale, ma efficace… u_u
Come non apprezzare anche l’incrocio creato per generare Yania/Vihen? Ho letto solo in un’altra storia fantasy di un misto tra una ninfa e un essere umano, ma il risultato era alquanto banale (il personaggio non aveva nulla di speciale se non i senti un po’ acuiti e un’elasticità fuori dal normale), inoltre le ninfe sono sempre dipinte come esseri gentili e fragili, al contrario delle tue che sono delle assassine a sangue freddo; una cosa in più che le rende interessanti. E poi sono state utili a Vihen visto che l’hanno resa più forte, più spietata e abile nell’usare la magia (che può essere davvero utile alle volte… u_u).
Anche la figura del Barghest era molto originale e mi ha incuriosito subito (perché l’hai fatto morire, mostro? >.<).
Per questi motivi ti ho assegnato un punteggio così alto, perché anche se la storia non era originalissima per i contenuti, era originale per come è stata presentata, per i personaggi e per gli intrecci che hai creato.

Trama: 5/5

L’intreccio che hai creato per la tua trama è molto avvincente! ^^
La continua alternanza tra presente e futuro tengono viva l’attenzione e stimolano la curiosità del lettore che non sa mai bene cosa aspettarsi nella riga sottostante, segno che i colpi di scena sono sempre presenti dietro l’angolo.
Come ho scritto anche sopra, la storia si apre da lontano, iniziando con un giorno come tanti altri per Vihen, un giorno di lavoro in cui tortura la sua vittima di turno per poi riferire tutto al re (passaggio un po’ inutile e scusa se lo ripeto… ^^’’), prima che qualcosa cambi di punto in bianco, facendo emergere ricordi dimenticati da tempo.
Un po’ alla volta scopriamo il triste passato di Yania, serva dalla nascita, figlia illegittima di un nobile e di una ninfa del sottosuolo, una ragazzina gentile e ingenua che stride con l’immagine della Vihen che conosciamo. Poco alla volta, prendendosi tutto il tempo necessario, la storia si evolve, muta e ci mostra come Vihen è diventata quello che è: perché è stata tradita dall’unica persona in cui aveva creduto, di cui si era fidata, che aveva amato.
L’indecisione prendere il sopravvento a quei ricordi dolci e amari assieme e questo le fa mettere via il pugnale nero, ma solo per passare a qualcosa di più crudele, il Sangue di Drago.
Non posso dire che mi aspettavo un finale del genere, pensavo che avresti interpretato la lacrima come una lacrima di felicità, di riappacificazione, ma l’ho apprezzato perché è proprio quello che ci voleva per una storia del genere: una fine forte che ti lascia spiazzato come un pugno nello stomaco.
Un intreccio avvincente, dei bei personaggi e un modo per tenere sempre viva l’attenzione del lettore… non potevo chiedere altro per assegnare il punteggio pieno! ^^

Gradimento Personale: 10/10

Il punteggio pieno dovrebbe parlare da sé, no?
E il fatto che mi sono tanto immedesimata nella protagonista da iniziare a parlare di me al posto di lei dovrebbe farti capire che primo non ci sto bene con la testa (XD) e secondo ho davvero adorato la tua storia!
Credo di aver detto tutto quello che potevo dire e sono realmente a corto di parole… anzi, no, vorrei ripetere che anch’io voglio un Barghest da coccolare come l’ha avuto Yania… e non credo che ti perdonerò mai per averlo ucciso! T_T
Guarda, visto che ho speso davvero poche parole in questo punto, ti rimando alla fine del Giudizio per una piccola sorpresa che dovrebbe riassumere tutto il mio gradimento! :P

Titolo & Impaginazione: 5/5

Dopo aver letto che “Vihen” significa effettivamente “L’assassina di innocenti” forse avrei optato per quello come Titolo effettivo della storia: perché è breve, d’impatto e, se ci pensi, dice tutto senza dire niente a un primo sguardo, il genere di Titolo che piace a me! :P
Però anche quello per esteso che hai voluto usare tu va più che bene, anzi, mi piace molto.
Ho anche apprezzato l’impaginazione: semplice e d’effetto, con dei distacchi visivi ben evidenti tra passato e presente.
Un ottimo lavoro anche qui. ;)

Bonus Velocità: 0/2



Totale: 58,1/62

Vincitrice del Premio Speciale: “Il cuore di ManuFury”