Ehilà! Abbiamo un nuovo cacciatore, cioè autore, nella categoria di Bloodborne, sono felicissimo!
Ho speso un po' del mio tempo a leggere questa tua storia, ieri, e devo dire che mi ha soddisfatto tanto, davvero tanto! Quel tempo è stato ben speso e ti ringrazio per questa perla davvero ben scritta.
E' un testo molto impegnativo e ben curato, si vede che c'è un certo impegno dietro.
Nashetania, la tua cacciatrice, l'ho trovata un personaggio davvero molto interessante. Non ha scelto lei di diventare una cacciatrice, non era quello il destino che si era prefissata. Ammesso che comunque il destino esista, ovviamente. Forse sì, forse no, ma quello che conta è che nonostante ciò lei abbia perseverato nella sua missione, anche quando pareva non esserci più alcuno spiraglio di luce. Lei è una cacciatrice all'inizio della propria carriera, eppure si dimostra già abile con la sua fidatissima mannaia dentata a falciare via gli abitanti di Yharnam ormai infetti. Sa bene però che una sorte simile tocca prima o poi a tutti i cacciatori, e ha momenti di fragilità. Dopotutto è ancora umana, no? Non è immune alla paura. Eppure è determinatissima e non si tira indietro, nemmeno sotto le avvertenze del cacciatore incontrato sul bordo del cavalcavia. Proprio questo mi piace di lei, questa sua sfrontatezza davanti al pericolo, quasi incoscienza se possiamo dire.
Gascoigne, beh... Chi non ha avuto problemi con lui la prima volta? Anche io col mio primissimo cacciatore presi la mannaia dentata, un'arma niente male, veloce e con un attacco decente. Mi ci affezionai tanto e andavo a ripararla quasi sempre, per timore che si rompesse (cosa che per poco successe una volta e mi spaventai tantissimo ahah, va be'..) e rimembro benissimo quanti problemi che ebbi col Padre. M'è sembrato di rivedere la mia prima boss fight con questa fan fiction bellissima e colma di colpi di scena. La descrizione del combattimento è davvero sublime, l'ho letta tutta quanta col cuore in gola, temendo di veder morire la povera Nashetania sotto i colpi d'ascia dell'uomo-belva. Ha perso un braccio, sì, una grave perdita, ma è ancora viva, questo conta!
Le descrizioni, la terminologia, la sintassi, tutto è assolutamente perfetto e incalzante con la scena che hai deciso di trattare. Non è facile descrivere un combattimento come quelli di Bloodborne, si rischia di cadere nel banale nozionismo di una paratassi, e tu hai saputo renderlo davvero bene, fino all'ultima parola. Anche il lessico è molto ben ricercato, devo dire, immagino tu legga molto! Bravissimo/a dunque, (sei un ragazzo o una ragazza? Non lo so, nel dubbio metto entrambi i generi) mi hai saputo coinvolgere.
La piccola incongruenza di Lore, ovvero quel pettine donatole da Gehrman, a mio parere va benissimo così, l'ho trovato un particolare così dolce e alessandrino, un delizioso contrasto con quell'atmosfera cupa e tetra dell'ambientazione.
Ci son rimasto male di una cosa: è una one shot. Insomma, è una storia bellissima, avrei voluto sapere molto di più su questo tuo personaggio, speravo fosse a capitoli ahah! Ma non ti preoccupare, va già benissimo così, traspare perfettamente la tua bravura da un testo simile. Spero vivamente che scriverai altro in questa categoria di videogiochi, Bloodborne merita tantissimo a mio parere e storie come le tue non fanno altro che rendergli un omaggio. Continua così!
Alla prossima!
~Xavier |
