4° classificata al contest 'Zodiac Game'
Autore: Fat Salad
Fandom: Orginali
Titolo: Le Confessioni di una bibliotecaria giovane, brillante e depressa.
Grammatica e stile: 5/5
Non ho trovato nessun errore, nemmeno di distrazione o battitura e la grammatica è perfetta. Mi è molto piaciuto lo stile che hai usato, l’ho trovato semplice e scorrevole, proprio come dev’essere quando si parla con sé stessi, ed il lessico, ironico e divertente rende il tutto ancora più piacevole alla lettura.
Originalità e trama: 5/5
Una storia che può sembrare inizialmente qualcosa di già visto e letto, eppure pian piano invoglia a continuare, a capire dove ti porterà alla fine. Ed è proprio la fine che sorprende e regala quel tocco di originalità in più che dà un valore aggiunto all’intera storia. La trama è semplice, ma ben congegnata per portarti fuori strada e stravolgerti sul finale. Davvero, complimenti!
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Mi è piaciuto come hai saputo rendere i personaggi, senza troppe, dettagliate e noiose descrizioni. Tutti vengono visti dagli occhi della bibliotecaria e lei stessa si auto descrive con ironia. Sono riuscita ad immaginarmeli bene e poi, ammetto, in Rachele mi ci sono rivista tantissimo:
Rachele tiene spesso i riccioli castigati in una treccia, ma per fortuna qualche ciuffo anarchico si ribella a quella dittatura e le cade a incorniciarle il viso, uno di questi sta dondolando come una molla.
Praticamente io.
Introspezione: 10/10
La storia è di per sé quasi tutta introspezione e questa è un particolare che mi è piaciuto molto, anche perché con quella leggerezza e ironia che la bibliotecaria ha nel parlare con sé stessa la lettura diventa semplice e divertente. Non è detto che un’introspezione debba sempre essere qualcosa di estremamente serio o angst, a volte ci vuole questo pizzico di allegria e spensieratezza. Insomma, un ottimo lavoro.
Gradimento personale: 9/10
Storia apprezzatissima. Mi ha ingannata sul finale, perché ero davvero convintissima che alla bibliotecaria interessasse sul serio Tommaso e invece è risultata come una sorta di Cupido. Del resto me la sono immaginata come una persona che, nel silenzio della biblioteca, osservando gli altri quotidianamente riesca a capire cose che nemmeno loro stessi ancora sanno. Un po’ il mio sogno lavorare in un posto simile, io che amo così tanto i libri, ma come dice bene anche la protagonista non è così tranquillo come sembra. Davvero una storia semplice, simpatica e molto piacevole da leggere.
Totale: 39/40 |