Recensioni per
As long as you feel the same
di Fanny Jumping Sparrow
Questi due capitoli sono davvero squisiti. L'ambientazione di questa città fatta di capannoni, fango e gentaccia che bivacca è favolosa. Mentre leggevo mi sembrava di girare tra i vicoli malfamati e di avere davanti questa losca accozzaglia di persone e di case fatiscenti! *__* Anche l'uso del linguaggio più colorito mi sembra azzeccato all'ambiente, tanto da renderlo molto più realistico. D'altronde non ci si può aspettare sia gente di Oxford quella... |
Finalmente mi sono ritagliata il tempo per leggere e recensire. Fin qui ho diverse cose da dire, e cercherò di essere esaustiva e alla tua altezza u.u |
Eccomi qui, carissima! Devo ammettere che in questo capitolo mi aspettavo un'entrata di Charles più palese e "stabile" nella vita dei nostri, ma anche i camei che gli stai facendo fare sono più che apprezzati e non fanno altro che aumentare la mia aspettativa ;) |
Per una questione di dovere.... u.u mi trovo a leggere questo lavoro, non conosco i personaggi bene, conosco la serie a grosse linee, mi farà piacere leggerti perchè è tutto scritto con tale correttezza e fluidità che posso limitarmi ad immaginare grazie alla tua bravura...proverò ad informarmi un pò sulla serie! Ti leggerò con piacere uguale, come fossero personaggi nuovi per me ! |
Carissima, che bello trovare un nuovo capitolo, soprattutto ora che Black Sails si è concluso! Innanzitutto, permettimi di dire che Anne non è affatto OOC; certo, è diversa da come l'abbiamo conosciuta nella serie, ma sono anche passati molti anni e molte esperienze, non ultima, come ha detto, la permanenza nella ciurma di Vane, che non è esattamente gentile e accogliente. |
Davvero molto bello anche questo terzo capitolo! Mi piace molto che fai ricerche per scrivere le cose il più accuratamente possibile. |
Questo secondo capitolo è molto bello e non delude minimamente le aspettative che può creare leggere le tua altre storie |
Wow! L'ho letta tutta d'un fiato e ne sono rimasta completamente immersa ed affascianta! la descrizione della lotta contro gli amici di James ti cattura, ho letto avidamente parola per parola. Si sentiva la rabbia di Anne per gli abusi subiti, l'appoggio di Jack per lei nonostante l'abbia appena conosciuta e tutte le sensazioni che descrivi le ho provate vivide sulla pelle! |
Innanzitutto volevo ringraziare Fanny Jumping Sparrow per questa storia, ho amato Anne e Jack in Black Sails e non me la sentivo ancora di abbandonarli. Si vede la cura che mette nello scrivere una storia attendibile e coerente con il background che ha scelto sia dai riferimenti precisi alla serie e sia dal suo documentarsi sulle figure storiche a cui sono ispirati i personaggi. Lo stile è scorrevole e non si perde né in espressioni tipiche del parlato, né in "poeticismi" (passatemi il termine) inutili che avrebbero il solo risultato di appesantire tutta la storia. Unica nota c'è un verbo all'inizio che io avrei messo al congiuntivo imperfetto e non all'indicativo, parlo di "nonostante manteneva" che io avrei sostituito con "nonostante mantenESSE". Mi scuso per quest'ultimo appunto ma penso che sia un peccato che una storia così bella venga rovinata da stupidi errorini di questo genere, magari dettati anche dalla distrazione. In ogni caso non vedo l'ora di leggere il seguito! :) |
Ecco qui i nostri baldi giovani approdati a Nassau! Vedo con piacere che Anne sta lentamente acquistando la fiducia nelle proprie capacità, forse ancora malriposta... ma comunque diventa sempre più pronta a "menare le mani". Mi è piaciuto il fatto che Jack le abbia offerto un'alternativa a Nassau, una vita normale per così dire, e che lei non l'abbia immediatamente rifiutata: ci ha pensato davvero, per poi ovviamente rendersi conto che non sarebbe mai stata adatta per quella, che non lo è mai stata.Però, ho trovato molto umano quel mezzo dubbio, e adatto a lei. |
Eccomi, terribilmente in ritardo, ma purtroppo è stato un weekend pieno. |
E' sempre un piacere trovare tue nuove storie, Fanny, specie se parlano di Jack e Anne :3 Hai scelto una canzone davvero azzeccata, soprattutto per il verso "You saved me from myself": è vero che Jack ha salvato Anne da suo marito e da tutte le violenze subite, ma così facendo, lei ha trovato la froza per difendersi da sola, in modo che non le succeda più una cosa del genere; penso che la paura e la rassegnazione l'avessero paralizzata, finché non è comparso Jack a mostrarle che le cose possono essere diverse. |