Recensioni per
«E per cercarla non trovo il sentiero»
di Amens Ophelia
Carissima Ophelia, |
Ciao, sono qua per lo scambio delle uova di pasqua. :) |
Ecco, ho potuto leggere soltanto questo, perché hai diverse storie su fandom che non conosco, e devo dire che mi dispiace molto. Questo perché trovo che tu sia una brava autrice e scrittrice ed è un peccato che questa sia l'unica originale che ho trovato sul tuo profilo. |
Ciao :) Per prima cosa vorrei ringraziarti per aver partecipato al mio evento fbiano 'Uova di pasqua vs storie' un modo carino per scambiarsi i link delle proprie storie, come dire, al buio. Sono stata felice di aver trovato il tuo link perchè mi hai aperto gli occhi su una realtà, o meglio un poeta, che non conoscevo. Con le tue poche parole oltre a darmi una bellissima e triste immagine da portarmi sempre con me, hai fatto cultura ^.^ |
Ciao Ophelia! |
Con le drabble dai il meglio di te (non che forme narrative più lunghe ti vengano peggio, in effetti xD); sai essere pregnante al punto giusto, lasciando al non detto e al taciuto tutto un universo di riferimenti che fai solo intravedere, permettendo al lettore di costruirsi la sua storia. Mi è sembrato quasi di aver tra le mani una poesia e, adesso, rileggendo a mente lucida queste poche righe sono rimasta affascinata, una volta di più, dalla poeticità struggente dello stile. Quel connubio delicato e sottile tra morte e poesia, sofferenza e amore, porta il tuo nome e ogni singola parola di questo breve componimento è intrisa della tua penna che, ormai, riconosco bene (e mi sento privilegiata di un simile onore). Il tanka che ti ha ispirato la drabble è di una bellezza infinita, così autoconclusivo, eppur così denso di significato che posso solo scorgere appena; e tu ti sei riallacciata magnificamente al concept del poeta, tanto che la tua opera sembra quasi un naturale continuamento della sua. Ho letto le breve informazioni biografiche di Hitomaro cui rimanda il link a pié di pagina, ed è sempre un peccato quando non si riesce a trovare indicazioni più precise sugli autori che ci influenzano così tanto - e così bene, nel tuo caso. Ma vediamo i lati positivi: così almeno hai più margine di manovra, no? ^-^ |
La parola chiave per descrivere questa tua originale è "poeticità", che sì, è un termine che vuol dire tutto e niente, ma è ancora l'unico che trovo per definire al meglio la bellezza della drabble: poeticità del modo in cui hai aggiunto dettagli al meraviglioso tanka, lasciandolo comunque velato di quell'alone di indefinitezza che rende difficile collocarlo nel tempo e, quindi, lo rende immortale; poeticità dell'equilibrio tra il dramma e il fluff, che vede i due sfortunati (o, forse, fortunati?) amanti stretti in eterno in un rapporto di dolcissima tenerezza; poeticità del modo semplice e diretto con cui hai inserito quell'accenno meta-narrativo che mi manda in brodo di giuggiole... :3 |