Ciao! Non avrei mai pensato che la storia potesse svilupparsi su una casa sperduta fra la neve; credevo che fosse il classico romanzo che poi si sviluppasse nelle relative città, non che si incentrasse in un unico luogo e in tali condizioni. Da questo punto di vista mi hai sorpresa! :)
La storia è molto tenera; mi piace il modo in cui hai sviluppato e fatto evolvere la trama; tutto in una casa, un ambiente che al suo interno ha visto nascere e approfondire un sentimento forte che ha fatto legare in modo assurdo i due giovani, li ha modificati caratterialmente portandoli ad aprirsi l'uno con l'altra, a confessare segreti intimi e imparare a prendersi cura l'uno dell'altra.
Mi dispiace leggere che siamo quasi alla fine; si concluderà appena arriveranno i soccorsi? Spero di no perché mi sono affezionata a questi due e vorrei tanto continuare a leggere di loro e a vedere come e se riusciranno a portare avanti questa specie di relazione che hanno intrapreso anche al di fuori. Stando 24 ore su 24 le dinamiche quotidiane si stravolgono e ci si abitua a stare insieme, a condividere lo spazio, il letto, il tempo. Ma da lontani le dinamiche cambiano, tornano alla vita di sempre: una lavorando per realizzare i suoi sogni e l'altro trascorrendo il tempo a divertirsi, in città diverse e lontane. Sono proprio curiosa di leggere di più! :)
E mi dispiace molto per Clotaire e Lucille; mi piacevano molto come coppia... Spero che presto torneranno, o che comunque una volta risolti tutti i problemi potranno mantenere i contatti.
Ho apprezzato molto l'inserimento del francese (e della relativa traduzione); ha dato quel tocco di cultura in più che non fa mai male :)
Ho notato però diversi errori nell'uso dei tempi verbali; ti consiglio di sceglierne uno e mantenerlo per tutta la durata della storia, che esso sia presente, passato remoto e passato prossimo.
Spero di risentirti presto!
Ti auguro una buona domenica :)
Alessandra! |
