Sono tornata prima di quanto avevo previsto, come puoi vedere, ma lo scorso capitolo mi ha incuriosita notevolmente e, alla fine di questo appena letto, la curiosità è decisamente aumentata! :)
Trovo questo capitolo piuttosto "chiave", rispetto ai precedenti. E' come se i primi due fossero un'introduzione a quello che ci aspetta e qui si entri nel vivo della faccenda. Anche dal punto di vista delle descrizioni: prima, non ricordo di aver letto nulla di così preciso nell'aspetto di Anna che ora, invece, viene descritto con accuratezza, mettendo in evidenza le differenze con la carnagione e le caratteristiche dell'aspetto degli inglesi.
Come avevo sospettato, William Hall non è un semplice ragazzo di passaggio e probabilmente farà nuovamente la sua comparsa e non solo nei discorsi dell'affabile zio.
La zia Vivian è proprio un'arpia come pensavo e sembra detestare la nipote, forse perché è figlia di un'indiana e di un fratello che lei sembra decisamente non apprezzare.
Anna mi piace: sembra molto rigida e composta, ma in realtà nasconde un' ingenuità (anche se forse non è esattamente la parola adatta) nel non sapere esattamente quali sono le regole di comportamento. Mi è piaciuta tantissimo la scena con la cameriera, ad esempio; avevo immaginato che le due avrebbero legato, in un certo senso, ma mi aspettavo qualcosa di più graduale. Invece, una volta trovato un punto in comune, ecco fatto. Brava, brava, brava! E' forse una sciocchezza, ma davvero, mi è piaciuto moltissimo come hai gestito il rapporto tra le due donne, così diverse eppure così simili sotto certi aspetti.
La scena finale (oltre alla tenerezza che mi fa Anna con il micio *-*) mette abbastanza ansia ed io non vedo l'ora di scoprire chi le ha risposto.
Ancora complimenti per questo bellissimo capitolo, un abbraccio! :* |