Recensioni per
Brandelli d'oscurità
di _ A r i a

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/06/16, ore 16:50

Ciau piacere di conoscerti, sono Tes98 (ma puoi chiamarmi anche solo Tes), questa è la mia prima recensione (quindi scusami se non mi dilungherò molto). Mentre leggevo le anteprime ho visto il tuo scritto che mi ha subito colpito. Io adoro Jude, ma la cosa che mi ha fatto leggere la tua fanfiction è il personaggio che hai messo oltre al capitano della Royal Academy cioè Ray Drak.... Io adoro quando il racconto è strutturato solo con Dark e Jude. 
Hai scritto davvero una fic come si deve e il finale del racconto è stato meraviglioso complimenti  ^.^
Ora devo andare alla prossima 
~Tes
(Recensione modificata il 10/06/2016 - 04:54 pm)

Recensore Master
04/04/16, ore 20:13

Eccoci qui <3
Aaaaaw, che meraviglia! Quando c’è da scrivere KidoKage, non ti smentisci mai: il pensiero che questa mi sia pure stata dedicata mi fa letteralmente annegare in un brodo di cuoricini colorati e stelle fila filanti <3
Con questa disgraziata incombenza dell’alternanza scuola lavoro posso almeno cercare i lati positivi, ovvero che posso ritagliarmi più facilmente qualche pomeriggio libero per recensire, il che dovrebbe favorire il mio ritorno in carreggiata, per così dire ^^ Ma vedremo strada facendo quel che succederà, non si può mai sapere eheheh
Per oggi voglio dedicarmi a questo bijou – sì, me lo sono sognato anche di notte *w* e questo, checché tu ne dica, è bene, molto molto bene~
Ti avevo lasciato una sorta di commento – anche se più che altro era un messaggio dove non facevo che verseggiare amorevolmente, pprrrr – ma è arrivato il momento di spaziare, decisamente.
Parlerò separatamente dei personaggi, però prima voglio fare un discorso generale come cappello di tutta la recensione.
 
Dico subito che, come hai detto tu stessa, non c’è niente di originale in questa fanfic, per quello che riguarda il genere. E’ lineare, classica e proprio per questo si poteva temere che anche i contenuti fossero piuttosto banali: ma io, che ti conosco bene ormai per quanto concerne la maestria scrittoria, da brava intenditrice qual sono, ho cominciato a saltellare come una povera matta in preda a convulsioni celebrali dal… ehm, secondo paragrafo? Il tuo stile è molto ricco, il lessico ricercato, cerimonioso quasi, proietta il lettore in una serie di dettagli stupefacenti: adorni gli ambienti e i personaggi che muovi con le tue parole, è qualcosa che mi lascia sempre a bocca aperta. Riesci a calarti bene nella psicologia di certi personaggi, in quanto hanno appunto questo modo di pensare così articolato e particolare: chapeaux, io per prima mi sento di dire che ammiro molto questa capacità descrittiva che caratterizza i tuoi scritti che ho avuto il piacere di leggere.
Come dicevo prima, se la cornice poteva pure apparire banale, i contenuti sono stati molto alti: hai reso stuzzicante una vicenda che altrimenti poteva passare benissimo inosservata. Ho apprezzato infinitamente questo tuo lavoro di paragone fra lo scritto e l’anime: ci sono dei dettagli, dei gesti, degli sguardi che mi hanno emozionato in modo incredibile. Perché so che non è per niente facile una simile comparazione e la naturalezza con cui hai gestito tutto ha del magistrale: voglio perciò rassicurarti e farti i miei più sinceri e ammirati complimenti, questa fanfic mi è parsa quasi un arrangiamento, un’allegoria dell’anime originale, coinvolgente e assai pertinente. Analizzando i personaggi andrò più nel dettaglio, chiaramente.
La descrizione emotiva ha accompagnato quella degli ambienti in modo impeccabile: hai comunicato veramente molto con questo testo, sarò ripetitiva, ma rimango sbalordita dalla cura che ci metti per organizzare il testo in modo così guarnito di dettagli e meraviglie.
 
Angelo
 
Non posso non iniziare da lui, è il protagonista assoluto e merita tutte le attenzioni del mondo, in questo contesto <3
Come ti avevo già anticipato, questa interpretazione di lui è quella che forse mi è piaciuta di più, perché è riuscito a colpirmi (dritta al cuore, per la precisione uu ) senza mugugni da bambino viziato e senza farmi venire il magone. Ho trovato questa trattazione del suo carattere molto precisa, studiata: si vede che si tratta di un personaggio con cui ti relazioni spesso, c’è un lavoro di analisi alle spalle notevole.
Un angelo, neh? Per i suoi occhi e il suo comportamento – da alcuni punti di vista decisamente contestabile coffcoffbruttorincitrullitocoffcoff – io in certi contesti non esito a dargli del demone, in verità: tuttavia qui, nei panni di angelo corrotto, fa il suo figurone memorabile <3 Ho adorato la sua caratterizzazione, dalla prima volta che ha aperto bocca – anzi da molto prima eheheh
Il mondo è caduto nelle mani del maligno, di questo buio impenetrabile che viene adesso a ritirare il suo premio… Ma Kidou non è tipo da scappare, Kidou sta in piedi di fronte al Male e ne rimane ammaliato. Nessuno dice che sarà semplice, nessuno dice che sarà rassicurante… Ma Kidou vuole stare dalla parte dei più forti: lo status del vincitore è desiderabile. Questo non vuol dire che Kidou si vende al Male, si concede spontaneamente: semplicemente, non oppone resistenza. In questo potrebbe sembrare intelligente, potrebbe sembrare che fa la cosa più conveniente in quel momento… Tuttavia non è prudente, perché si fa ammaliare da quell’oscurità. Doveva solo chinare il capo, invece non solo tiene gli occhi alti, ma li lega a qualcosa di pericolosissimo e potente. E’ un errore che Kageyama non si permette a lungo e che invece Kidou si concede con una nonchalance invidiabile (che gli costa anche la tranquillità mentale, ma quello è ancora un altro discorso uu) : la fiducia. La propensione a concedere fiducia, a fidarsi è una delle cose che distingue i due.
Eppure io volevo fare anche un discorso parallelo: quando le ali di Yuuto si tingono di nero e il demone lo conduce con sé, il ragazzo percepisce due abissi aprirsi, uno sotto e uno dentro di sé. A questo punto mi chiedo: ‘E se Kidou da questo momento in avanti non fosse più padrone di sé?’ Quando, successivamente, Kageyama mostra l’uscita, Kidou si trova in evidente difficoltà. Da una parte capisce che è la sua unica possibilità per salvarsi, dall’altra però comincia a correre “perché se si voltasse finirebbe per non andarsene più”
Kidou non si corrompe permettendo a Kageyama di toccare le sue ali e dopo il suo corpo, ma infatuandosene. Guardarlo e pensare: ‘Che bono Chissà cosa nascondono i suoi occhi…’
Okay, forse messa così è un po’ ridicola x” Ma sono rimasta così seria fin ora… uu
Dicevo: secondo me Kidou perde completamente la bussola e la sua perfezione angelica viene meno nel momento in cui prova a capire Kageyama.
Ha avuto tanto tempo per osservarlo, durante la sua prigionia nell’infernale mondo del suo signore, ed è stato in grado di capire che c’è dell’altro, sotto quella cortina di nebbia nera che offusca la sua anima e il suo sguardo. Tuttavia non l’ha liberato, non ha provato a uscire da quelle tenebre insieme a lui: quando il demone gli ha mostrato la porta, quello l’ha imboccata ed è tornato a riveder le stelle, con le sue ali bianche e i vestiti candidi. Kidou così IC non l’ho mai trovato, sembra uno specchio dell’anime: non è criticabile, infondo. Ha percepito che in Kageyama c’era qualcosa di buono, qualcosa per cui ammirarlo e volergli bene, tuttavia non è stato coraggioso. Non ha voluto rischiare. Forse è stata anche l’influenza di Reiji a indottrinarlo così: gli ha insegnato a prendersi cura soltanto di se stessi e del proprio successo, anche a costo di scavalcare e calpestare gli altri. La sensibilità di comprenderlo l’ha avuta, non ha avuto l’intraprendenza di provare a scacciare l’oscurità e si è rifugiato invece all’aria aperta, con le sue ali da angelo: ha conservato la faccia da buono della situazione, ha salvato la reputazione in qualche modo, tuttavia guardando il cielo pensa a quell’amore sbagliato, a quell’attrazione per l’abisso che lo accompagnerà per sempre. Perché ha un abisso dove il cuore è sprofondato, nel silenzio il vento gli porta l’eco di quei singhiozzi… E la consapevolezza di non aver fatto abbastanza, forse.
I brividi. Ho i brividi, te lo giuro.
 
Demone
 
Plsss, che io possa penare all’inferno ma accidenti che figurino che è! Da leccarsi i baffi~
Fin dalla sua entrata in scena, Kageyama esprime grande carisma: la sua è una personalità eccezionale, decisamente influente su quella del ragazzo. Quando ho iniziato a leggere, non riuscivo a figurarmi il suo ingresso, ma appena l’ho visto ho realizzato che era perfetto. Un figurino malevolo, dal compito ingrato e che tuttavia ~ gli riesce così bene ~
Lui, con il suo stesso aspetto, definisce il suo ruolo: grande, imponente, affascinante. L’abisso è così promettente, la caduta pericolosamente incantevole… Per quanto il fondo sia oscuro, freddo e terribile, davanti a Kageyama ne sarà sempre valsa la pena. Questa è l’impressione che si ha quando si incontrano i suoi occhi, crisalidi danzanti e nere come la notte.
La prigionia di Kageyama ha un movimento particolare, è come guardare una trottola che gira mentre precipita. Infatti il demone si appropria dell’angelo, iniziandolo ad un circolo vizioso a cui non c’è scampo. Assaggiandolo e toccandolo, lo fa girare completamente, gli fa perdere la testa. e la fa perdere anche a me owo
E’ seducente a livelli sconcertanti… E poi suvvia, un trono d’ossa! Già Kageyama è un appassionato di piedistalli e poltrone girevoli (?), se gli dai un trono d’ossa nel mondo degli inferi è super esaltato~ L’immagine mi ha ricordato in maniera molto lieve anche il mondo degli shinigami di Death note, ma magari sono io che voglio vedere riferimenti anche quando non ci sono ^^
La sua relazione con Kidou tuttavia lo obbliga a ricredersi, a mettersi in gioco in qualche modo: ho visto nel suo tentare di possederlo con quell’aria arrogante e strafottente un modo per preservare la sua maschera, ancora prima che il discorso venisse effettivamente fuori. Anche nell’anime Kageyama si ostina ad allenare il ragazzo con il massimo del rigore e dell’austerità, ostentando perciò una scarsa volontà di affezionarsi… Tuttavia, guardando un po’ più attentamente, vediamo che insegna a Kidou la cosa più meravigliosa e bella, per lui, ovvero il gioco di suo padre, quel gioco che l’ha sempre ispirato e fatto sognare. La luce che Kageyama cercava, la luce che Kidou intravede nella sua anima e che tuttavia non riesce a distinguere nitidamente… è proprio quella che preleva a Kidou tenendolo presso sé. Al contempo Kidou continua a tutelare una sorta di luce ed è quella che gli permette, alla fine del testo, di recuperare il candore delle sue ali e delle sue vesti. Kageyama non brilla di luce propria, può solo racimolarla dalle persone che ha attorno: avere l’angelo vicino è stata una benedizione, anche se dal suo punto di vista di demone – una creatura arcigna, presuntuosa, errante –non lo è affatto. Lo capisce solo dopo, lo capisce vedendolo andare via. Per questo piange, perché ha cacciato l’unica creatura che pur amando l’oscurità che aveva nel cuore, riusciva a rischiararla.
«Cielo, Kidou» commenta infatti di lì a poco, con uno spiccato e piuttosto pungente sarcasmo «era da molto tempo che non ti sentivo proferir parola ~».
Stupidi angeli, sempre così perfetti … non potrebbero averlo anche loro, qualche difetto?

Sbruffone, insolente, Kageyama mi ha conquistata anche per il suo spiccato sarcasmo: alcune battute sono state davvero epocali, ho capito bene cosa intendevi dirmi… Pur nei panni di un demone in un au distante anni luce dal canon, è rimasto perfettamente IC, coerente al suo modo di pensare, di fare e di interagire… Si anima e si diverte, immerso in quella cattiveria che lo contraddistingue e che sa tuttavia non essere la vera e sola definizione di sé. Si nasconde nel buio perché è consapevole di non poter avere per sé la luce che desidera. Addirittura quando ce l’ha tra le mani la lascia andar via: se Kidou fosse rimasto ancora un po’, probabilmente avrebbe capito la verità. Kageyama ama tanto la luce, ama tanto quelle sue ali piumate e candide, da auto convincersi di non meritarle affatto: l’orgoglio poi fa il resto.
Il finale è melodrammatico e struggente, chiude questa finestra lasciando quasi l’amaro in bocca: pensando lucidamente, non si può augurare a Kidou di tornare in quell’inferno… tuttavia, forse, a conti fatti non starebbe così male… Ma non potrebbe essere tutto un nostro inganno? Fino a che punto gli occhi – pozzi profondi e freddi – di Kageyama possono stregare? Esiste davvero il fondo dell’abisso o sarà solo una folle ed eterna caduta nell’oscurità?
Questa fanfic mi ha elettrizzato e coinvolto dalla prima all’ultima parola, so che la recensione non renderà mai pienamente quello che ho provato leggendo, ma spero di aver reso l’idea ^^
Ci risentiamo presto, un abbraccio! Bye bye <3
 
Sissy

Recensore Master
30/03/16, ore 18:02

-Dopo due volte che il mio cellulare ha avuto la brillante idea di decidere che questa fanfiction non andava recensita, mi sono trasferita nelle note, perché questa fanfiction merita la mia recensione (cioè, non la MIA in particolare perché io sia chissà chi, ma merita recensioni, ecco, insomma, hai capito)- Salve milady Aria! Non sto riuscendo a collegare i miei neuroni, per cui non riesco a ricordate se ci conoscessimo o meno. Mi perdoni davvero, ma la mia memoria è quello che è, mi inganna di continuo. Nel dubbio, può chiamarmi Seth come fanno tutti, qui sul sito. Premetto che sono reduce dei tempi d'oro del fandom, ma devo anche ammettere (purtroppo o per fortuna, questione di punti di vista) che ha conosciuto periodi ancora più bui. Tutti i "veterani l'avevano abbandonato, dilagavano storie ad OC e cose romantiche e tutte uguali, piatte. Ora mi sembra avvertire un vago sentore di miglioramento. In ogni caso, questa fanfiction è stata davvero di mio gradimento, ho sempre adorato la figura ambigua di Kageyama e quando ci si scrive sopra può sempre uscire qualcosa di davvero intrigante. Non ho mai seriamente pensato a questi due come una ship, cioè sì ci sta anche che Kageyama se lo stupri (tanto gli manca quello e poco altro, sulla sua fedina penale), ma non l'avrei mai descritto come affascinante o seducente o qualunque altra cosa del genere. Insomma, ha un profilo che quando si gira col naso sparecchia, sempre non se lo sia già mangiato con il suo pranzo- Ma a parte i miei scleri, lo stile è davvero qualcosa di spettacolare, l'inizio è così misterioso e intrigante, con tutti i pensieri di Kidou. Mi piace come hai reso il rapporto tra i due come uno specchio di quello che è veramente nell'anime: si conoscono, Kageyama lo corrompe, e poi anche se riesce a sfuggire al suo controllo non tornerà mai realmente quello di prima e continuerà sempre a pensargli. E poi un supernatural!AU rimane sempre un "old but gold", se viene trattato bene. E qui accidenti se non è trattato meravigliosamente. Le immagini che hai creato, che potevo immaginare come le vedessi di fronte a me, mi hanno rapita davvero tanto. Davvero davvero i miei più sentiti complimenti. Ho apprezzato ogni singola parola. -Per quanto veda un po' strano che dopo esser stato tenuto prigioniero da una persona che abusava di sé, una persona riesca ad essere preoccupata per quell'altra persona. Ma ehi, Kidou è un angioletto dolcioso ed aveva visto una piccola parte del cuore di Reihi, quindi glielo perdoniamo, dai- Ora la lascio poiché devo darmi ad una sessione intensiva di studio sulla termologia o finisco male. Spero di poterci risentire presto o tardi! ~Seth

Nuovo recensore
29/03/16, ore 17:58

Sono Rosa, ma chiamami pure Rosy.
Allora premetto che è scritta molto molto bene, è dettagliata e anche intrigante. L'inizio è stato magnifico, senza errori e scorrevole. Mi ha incuriosito il titolo, la trama, tutto perfetto insomma...non ho altro da dire, che farti i complimenti, brava davvero.

See You, bye bye