I miei più sinceri complimenti!
Trovo questa storia eccezionalmente romantica. Anche se il percorso introspettivo non è stato marcato mi è piaciuta la connotazione che hai dato a Sherlock. Il suo essere umano, nonostante fugga costantemente nella logica. Lo hai reso vivo e vivente.
Complimenti davvero! :)

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E' bellissima! Mi sono quasi commossa! Hai scritto benissimo questa storia. E' meravigliosa. Non saprei che altro dire... E' stupenda. L'hai strutturata brillantemente, é tutto al posto giusto, dove dovrebbe stare. Complimenti! Non ti preoccupare, l'hai scritta meravigliosamente. Non cambiare nulla, é perfetta.

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Piango dalla giuooooiaaa😭😭😭😍😍😍 mi faranno morire prima o poi queste due patate 😭 bellissima FF la aggiungo alle preferite❤

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Ciao, dunque, ammetto che non volevo recensire perché preferisco così quando una storia non mi convince, ma poi ho letto le tue note alla fine e ho creduto di doverti dire quello che pensavo. Premetto che non sono nella tua testa e che ovviamente non posso sapere che cosa pensi o in quale modo le tue idee si concatenano quando scrivi una storia, come ti approcci al testo o alla trama, insomma. Ma io ho una sensazione (già da un po' in effetti) e magari mi sbaglierò, però, più leggo storie tue e più me ne convinco. Hai scritto davvero molte fix-it della terza stagione o post terza stagione e non che ci sia qualcosa di male in questo, anzi, ognuno si dedica a quello che preferisce ed è giustissimo così, ma è come se il tuo desiderio di "aggiustare" se così possiamo dire, quanto avvenuto, ti spingesse a produrre storie dai risvolti troppo forzati, con personaggi out of character e una psicologia traballante. Comprendo la volontà di prendere un episodio e rimaneggiarlo a proprio piacimento. Credimi, ti capisco sul serio perché l'ho fatto anch'io, ma ora della fine il mio sentore con te, è che molte delle situazioni che si creano siano decisamente improbabili. O meglio, mi correggo, forse occorrerebbe un'introspezione più massiccia per giustificare le scelte dei tuoi personaggi.

Prendiamo, per esempio, questa storia. Qui Sherlock si ritrova a capire che il discorso da testimone che ha scritto per il matrimonio, è in realtà molto di più e che, di fatto, è una dichiarazione d'amore a John. D'accordo... accidenti, lo penso anch'io così! Voglio dire, per me quel discorso è una confessione d'amore chiara e tonda. Ma in questo caso, Sherlock si rende conto tramite Lestrade di quanto ha scritto, e questo ci sta. Davvero. Trovo realistico che un occhio esterno più abituato alle situazioni "del normale" si renda conto di qualcosa di simile, laddove Sherlock invece fatica a capire. Ma il problema è, come arriva al passaggio successivo? Cosa lo spinge a confessare quello che prova a John? Stiamo parlando di Sherlock Holmes, a malapena concepisce l'idea di "amico" e un giorno, solo perché Lestrade gli ha detto: guarda che quella è una dichiarazione d'amore e tu sei innamorato di John, allora si convince e gli dice tutto? Sono rimasta un po' così in quel momento... soprattutto quando ho capito che la scena successiva prevedeva John a Baker Street e già consapevole di tutto. Ecco, in quel momento mi sono chiesta dove fosse il resto... E quando sono arrivata a quel punto del testo, mi sono detta che poteva anche andarmi bene, in fondo non a tutti va di affrontare l'introspezione di Sherlock Holmes. Ma a questo punto avrei davvero voluto leggere un John più realistico. Ecco, io credo di fronte a una scelta di questo genere, Mary o Sherlock, Watson sarebbe dilaniato. Davvero dilaniato. A me, e dispiace dirtelo, non è arrivato niente se non il desiderio di far mettere insieme John e Sherlock. Dov'è il dolore? Dov'è il senso di vuoto e la sofferenza scaturiti dalla consapevolezza che perderà una delle uniche due persone che ama? Mary e Sherlock sono tutto per John. La scelta mi è sembrata fatta troppo a cuor leggero e troppo frettolosa una conclusione che, per essere plausibile, avrebbe secondo me necessitato di molti più passaggi.

Insomma, questa storia non mi ha convinta, né coinvolta da un punto di vista emotivo. Per giustificare quanto ho letto sarebbe occorsa una massiccia introspezione, e un lavoro psicologico su almeno uno dei personaggi. Che decidessi di concentrarti su John o Sherlock tramite un narratore interno, avrebbe fatto poca differenza (in quanto a profondità di pensieri), se avessi deciso approfondire uno dei due e di scavare a fondo nella mente, nell'animo e nel cuore di anche solo uno, sarebbe venuto fuori un lavoro più accurato di quello che ho trovato qui.
Koa
(Recensione modificata il 03/04/2016 - 04:55 pm)

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Bentornata! Mi mancavano le tue storie!
Assolutamente si!😃
Tantissimi applausi, perchè non mi sarei mai aspettata che tu scrivessi di una Mary cosi comprensiva ed arrendevole!!!
Ha lasciato andare John senza fare una strage. Brava!😉
Greg è sempre saggio e sa dare i consigli giusti.
È strano che Sherlock gli dia retta, ma ci sta.
Assolutamente.
Quello che ho sempre amato nell'episodio "The Sign of Three" è proprio il discorso che Sherlock fa (prima che parta alla ricerca della vittima e dell'assassino).
Tutto quel discorso è stata una meravigliosa dichiarazione d'amore verso John, fatta da Sherlock, ma anche a nome di Mary.
Una cosa dolcissima, in attesa di distruggergli la vita in "His Last Vow".
Tu ti sei inserita benissimo.
Brava!😊
Alla prossima!
Ciao!😊

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Invece è una storia bellissima!!

Non sai quanto amo il tuo John.. è così che mi piacerebbe vederlo nel telefilm, sicuro di sé, di quello che vuole, disposto a lottare per l'amore di Sherlock.. invece sappiamo tutti com'è andata a finire, sigh!

Ma io non perderò mai la speranza di vederli insieme, proprio come li hai descritti tu.. innamorati e felici, per sempre...

Mi sono mancate tanto le tue storie!
A presto, spero!! Bye!!! :)
 

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A me la storia piace così com'è, così come è nata dentro di te. Probabilmente sentivi il bisogno di scrivere una fix-it di quell'episodio in chiave johnlock (cosa per cui ti capisco benissimo).
Secondo me sei stata molto brava ad esporre il punto di vista di Sherlock, che è pronto a rinunciare a John per la sua felicità (non è quello che abbiamo visto in tutta la terza stagione?), infatti il suo discorso mi è piaciuto molto. E secondo me hai ritratto molto bene anche la confusione diJohn che d'improvviso si vede mettere davanti una verità alla quale non aveva mai pensato.

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