Wow. Vorrei poter dire altro, ma la prima cosa che mi viene da dire è solamente questa: wow. Sei un qualcosa di meraviglioso, la storia che hai scritto è tipo ciò che io ho provato a esprimere a chiunque osasse offendere Mick dopo tutto quello che aveva passato e per le azioni che faceva. Ho immaginato qualcosa di simile, ma era rimasto solo nella mia mente, leggerlo è tutt'altra cosa, leggerlo a questo livello è ancora un'altra. Perché sì, ogni pensiero è espresso al meglio delle sue capacità e il testo scorre liscio come l'olio, senza errori (tranne la d eufonica che si usa solo con parole che cominciano con la stessa vocale della precedente) grammaticali e/o altre pecche che potrebbero infastidire il lettore. 
Dire che questa storia è sublime è dire poco, perciò ti chiedo di non rovinare il tutto inserendo la coppia Mick/Leonard — loro due sono una BROTP, sono compagni, fratelli; il modo in cui hai approfondito il loro rapporto in questo primo capitolo è bello, il modo in cui Mick ancora si appigliava alla speranza, è un qualcosa di puramente affettivo e non sentimentale in quell'altro senso. Ti prego, non inserirla (poi, ovviamente, con questo stile paradisiaco potresti persino riuscire a farmela accettare, la mia è solo una richiesta da accanita della serie a un'altra).
In questa storia sei riuscita a raccontare stupendamente tutto quello che il piccolo piromane può aver provato in quel periodo di solitudine; non sa dov'è, non sa per quanto tempo lo è stato, sente solo la rabbia scemare per necessità: perché altrimenti l'unica persona con cui gli resta di sfogarla è se stesso — e non mi pare il caso. Soprattutto il passaggio che hai descritto, da rabbia a rassegnazione da rassegnazione a vuoto, è stato qualcosa che non mi sento in grado di commentare, perché troppo bello.
Anche il fiuto di criminale che Mick conserva, perché subito si rende conto che nell'offerta dei Signori del Tempo c'è un qualcosa di sbagliato, qualcosa di perverso e che si ritorcerà contro di lui e contro la squadra. L'accenno alla HeatWave ("[...] aveva cacciato Jefferson lontano dai suoi pensieri, il ragazzino non aveva fatto nulla di male, non voleva davvero coinvolgerlo."), o almeno credo che sia un accenno, mi è piaciuto e sarebbe bello approfondirlo nel corso della storia.
Anche se in realtà non so dove vuoi andare a parare: vuoi fermarti al momento della splendida 1x09? Oppure vuoi anche parlare un po' del modo in cui loro si "prendono cura" di lui? Non è vero che i pensieri di Mick sono confusionari, di certo sono complessi, ma gli hai fatto seguire un filo logico che non ho potuto fare altro che amare — così come i vari riferimenti al fuoco. Sono curiosissima di leggere il seguito, per cui la storia va direttamente tra le seguite.
Bye, Aki.

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Ciao, mi è stata consigliata questa fanfic tipo mezz'ora fa e l'ho riletta con particolare attenzione.
Dire che l'ho amata dal primo istante è poco.
Amo il personaggio di Mick Rory, nella serie è il mio preferito, e avevo bisogno di leggere una fanfic dedicata solo a lui.
Penso che tu abbia davvero ben espresso i pensieri del nostro piromane, in un crescendo che mi ha fatto disperare.
*Lui voleva solo tornare a casa e nessuno di loro l'ha capito* :'(

Spero davvero che la proseguirai presto, io sarò qui in grande attesa perché non vedo l'ora di sapere come continuerà.

Complimenti davvero per il modo in cui l'hai scritta **
A presto **
Lia

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Oddio. Avevo proprio bisogno di leggere qualcosa su questo uomo. Sei stata bravissima, Mick non è un personaggio facile da capire e soprattutto da riportare su carta. I suoi pensieri sono caos puro ma tu sei stata veramente fenomenale. Ho sentito il cuore spezzarsi nel momento in cui Mick ha capito che Len non sarebbe tornato a prenderlo. Questi due sono così belli e speciali che non riesco a rimanere impassibile di fronte ai loro drammi. Sono curiosa di leggere il resto, sono sicura che arriverò alla fine con il cuore in mille pezzi. :( Ancora complimenti. Anto

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