Ciao! Eccomi per lo scambio concordato a recensirti!
L'inizio è accattivante!
Non sono mai stato un grande fan della prima persona o della scrittura a lettere, lo dico così da fare capire che non sto dicendo che mi è piaciuta per farti contenta, ma i "tentativi" sbarrettati sono un vero e proprio tocco di classe.
E' una cosa così semplice e, al tempo stesso, intelligente: dimostra che questa lettera non è perfetta, non è un prodotto finito copiato ed incollato ma qualcosa sul quale il personaggio ha speso del tempo, è andato avanti ed indietro ed alla fine ha trovato una formula di compromesso che lo soddisfaceva.
Lo scoprire che è una lettra immaginaria, scritta da qualcuno in Paradiso, in un certo senso migliora ancora di più la questione: non la sta scrivendo DAVVERO ma è come se la stesse dettando e, comunque, ci sono quelle frasi cancellate all'inizio.
Non sapeva cosa dire e le parole sono venute dopo, come realisticamente avviene.
E' un controsenso efficace.
E' una lettera molto vissuta; so che non è facile scriverle e quindi applaudo il lavoro d'immedesimazione nel personaggio di Newt. Dalla sua testa, usata quasi come se fosse la tua, hai estrapolato frasi e pensieri che dicono una storia senza perdersi in mille spiegoni.
Ed io Maze Runner non lo conosco.
Se ci pensi, è un buonissimo risultato considerando che non scrivevi da parecchio tempo e che sei tornata alla carica con questa storia.
Tu che ne dici?
Sono riuscito a percepire il trascorso di delle avventure, delle quali non so niente, e qualche traccia di un mondo che non conosco attraverso questa lettera ma la bandierina verde viene guadagnata dal fatto che mi ha detto quello che mi ha detto in modo naturale.
Non mi ha imboccato cucchiaiate di passato esterno a quello dei personaggi e ciò, lo dico, l'ho apprezzato tanto.
E' anche triste, ma questo sicuramente già lo sai, però la parola che userei più volentieri sarebbe "vissuta", una lettera vissuta.
Si percepisce il dolore di Newt e questo, presumo, vuol dire che la storia ha funzionato come doveva. Thomas lo conosciamo indirettamente, incontrandolo solo all'ultimo rigo, e di lui sentiamo le mille cose positive da un suo amico che ha dovuto uccidere.
Se questo non è già tragico, non so che cosa lo sia.
Però delinea il loro rapporto. Raccontando la loro storia, senza iper-righe ed avventure dettagliate, vive di quello che hanno vissuto.
Quando si riesce a fare vivere uno scritto in questo modo, trasmettendone le sensazioni ad un lettore od una lettrice estranea al fandom, si ha scritto qualcosa di davvero pregevole.
E la bandierina verde è d'obbligo ^^
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