Recensioni per
Essere Silente
di Yume_no_Namida

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/07/16, ore 22:02

Entro su Efp dopo quelli che posso candidamente affermare che sono secoli di latitanza e, un po' per curiosità un po' per noia, spulcio tra gli autori preferiti. Non posso descrivere quanto piacere mi abbia fatto vedere che hai aggiornato (e su un fandom che conosco, quindi che avrei potuto comprendere quello che scrivevi e non leggere sentendomi in colpa e pure ignorante **) e non mi sbagliavo affatto: mi hai sbattuto in faccia Albus Silente, l'uomo che forse abbiamo intravisto ma mai sentito o ascoltato davvero. Perchè non ci è stato presentato sul serio, se non da altri e con le loro parole in seguito alla sua scomparsa, non c'è mai stato spazio perchè lui parlasse di sè. Non era previsto, non c'era tempo, non era il momento. Forse perchè nessuno doveva, semplicemente, sapere cosa succedeva in realtà dietro quegli occhi azzurri, oltre le lenti a mezzaluna.
E sono davvero felice che tu abbia scelto di spostare la tenda, di cercare di far strada in quella rete di ricordi, pensieri e rimpianti. Perchè, sostanzialmente, lo hai fatto divinamente.
Mi fa sempre piacere leggerti e oggi non ha fatto eccezione: è stato il bentornato più bello che potessi ricevere <3
*abbraccia*
(Recensione modificata il 08/07/2016 - 10:04 pm)

Recensore Master
01/06/16, ore 14:38

Prima classificata (pari merito) “Essere Silente” di Yume_no_Namida 

Grammatica e stile – 15/15 
- La drabble ha tanti punti di forza. Il primo è sicuramente lo stile. Impeccabile, ragionato, privo di pecche. Componi ogni fra con maestria, usando un lessico che si sposa magistralmente col personaggio di Albus Silente. Penso anche che, stilisticamente parlando, sia tra le migliori del contest. Anche grammaticalmente – insomma, nulla da fare, è una drabble da cento e lode, scritta bene e anche meglio. 
Originalità – 10/10 
- Trattare un personaggio del genere, su cui hanno scritto in mille salse (e in mille luoghi, mari, laghi) è difficile. Non nascondiamoci: è uno dei personaggi della saga su cui si tende a scrivere di più. Ed è anche fra quelli più difficili da trattare. Non si può trattare banalmente un personaggio complesso come questo, pieno di rimpianti, errori, gioie, dolori e tante altre sfumature del genere. Non si può. Quindi arriviamo al dunque: l'hai trattato in modo originale? Non ha senso nemmeno porsi la domanda, visto che puoi vedere benissimo il punteggio prima di questo commento. In una drabble metti tutto quello che si può mettere, senza esagerare. Non c'è un sovraccarico di informazioni, non c'è nessun “il troppo stroppia”. C'è Silente, in tutto e per tutto. Semplicemente. E nel riassumere tante cose sai essere originale, trasmetti quanto serve. Complimenti! 
IC – 15/15 
- Come dicevo prima, ce ne vuole a parlare di Silente. E' un personaggio che non puoi trattare male, non gli puoi far dire o pensare cose fuori dal mondo, perché deve avere un senso quello che pensa, deve avere logica, linearità. E deve essere “da lui”, non so se mi spiego. Lui è intelligente, e con molta poca modestia lo ammette parecchie volte. Questo è il Silente di cui voglio leggere. E, nella tua drabble, questo è il Silente che ho trovato. Sicuro di sé, privo di dubbi, ma di tanti rimpianti e soprattutto colpe – perché, per quanto intelligente possa essere, anche lui sbaglia. E da giovane, per amore appunto, ha sbagliato. Qui c'è tutto quello che lo caratterizza, nel bene e nel male. 
Trama – 10/10 
- Con questa drabble parli non solo di Silente, ma di tutto ciò che lo riguarda. Di cose che sono fondamentali per la sconfitta di Voldemort e fondamentali per la comprensione di questo vecchio uomo, ormai conscio che la sua ora è vicina – così come quella di Harry, anche se non è la stessa cosa e lui lo sa molto bene. Che dire? Ben costruita, sensata e ragionata. Parla più di quanto farebbe una one-shot, e lo scopo delle drabble è proprio questo: dire, più di quanto farebbero mille parole. Brava! 
Gradimento personale – 3/3 
- Alla fine c'è la valutazione finale: ottima. Nulla più, nulla meno. Non c'è alcun tipo di pecca, da nessun punto di vista. Questa drabble è talmente ben fatta da lasciare a bocca aperta. Quindi niente, non riesco a dire altro, tanto è bella e profonda. Punteggio pieno! 

Tot – 53/53 punti
 

Recensore Junior
21/05/16, ore 18:33

Mi piace veramente molto l'idea che Silente cerchi, attraverso Harry, il proprio riscatto. E, nonostante il momento descritto parli dei suoi rimpianti e sensi di colpa, è bello leggervi anche la profondissima umanità che caratterizza il personaggio: l'affetto autentico per il giovane 'eroe', che sì, non cadrà mai nelle tentazioni che hanno a lungo tormentato il vecchio preside. Ma nelle sue debolezze sta anche la sua grandezza: il coraggio - degno di un grifondoro - di mettere in discussione le proprie convinzioni e i propri desideri, e la forza di ricominciare daccapo. Un personaggio dal difficile percorso, da cui uscirà vittorioso! Perché con Harry non sbaglierà. E la fiducia nel ragazzo - come tu hai scritto - è ben riposta. Anche fidarsi e affidarsi ha la sua dose di coraggio (e mi viene in mente la scena dei due sulla barca, dopo aver recuperato il falso horcrux). Il tuo Silente è IL Silente, non gli manca nulla e - anzi - ha quel tratto particolare che solo tu - nella tua consapevole interpretazione di lui e nel tuo smisurato amore per lui - potevi dargli. Grazie per questa gemma - e per le prossime! E grazie per la dedica, mia adorata! *.* *si commuove*

Nuovo recensore
19/05/16, ore 17:44

Mi piacciono le storie introspettive, sono intense, difficili, vere.
Mi piace infinitamente Silente, il preside, l'uomo, l'amico che avrei voluto più di una volta al mio fianco. Come avrei potuto quindi non gradire la tua storia?
È scritta molto bene, sono perplessa solo su " si potesse distanziarsi", secondo me dovresti togliere il si, e sono assolutamente d'accordo sulla raccolta.
Aspetto qualche altra riflessione del grande uomo, con quegli occhi azzurri impossibili da scrutare attraverso le lenti a mezzaluna.
A rileggerti