Recensioni per
Pieces
di queenjane

Questa storia ha ottenuto 50 recensioni.
Positive : 50
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/10/16, ore 15:06

La lettera che hai riportato nella prima parte del resto l'ho letta tante di quelle volte che le parole non mi sono parse nuove, l'ho riconosciuta subito.
Una terribile fine è toccata alla regina di Francia, una ancora più terribile ai suoi figli.
L'amore tra Fersen e Maria Antonietta è sempre stato vero ed indissolubile, tanto che lui ha rinunciato a sposarsi per lei e ha messo, più volte, la sua vita a rischio per tentare di salvarla.
Raccolta molto istruttiva ed introspettiva, l'ho apprezzata molto.
Ti auguro di trascorrere una buona giornata, alla prossima.

Recensore Master
30/10/16, ore 14:57
Cap. 6:

I terribili giorni alle Tuileries sono davvero molto tristi, specialmente perché già so come andranno a finire..in solitudine, poi la morte.
Sono stati davvero molto crudeli con lei, allontanarla dai figli, privarla di ogni libertà, mi ha sempre fatto davvero molta pena..
Anche questo capitolo è davvero molto triste ed introspettivo, ma il tono malinconico che hai utilizzato è più che adeguato.
Un solo capitolo mi manca alla fine, mi affretto a leggerlo.

Recensore Master
30/10/16, ore 14:47

Celebre ritratto di famiglia ove la culla di Sofia Beatrice (o Sofia Elena?) è rimasta vuota, lo hai descritto perfettamente.
Non solo una madre si è ritrovata a sopportare lo strazio e il tormento causato dalla morte del figlio, ma ha anche dovuto subire tutte le offese e le voci maligne che circolavano su di lei, per non parlare del terribile soprannome "Madame Deficit" che le affibbiarono.
È una vita terribile quella che sta vivendo in questo periodo, ma lo sarà ancora di più quella nella prossima descrizione.

Recensore Master
30/10/16, ore 14:35
Cap. 4:

"Luigi è il dovere, Hans la mia gioia"
Splendida frase che racchiude perfettamente le due "vite" che Maria Antonietta cercava di far combaciare: da una parte era la regina di Francia, moglie di Luigi XVI, dall'altra era una donna innamorata, amante del conte di Fersen.
Ottimo capitolo, capace di riuscire a trasmettere tutto l'amore che Maria Antonietta provava per Fersen e la gioia nell'essere, finalmente, diventata madre (prima di Maria Teresa, poi del delfino di Francia).
Inutile dire che ho intenzione di leggere tutti i capitoli da te pubblicati oggi stesso, quindi, alla prossima recensione.

Recensore Master
30/10/16, ore 14:25
Cap. 3:

"Una conoscenza occasionale, il cui ricordo torna spesso"
Ed ecco quella fase in cui Maria Antonietta si innamora di Fersen, ma è un amore casto, il loro, che ancora non l'ha portata allo scandalo.
Ho trovato questo capitolo molto introspettivo ma, nonostante ciò, in grado di dare una descrizione su come una regina dovesse comportarsi (senza, appunto, lasciar trasparire i suoi sentimenti).
Quale sarà il prossimo arco di vita da te descritto?
Andiamo a vedere..

Recensore Master
30/10/16, ore 14:15
Cap. 2:

Il fatto di non essere una "moglie di fatto" ha sempre tormentato Maria Antonietta, lo possiamo notare nel cartone, nei film e nei libri, quindi hai fatto bene ad inserire questa informazione, proprio come hai fatto bene a parlare del conflitto tra la principessa e la Du Barry.
Ho trovato questo capitolo molto istruttivo, in quanto ho appreso qualcosa che ancora non sapevo (la morte della madre di Luigi XV quando lui aveva solo due anni)
Nel giro di soli due anni abbiamo visto uno sbalzo enorme nella vita di Maria Antonietta: è passata dall'Austria alla Francia cambiando così il suo modo di fare e pensare, inoltre, sembra esser maturata grazie ai ragionamenti che tu hai riportato.
Sono curiosa di vedere come procederà tutto ciò.

Recensore Master
30/10/16, ore 14:03
Cap. 1:

Circa un mese fa ho letto "Il diario segreto di Maria Antonietta" (che ho adorato) e la tua storia, più o meno, me lo ha ricordato.
Brevi lettere scritte dalla delfina/regina che raccontano brevi attimi di vita quotidiana, proprio come hai fatto tu.
Qui, notiamo una giovane principessa austriaca alle prese con un ritratto di famiglia che ci descrive prima la madre, poi il fratello.
Ottima idea, sono curiosa di vedere come procederà.

Recensore Master
29/05/16, ore 19:21

Carissima grazie per questi tuoi scritti oggi ho divorato i pochi capitoli del tuo capolavoro dedicato a Maria Antonietta. Che dire mi hai commossa specialmente l'ultimo. Bravissima cara Jane come sempre il tuo stile è inconfondibile. Un'abbraccio forte

Recensore Master
27/05/16, ore 21:42

Non ci sono parole semplici per me,non ci sono frasi ad effetto tali da non scadere nell'ovvio, a voler commentare questa tua "opera":-dire che sei stata magistrale in questa prova letteraria stride troppo con la reale verità di questo dramma e ne farebbe un manifesto, troppo doloroso per farne una fiction.
Lascio parlare la Regina, la sua lettera alla cognata è commovente e dispiace davvero che non giunse mai a destinazione, non lo sapevo.
Ma è un regalo che sia stata custodita e sia arrivata fino a noi.
Maria Antonietta , un esempio di vera nobiltà, onore, e coraggio.
Grazie cara Queen per questo bellissimo omaggio che meriterebbe un altro genere di diffusione. Buona serata
(Recensione modificata il 27/05/2016 - 09:46 pm)

Recensore Master
27/05/16, ore 20:10

Chissà. .forse una morte con maggiore dignità che la vita vissuta. ..certo uno schizzo crudo, che descrivi molto bene con poche parole...
Bella questa idea dei quadri.
A presto

Recensore Master
27/05/16, ore 18:59

I racconti di Queenjane sono sempre ricchi d' arte, di storia, di letteratura. Ultimamente,
purtroppo, anche di tragedia. Ecco la storia di Maria Antonietta, una delle poche regine la
cui memoria è sopravvissuta all' epoca dei reami. Una bella favola prestissimo mutata in
vita difficile e alfine sfociata appunto in tragedia. L' autrice, puntualmente, è precisa e fe-
dele nel racconto storico dei fatti. Vengono tralasciati soltanto quelli svoltisi sul patibolo,
altrettanto degni di nota, fatto che nulla toglie alla bellezza dell' intero racconto. E qui c'è
questa lettera, scritta di suo pugno dalla regina. La scrisse ignorando che non sarebbe mai
stata consegnata alla destinataria, del resto anch' ella destinata presto alla medesima fine,
e ignorando il destino del proprio figlio. Una lettera stupenda. Non penso ci sia aggettivo
più adatto a definirla. Ci hanno sempre insegnato a diffidare di questa donna, ma al co-
spetto delle sue parole sarebbe meglio, per una volta, rimanere in silenzio, meditare e non
arrogarsi il diritto di giudicare. Questo è uno di quei messaggi inviati "dal confine ultimo",
là dove non c'è più finzione o menzogna. Un messaggio caro a chi è amante dell' umanità,
della storia e dello scrivere... Cara Queenjane, è sempre un piacere "leggerti".
Ti mando i miei più sinceri saluti!

Recensore Master
26/05/16, ore 23:24

Miseria e onore. Orgoglio e dolore in stridente contrasto nelle ultime ore della sovrana. La cui compostezza e dignità è stata oltraggiata , sì, dal popolo festante, ma pure immortalata dall'arte di chi ha visto di più. Anche se non nella forma monumentale che si addice ad una regina.
E dopo la miseria di chi si spartisce i suoi ultimi effetti personali ( il paragone è un azzardo, lo so, ma un po' come i soldati romani che si giocano le vesti di Cristo), simili ad avvoltoi che aspettano di cibarsi delle carogne, la nota finale in ricordo di chi davvero l'ha saputa amare e capire davvero. Sempre.
Crescendo di sofferenza e nel contempo di bravura, fino al drammatico epilogo che conosciamo.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
26/05/16, ore 22:27

Davvero dolentissima, la lettera, con il ricordo degli amici perduti e dei suoi bambini... Molto dignitosa, davvero, un grandissimo riscatto per questa regina che ci hai raccontato nella sua veste di donna. Moto molto brava, come sempre. Un abbraccio.

Recensore Master
26/05/16, ore 21:39

Dtruggente e terribile.
Mi hai fatto emozionare e provare una gran pena davvero x questa povera donna.
Lei pensava all'amicizia... (quella di Oscar sarebbe bello...).
Tenero e commovente anche Fersen.
In fondo un tenerone innamorato come il ns André

Recensore Master
26/05/16, ore 21:01

Una conclusione tragica e degna di un dramma teatrale: Maria Antonietta chiude la parabola discendente della sua vita con una grande dignità; commovente la scelta di Fersen di votarsi per sempre al suo amore perduto.

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