Alex mi ha sempre fatto una gran tenerezza: stronzo, sarcastico, un po' rozzo, ma dal cuore così buono. Aveva dentro di sé fin dall'inizio un potenziale d'amore e di miglioramento dal punto di vista umano che, un po' alla volta, le persone intorno a lui lo hanno aiutato a tirare fuori - spesso e volentieri facendo un passo avanti e tre indietro, perché la sua crescita è stata qualcosa di estremamente complicato e frustrante la maggior parte delle volte.
Addison, Arizona, Izzie, Meredith, Lexie, Jo. Persino Rebecca.
Qualcuna gli ha insegnato la compassione e qualcuna il rispetto, qualcuna l'amicizia e qualcuna l'amore... qualcuna gli ha tolto più di quanto gli abbia dato - o gli ha dato tanto e poi si è portata via tutto.
Il suo rapporto con Izzie, quando finalmente ha cominciato a girare dalla parte giusta, era una gioia per gli occhi e per il cuore... mi è dispiaciuto che sia finito così, dopo tanto amore e tante difficoltà superate insieme, senza un vero addio e con il sapore di qualcosa di mai chiuso bene, mai rimarginato completamente.
Qui credo che tu abbia dato una chiusura degna alla loro storia - Alex si è sempre voluto rovinare da solo, e ha sempre preferito rovinare sé stesso piuttosto che gli altri.
Lascia andare Izzie perché sa che con lui non sarebbe completamente felice e la ama troppo per costringerla ad accontentarsi.
Bella e triste l'idea che lei, lontana, sia finalmente sana e salva.
Non ho mai davvero considerato lui e Meredith come una coppia - più che altro ho sempre ammirato la loro amicizia, il loro sostenersi fino in fondo, anche quando tutto intorno cade a pezzi e loro sono gli ultimi rimasti - ma con questa shot mi hai incuriosita, penso che non mi dispiacerebbe leggere ancora di loro.
Insomma, come sempre hai fatto un lavoro meraviglioso.
La storia è intensa e trasmette benissimo il dolore e l'amore di Alex, anche perché ogni parola è esattamente dove deve stare e le frasi scorrono fluide... ma tu sei una certezza, sai che amo il tuo stile!
Bella bella tutta, ma in quanto alle espressioni mi ha colpita molto la parte in cui scrivi Eri arrabbiato con te stesso, con tutte le ingiustizie che la vita ti aveva servito su un piatto d’argento imboccandoti a forza, con il ricordo dell’alito fetido di quella bestia feroce che massacrava tua madre di botte, col sangue di cui ti eri macchiato mentre lo pestavi rabbioso con gli occhi oscurati dal risentimento.
Forse ti sei ferito da solo anche questa volta. Forse è stata la vita a mettersi in mezzo tra voi due… oppure è stata la morte?
Brava e ancora brava.
Spero di leggerti al più presto ancora da queste parti :P
Fra |