Ciao!
Inizio con il dire che l'introduzione è fantastica: mi ha emozionata, sembrava proprio un quarto di copertina – e non una semplice intro di EFP. Ti faccio i miei più sinceri complimenti, perché io sono una frana a scriverle. Stesso dicasi per i titoli, lol. Eppure “Lifeless” è una parola che più volte mi ha fatto presagire una trama latente, una parola davvero bella, ridondante, dolorosa. In più di un’occasione ho sentito come la necessità d’inserirla da qualche parte, tuttavia non l’ho mai fatto. Ho una strana affezione per il “less”, ecco. Nel caso di “Lifeless”, beh, inutile a dirsi che sono totalmente conscia del fatto che punti il dito sulla vita. Una vita qualunque? Una specifica? Una che conta o una che conta zero? Insomma, è un titolo che di sicuro incuriosisce le persone come me – quelle un po’ fuori di testa, un po’ grunge dentro (?) – e quindi non posso che farti i complimenti per averla saputa inserire in un contesto simile!
Ciò che leggo nell’introduzione è tanto torbido e denso da sembrare reale, palpabile. Mi piace, sì.
E dopo aver sproloquiato sulla mia prima impressione, passo al resto della recensione!
L'atmosfera che mi sono trovata dinanzi è stata sensazionale, mozzafiato. L'intro, al confronto, sembra solo l'antipasto. E le descrizioni sono bellissime, superbe. Il sangue rappreso, l’acqua, la doccia, capelli che per un attimo non sembrano nemmeno tali. Mi sono immaginava un volto vuoto, il volto di qualcuno che ha perso tutto per un motivo specifico – e forse sto viaggiando, fantasticando, chissà. Poi i lividi, le luci basse, uno spettacolo raccapricciante che si accompagna al completo del Boss e al suo fare assurdamente placido – non saprei che altro termine usare, davvero. Forse subdolo, speculatore, senz’altro non raccomandabile.
Mi hai portato alla mente una vecchia fan fiction che ho iniziato su un fandom senza mai concluderla realmente, cosa che mi ha smosso un po' l'animo, devo dire! Chissà che prima o poi non la riprenda! Se così fosse, il merito è tutto tuo.
Per quanto riguarda lo stile devo dire che è scorrevole, piacevole e accattivante. Ogni frase racchiude in se un’emozione ben scissa e scandita dalla punteggiatura che sembra mai lasciata al caso. Ho divorato questo capitolo in un battibaleno e penso proprio che aggiungerò la storia tra le preferite.
Non sono una vecchia lettrice e non so come andranno le cose con Ash e Adam, ma il fatto stesso che siano rinchiusi in un circolo vizioso mi affascina. Quindi sì, complimenti per la caratterizzazione, per l’incipit, per questo affetto silenzioso fatto di piccoli e grandi gesti.
Prima di andare, però, devo farti notare un piccolo refuso.
Cit. «Guardati, Adam. Non si capisce più, dove inizino i tuoi tatuaggi e dove finiscano i lividi…»
La virgola dopo "più" non è necessaria, anzi.
Credo che passerò al più presto per vedere come andrà avanti questa storia, sì, quindi non mancare di aggiornare! ♥
Alla prossima,
xoxo |