Recensioni per
Hogwarts
di Stella cadente

Questa storia ha ottenuto 254 recensioni.
Positive : 254
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/19, ore 12:09
Cap. 38:

E Hans è andato...mi dispiace lo ammetto! E non preoccuparti, è stato un capitolo breve ma intenso!
A presto;)

Recensore Junior
23/06/19, ore 16:42
Cap. 38:

Hai ucciso Hans. Hai ucciso quel gran figo di Hans !!!!!! Perché ???? So che era stronzo , ma era pure figo , troppo figo per morire così !!! Speravo in una sua redenzione...e invece niente...però che bastardo Pitch , glielo fatto vedere ai genitori di lui , che sadico di 💩 . E ora a Elsa quell'immagine le rimarrà impressa...tutte le sciagure di questo mondo devono succedere a questa ragazza , tutte ! Comunqueeeee...un altro capitolo fantastico , uno dei migliori che hai fatto seppur molto corto . Veramente ben fatto . Ora spero che arrivino i Tassi e risolvino la situazione ❤ viva i Tassorosso ❤❤❤❤ comunque bravissima , continua così. Tua Dreamereby 💖

Recensore Junior
20/06/19, ore 16:15
Cap. 37:

Ehi , ciao...ho trovato qualche minuto per fare una recensione su questo capitolo , ma vale anche per la storia in generale : so che avrei dovuto farla prima , ma d'ora in poi giuro di farlo sempre 😊 comunque questo capitolo è semplicemente il più entusiasmante finora , mi è piaciuto soprattutto Maui in questo capitolo , perché già mi stava simpatico in Oceania , ma qui è veramente fantastico . Più Nick e Judy umani poi , fantastico ! Comunque trovo anche Elsa un personaggio molto particolare qui , le cose non le fa apposta , ma il suo potere è più forte di lei , e questo ha portato alla morte di Eris , Meg ed Ercole ; però spero che le cose con lei si risolvano . Sai , nel corso di questa storia ( ma anche in Harry Potter originale ) ho rivalutato la Casa Serpeverde : dopotutto loro sono vittime di pregiudizio ...proprio come me...a parte ciò mi sento una Tassorosso 😅. Parlando invece delle descrizioni dico una parola : LE ADORO 💖💖💖 . Cupe sì...ma mi piacciono...forse più di quelle colorate alle quali sono abituata io , e il tuo stile narrativo è forse fra i migliori...forse qualche errore di punteggiatura , ma quelli li faccio anch'io quindi niente 🙂 . E poi hai scelto il villain migliore che potesse esistere . Amo le 5 leggende ( anche se non Disney ) e Pitch Black è fantastico ...ricorda anche un po' Lord Voldemort con più capelli però 😅😅😅 Spero però che si aggiungano anche dei personaggi di altri film che adoro come Ralph Soaccatutto , Big Hero 6 , Kung Fu Panda , Dragon Trainer e...Trolls ❤ e spero anche in capitoli che parlino di personaggi meno approfonditi quali Quentin/Quasimodo o Lily/Rapunzel . Veramente la tua storia è fantastica e mi invoglia a continuare a leggerla 😊 Continua così , io credo nel tuo lavoro e in quello che fai . Con amore , Tua Dreamereby 💖

Recensore Junior
12/06/19, ore 23:30
Cap. 37:

Bel capitolo!
Vaiana dotata di poteri fuori dal comune... Mi piace quest'idea :)
Tutto porta a pensare che Black potrebbe servirsi anche di lei 🤔
Per quanto riguarda l'amicizia dei quattro ragazzi, la adoro anche io! Formano un bel gruppo, ognuno dà il proprio contributo alla storia, rendendola ancora più intrigante.
Lily Corona, invece, mi ha incuriosito particolarmente: già da un po' avevo pensato fosse coinvolta nel piano di Black... Ma se c'è una cosa che ho imparato leggendo la tua storia, è che spesso le cose non sono quello che sembrano ❤️

Mi conviene quindi aspettare di saperne di più!
Per adesso, ti rinnovo i miei complimenti!


Un bacio 🌺

Recensore Junior
12/06/19, ore 23:10
Cap. 36:

Sono imperdonabile!! D:
Avevo letto questo capitolo ma mi ero dimenticata di recensire!
È stato interessante leggere ancora di Esmeralda e Frollo, ma soprattutto mi ha incuriosito sapere del ruolo di Jehan e della sua morte...

Leggo subito il prossimo ❤️

Recensore Veterano
30/05/19, ore 12:38
Cap. 36:

Finale da wtf! Cavolo, ti fa venir voglia di leggere immediatamente il seguito xD
Ho adorato questo capitolo. Però Febo non poteva arrivare due minuti dopo? :P
A presto ;)

Recensore Master
29/05/19, ore 23:03
Cap. 15:

Stasera mi fermo qui, anche se oggi speravo di leggere di più. Pazienza, sto recuperando comunque, no?
E termino la lettura, per oggi, con un piccolo capitolo sulla mia piccola Elsa *si avvicina e la stringe in un abbraccio affettuoso* Spero che, se lo ricevesse sul serio da me, non si scosterebbe e non avrebbe paura. Non vorrei mai spaventarla.
Innanzitutto, la frase che hai riportato all'inizio è bellissima. Bellissima!
Eh già, ha creato qualcosa di magnifico, di meraviglioso. Provo ad immaginarmi la sua creazione e non ci riesco, penso sia troppo bella per potersela figurare. O forse non vedendo faccio fatica, non so.
Senti delle voci. Elsa? Eh, tesoro, saranno quei poveri Cristi che ti stanno cercando: tua sorella Anna, che è disperata, Merida, Quentin e Megara. Ora, io capisco che tu voglia evadere, non pensare a tutta la situazione che stai vivendo, isolarti e stare dove ti senti bene. Lo comprendo, perché anch'io l'ho provato anche se il mio isolamento è stato diverso e lo è ancora perché mi sono immersa nella scrittura e non sono andata via. Ma anche se forse ora non ci pensi, c'è chi si è preoccupato per te e adesso ti sta cercando con ansia, piangendo; e prova tutto questo, e fa tutto questo perché ti vuole bene. Li stai facendo preoccupare. Stai facendo preoccupare tua sorella!
Dio, non potranno stare lontane per sempre. Elsa vuole proteggerla, ma per quanto ancora ci riuscirà? Non capisce che in realtà hanno bisogno l'una dell'altra? Forse sì, ma il dolore che prova e il senso di protezione sono troppo forti.
"Ma stava bene. Andava tutto bene.
Elsa si racchiuse nel suo mondo perfetto e aspettò."
Tutto questo capitolo sembra una sorta di poesia, è scritto in modo... non so come dire... elegante, fa proprio vedere la potenza che questa ragazza sente dentro e la grandezza di quello che ha fatto, e fa provare al lettore la sua sensazione di benessere, anche se almeno io penso anche a chi la sta cercando.
Ma poi, domanda a caso: se sta per tanto tempo su quel palazzo come fa per, tipo, mangiare, solo per fare un esempio? Scende e coglie frutta dagli alberi?
Che poi, stando da sola attirerà sicuramente Pitch Black che già l'ha spinta ad entrare nella foresta e ora di sicuro vuole isolarla ancora di più per usarla per i suoi scopi malvagi. Insomma, tesoro, stare lì ti arà anche sentire bene, non lo metto in dubbio, ma è pericoloso. Molto. Stai attenta, per l'amor del cielo!
E dopo queste mie riflessioni intervallate da conversazioni immaginarie con Elsa, mi fermo e torno domani.
Bellissimo capitolo, che nonostante la brevità (sì, è il più breve che io abbia letto nella mia vita) hai fatto bene ad isolare.
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 22:44
Cap. 14:

Oddio, che capitolo breve! Penso sia uno dei più corti che io abbia mai letto nella mia vita, troppo breve per i miei gusti. Ma è stato molto efficace, e forse hai fatto bene a lasciare quell'alone di mistero senza allungarlo di più.
Dopo averlo letto ho pensato tutta la sera a chi avrebbe potuto essere la persona che parlava con il corvo, per questo non ho scritto prima la recensione. Non volevo fare la domanda e lasciarla lì in sospeso, desideravo invece trovare una mia risposta che tu, poi, confermerai o smentirai. Credo che il corvo, personificazione di Pitch Black in forma animale, abbia scelto Melicient (e qui ci ricolleghiamo alla sua passione per la magia oscura che abbiamo già visto e che mi aveva messo ansia... non credevo che avrebbe portato a questo punto.
L'ambientazione sarebbe anche stata bella se non ci fosse stata quest'atmosfera. Mi sono venuti i brividi quando il corvo ha parlato di dolore, di perdita, di vite che finiscono e che iniziano. Probabilmente delle persone moriranno e so già che, quando accadrà, mi farò tanti, lunghissimi pianti pieni di sofferenza. Non voglio che Elsa muoia, ma non voglio che questa sorte non capiti nemmeno agli altri. Purtroppo, però, noi possiamo volere o non volere una cosa, ma alla fine la vita decide sempre per noi, decide chi lasciare e chi invece toglierci, quando farci gioire e quando farci soffrire fino a sentirci morire dentro.
Ma forse ancora più di tutto questo mi ha terrorizzata il seguente passaggio:
"«Lei dovrà essere chiamata nell’Ombra?» fece la ragazza.
«Ovviamente» ribatté il Corvo. «Altrimenti non servirà a nulla.»"
Lei.
*Sospira e cerca di superare il terrore. Poi, non sa come, dice:*
Senti, razza di str****, io non lo so chi ti credi di essere e cosa pensi di fare, e perché lo stai facendo. Ma non mi interessa. Ti piace giocare con la gente? Con le loro vite? Usare le persone per i tuoi luridi scopi? Ascoltami bene. Prova solo a toccare Elsa, a fare male ad Aurora, Esmeralda, Merida, Meg o agli altri personaggi, e giuro che entrerò nella storia e troverò il modo di farti passare tutto il dolore che farai provare loro, sia fisico che psicologico. Ti sconfiggeranno, prima o poi. Ti credi tanto forte, vero? Ma in realtà sei il più debole di tutti, perché chi si comporta come te è solo un orrendo mostro senza sentimenti.

Okay, finito lo sclero. Scusa se sono sembrata un po' pazza hahaha, ma non potevo non dirlo. Non gli avrò sicuramente fatto paura, questo no. Anzi, se fosse qui (il pensiero mi fa star male) mi riderebbe in faccia e troverebbe il modo di sminuirmi. Voglio solo che stiano tutti bene. Anche se Elsa è il mio personaggio preferito, mi importa anche degli altri. Questo vorrei che fosse chiaro perché non vorrei mai darti l'impressione di fregarmene di tutti i personaggi tranne di lei.
Comunque, non ho capito perché il corvo ha beccato la spalla della tipa, alla fine. C'è un motivo in particolare?
Forse leggere questo capitolo alle 22:43 non è stato il massimo...
Brava, comunque. Sei riuscita a renderlo inquietante e misterioso.
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 20:11
Cap. 13:

Eccomi di nuovo!
Oh, ecco Aurora e Philip. Bene, mi mancavano!
Aww, la puffola pigmea! *-*
In effetti sarebbe molto triste se i due si allontanassero, soprattutto perché non si sono detti praticamente niente a parte appunto quella volta. Ma se per ora Aurora non gli dà quell'impressione, meglioo così. Posso stare tranquilla, per il momento.
Ah, cosa sono i frullobulbi?
"«Come Tosca Tassorosso, la Fondatrice della mia Casa» finì lei, guardandolo raggiante. Philip sorrise; ogni suo gesto, ogni sorriso, ogni parola accarezzata dalla sua voce delicata sembrava così naturale e dolce da dargli alla testa.
«Ti fa molto onore questa cosa» le disse, sincero."
Philip ha ragione: le fa molto onore. E poi Tosca è davvero un bel nome. Che dolce la descrizione che Philip fa di Aurora quando scrivi che ogni gesto e ogni sorriso gli danno alla testa! Si sta innamorando.
Sono felice che Aurora non si sia tirata indietro e che voglia continuare a vederlo, e mi a fatto tenerezza sentire Philip balbettare. Lui comunque è stato molto attento: non si è spinto troppo in là chiedendole, che so, di uscire o cose simili, semplicemente di vedersi. Cosa che forse Aurora ha preso come un gesto di gentilezza o di quella che potrebbe trasformarsi in amicizia, ma non credo che abbia capito quel che Philip prova per lei o, se l'ha fatto, è troppo timida per dirlo.
"Anche la Puffola – Tosca – sembrò felice, perché fece un versetto di apprezzamento. «Visto?» la indicò Aurora. «Piaci anche a lei» disse, facendo rotolare la creaturina sulla sua spalla."
Oh mio Dio, che tenerezza! E' vero: gli animali fanno subito capire alle persone se le apprezzano o no, ed è anche per questo che sono fantastici.
Ah, a proposito di animali, una cosa *importante!*: dalle mie poche conoscenze del mondo di Harry Potter (oddio, mi sento molto ignorante) so che prima di andare ad Hogwarts gli studenti devono scegliere un animale tra gatto, rospo e gufo, e che esso è molto importante per loro, una sorta di compagno se così vogliamo dire, un po' come gli animali domestici nostri credo. Ora, la cosa che mi ha fatto strano fin dall'inizio è che non ne hai praticamente mai parlato, a parte per Aurora che però ha una Puffola pigmea e non uno degli animali che ho citato. Non so, mi sembra invece che sarebbe importante inserire qualche menzione di questi compagni di vita dei ragazzi, soprattutto mi domando che animale possa avere Elsa. Ce la vedrei bene con un gatto o un gufo. Ma a parte Elsa, mi sarebbe piaciuto vedere anche solo una o due volte gli animali degli altri. Cosa pensi di questa mia considerazione?
Sono curiosa di vedere cosa Aurora mostrerà a Philip.
C'è un errore, ad un certo punto manca una parola. Hai scritto:
"Lei se la richiuse spalle",
quindi credo volessi dire "alle spalle".
Aspetta... cosa sono la polvere trasportante e la passaporta? E la Giratempo? Non essendo fan mi sono un po' persa...
Okay, allora, fammi capire. In pratica la polvere trasportante li ha portati in un altro posto, in un regno dove Aurora è una principessa, giusto?
"Di fronte a lui, il cielo notturno incorniciava un enorme castello, che svettava maestoso. Sembrava che le sue guglie potessero toccare la luna: dovette stare con il naso in aria per una manciata di secondi, per rendersi conto di quanto fosse alto.
Alle sue spalle, invece, si stagliava in lontananza una fitta brughiera; un ammasso intricato di rami e piante che intessevano una verde e labirintica tela naturale, arricciandosi in un paesaggio che sembrava uscito da un quadro."
Wow, complimenti per la descrizione del paesaggio! E' perfetta, mi sembrava di essere lì ti giuro. Sembra davvero bellissimo! Peccato che io, se ci fossi stata con loro, non avrei potuto vedere nulla di tutto questo... Ma me lo sarei fatto descrivere, sono sicura che Aurora e Philip l'avrebbero fatto volentieri sapendo che non ci vedo.
"«Sai che qui sono una principessa?» lo riscosse la voce di Aurora.
«Stai scherzando?»
«No, per niente. Mi chiamano Principessa Aurora. Vieni, ti faccio vedere.»
(...)
«È un incantesimo di illusione?»  chiese il ragazzo.
«No» rispose Aurora, fiera.
«Quindi mi stai dicendo che tutto questo è reale?» proseguì, sbigottito.
«Esattamente. È come una giratempo; devo ancora capire bene come funziona, ma a quanto pare la polvere vuole che io arrivi qui, per qualche ragione.»
«Wow» fece, sottovoce. «In che anno siamo?»
«Nell’anno in cui ha avuto origine la mia famiglia: il 1340. È per questo che ho usato la polvere, finora: a quanto pare, le mie zie volevano che lo vedessi con i miei occhi.»"
Porca miseria! Cioè, figo! Nel senso, in pratica lei può trasportarsi lì e in quel regno, nel 1340, è una principessa. Ma se lo è, perché la sua famiglia non le haa mai detto nulla e lei non è ancora principessa di qualche regno più... moderno, cioè del 2039? I suoi genitori non le hanno raccontato nulla? No, effettivamente ci sono delle cose che non convincono neanche me, in questa storia. Magari c'è altro sotto che ancora non so, e di cui anche Philip non è a conoscenza.
Oddio, quando le sue zie le hanno parlato di qualcuno che le dà la caccia mi sono subito messa in allarme pensando a Pitch Black. Chi altri potrebbe darle la caccia? Ma soprattutto, mi chiedo perché lui stia scegliendo solo alcuni studenti (Elsa, e adesso Aurora, e poi chissà chi altri) e per cosa, per quali scopi. Ho paura!
Quando Aurora è cambiata così improvvisamente mi sono spaventata tantissimo, è stato particolarmente inquietante. Anche perché, diciamocelo, già nella scuola iniziano ad esserci problemi, e lei ne ha anche nel 1300, il che renderà tutto quanto più difficile per la Tassorosso.
"Perché sei cambiata così di colpo? Che cos’era quell’ombra?
Una risposta inquietante gli balenò in mente come una coltellata.
Magia oscura.
Ma chi c'è dietro?"
Pitch Black, c'è dietro. Ma Philip non lo sa ancora. Spero solo che la magia oscura non si impossessi di una creatura buona e gentile come Aurora, che in questo momento sarà confusa e terrorizzata, non riesco nemmeno ad immaginare cosa debba provare perché è troppo orribile. Comunque, è molto strana sul finale.
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 13:47
Cap. 12:

Vuoi farmi penare, vero? Dillo! Vuoi farmi sclerare pensando a cosa starà succedendo ad Elsa! No, in realtà questo capitolo mi è piaciuto come i precedenti, anzi, sicuramente più di quello prima. Parlando sinceramente e seriamente, credo che tu abbia fatto bene a dare rilevanza al personaggio di Jehan, o meglio ad approfondirlo di più in queste pagine. In effetti mi sono sempre chiesta come stesse, cosa provasse. Penso che il fatto che tu parli anche dei personaggi un po' più secondari sia una cosa molto positiva, perché anche loro vanno un po' approfonditi, anche se non troppo. Ho trovato il capitolo molto scorrevole e profondo, mi ha davvero coinvolta.
Ci sono tanti, tantissimi passaggi che potrei citare riguardanti la sofferenza di Jehan. Ma prima di tutto mi sono piaciute tutte le parti sul loro passato, che descrivono come il loro rapporto si è evoluto. Immagino che nessuno dei due si aspettasse che le cose sarebbero andate così, che si sarebbero allontanati. E Jehan sembra quello che ne soffre di più, anche se anche Claude sta male, sicuramente, come hai dimostrato nel capitolo preedente con quella piccola parte sulla solitudine. Solitudine che, forse, è andato però un po' a cercarsi, dato che è stato lui più che altro ad allontanarsi dal fratello da un certo punto in avanti.
"Joannes.» Lo pronunciò come se fosse una condanna, e il Grifondoro si sentì crollare il mondo addosso. Claude l’aveva sempre chiamato con il suo nome per intero solo quando si arrabbiava con lui, e il fatto che l’avesse fatto – di nuovo –  in un contesto normale, come per sottolineare la distanza che c’era tra loro, lo destabilizzò.
«E poi lo avevi già detto una volta» gli sembrò di vedere risentimento e delusione dietro a quelle parole, ma in ogni caso erano ben celati sotto una maschera di pietra. «E le cose non sono cambiate per niente.»
«Se solo tu me lo permettessi...»
«Non ha più importanza ormai. Le cose stanno così.»
«Le cose cambieranno!»
«Smettila di ripeterlo!» urlò Claude, e Jehan sobbalzò leggermente, tanta era la rabbia con cui lo aveva detto. «Smettila di essere ipocrita!» aggiunse poi, trafiggendolo con i suoi occhi freddi.
Il ragazzo non sapeva come sentirsi; sapeva solo che quegli occhi avevano, come sempre, il potere di immobilizzarlo e di farlo sentire costantemente sotto Inquisizione.
«Vado» riuscì a dire solo, prima di allontanarsi.
Il Serpeverde non lo richiamò, né tentò di raggiungerlo, e sul viso pallido di Jehan rotolò la lacrima più dolorosa che avesse mai versato.
“Smettila di essere ipocrita!”
Quelle parole lo avrebbero perseguitato per sempre, probabilmente."
Come dicevo avrei potuto e voluto citare un sacco di passaggi, ma quessto mi è sembrato il più bello ed efficace, assieme a quello dell'inizio in cui hai detto che Jehan si sentiva morire e a quello in cui scrivi che finge che il dolore se ne vada, finge di stare ben e che questo gli fa male (sensazione che ho provato, so om'è, cosa si prova. E fa schifo). Nel passaggio che ho riportato si vede tutto il dolore di Jehan ma non solo, anche la sua disperazione, mista comunque ad una grande determinazione nel voler riavere il fratello accanto a sé. Forse è proprio la disperazione ad alimentare la determinazione, perché quando si è disperati, davvero tanto, si fa di tutto per essere comunque forti e provare a risolvere la situazione, qualsiasi essa sia. Anche se si sa che forse non ci si riuscirà si tenta, perché si sta troppo male. Ed è questo quello che ha provato a fare Jehan, almeno credo. Claude però l'ha respinto con veemenza, e la descrizione di quella lacrima ha fatto male anche a me.
Riassunto: Claude è un idiota.
Eppure, se mio fratello non mi parlasse più io farei come Jehan: tenterei di riavvicinarmi a lui, proprio per l'amore che provo non mi arrenderei. Proprio come fa Anna con Elsa.
A proposito: Elsa... dove sei, piccola mia? Che cosa ti hanno fatto? (Inserire faccina disperata, preoccupata e in lacrime).
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 13:21
Cap. 11:

Ed eccomi di nuovo!
"Claude odiava suo fratello, quando faceva così; praticamente parlavano solo quando lui aveva da chiedergli soldi o appunti. Alla fine lo faceva, gli dava quello di cui aveva bisogno, perché sebbene non ci fosse comunicazione tra di loro Jehan era pur sempre il suo gemello, e non riusciva mai a dirgli di no – non davvero almeno.
«E va bene.» Frugò un po’ nella sua borsa di pelle nera, poi ne tirò fuori un plico di fogli. «Tieni. Ma non osare sciuparli, Jehan, o giuro che ti faccio gonfiare come ho fatto con Quentin Cloche» lo minacciò, sempre con quel tono di voce piatto e grave.
«Ricevuto, grazie!»
Jehan era già scappato via con tutti gli appunti tra le mani, e l’aveva di nuovo lasciato solo con se stesso."
Mi dispiace per Claude, per il rapporto che ha con il fratello. Però, è ancghe difficile stare vicino ad un tipo come Claude visto che è così arrogante. Ance se magari con Jehan non lo è. Comunque è vero, quest'ultimo dovrebbe studiare. Ma come mai i due fratelli sono così distanti? Hanno semplicemente caratteri troppo diversi o c'è qualcos'altro?
Per il resto, sai già come la penso. Questo rapporto di amore odio non mi piace, che poi secondo me non è nemmeno amore ma solo attrazione fisica o, se è amore, non è profondo e sincero. Non può esserlo, non potrà mai esserlo, se dietro c'è dell'odio. No, non tifo assolutamente per loro. Ma questa è solo la mia opinione, non voglio criticare la storia o le tue scelte.
La scna del camino è presa dal film del gobbo di Notre Dame? Non ricordo se c'era qualcosa di simile.
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 01:00
Cap. 10:

Okay, stasera vado avanti a leggere, anche se forse oggi mi fermerò a questo capitolo. Continuo domani, tanto fisicamente sto male e faccio fatica a scrivere, quindi l'unica cosa che posso fare è leggere.
Okay, prima domanda perché non mi ricordo: cos'è un Cercatore?
Anche a me piace tenere i capelli sciolti, quindi appoggio Esmeralda e la sua scelta. Mi sento più libera tenendoli in quel modo, in un certo senso più me stessa. Sono contenta che Febo l'abbia subito scelta come Cercatore. Ma quindi da quando Merida si era fatta male non avevano più giocato a Quidditch? Non si erano più allenati?
"«Signori e... signora» disse Febo ignorandola, con il suo solito atteggiamento ironico, «vi informo che a breve la squadra di Serpeverde ci raggiungerà sul campo, per provare a giocare insieme.»
Tra i ragazzi si diffuse un mormorio sommesso, ed Esmeralda si sentì morire.
«Cosa?» sbottò, rivolta all’amico. «Febo, perché non mi hai detto che...»
Il ragazzo fece spallucce.
«Avrei dovuto? Sarà una prova come le altre. Solo che dovrai vedertela direttamente con l’altro Cercatore» il suo volto si rabbuiò.
«Chi sarebbe l’altro...»
«Buon pomeriggio!» La domanda della ragazza fu interrotta da una voce familiare.
«Hans, ciao!» fece il Grifondoro, facendo un cenno con la mano. Esmeralda trattenne una smorfia di disgusto: come mai Febo si comportava in quel modo con Hans Westergård, come se fossero amici? E dire che la sera prima, alla festa, neanche si erano parlati più di tanto..."
Hans è l'altro cercatore? Oh, mer**! Sarà fortissimo! Di sicuro, e poi lui si crede superiore a tutti, quindi... Ma tra l'altro: se è tipo inamorato di Anna, non dovrebbe starle accanto? Perché non è andato con lei invece che giocare a Quidditch? Non è più importante come sta la sua ragazza e il destino di Elsa?
Ah, no, il Cercatore è Claude. Vabbè, le cose che ho detto sulla sua forza valgono lo stesso.
Wow, figa la partita di Quidditch! A un certo punto l'hai scritto sbagliato, con due lettere invertite, ma non ricordo dove. Mi dispiace, scusa! Non me ne intendo ma secondo me comunque l'hai descritta benissimo, mi sembrava di essere lì e mi hai ricordato quella che ho visto nei film, con il rumore del boccino che ronzava. Non l'ho mai associato ad una risata però, effettivamente, potrebbe sembrarlo. Su Hans e Claude non ho molto da dire se non che sono, perdona il linguaggio, degli stronzi e dei deficienti. Ma tanto, tantissimo, proprio! Ho seguito la partita con moltissimo interesse e un po' di ansia perché non riuscibo a immaginare chi avrebbe potuto prendere quel boccino, pensavo prima all'uno e poi all'altra. Che se l'avesse preso Claude Esmeralda si sarebbe arrabbiata ancora di più.
"Fu allora che le venne un’idea.
La distanza tra lei e il boccino non era tantissima... aveva bisogno di una grossa spinta, ma poteva farcela.
Saltò dalla scopa e tese la mano... che prese in pieno la pallina, mentre con tutto il corpo cadeva a terra.
Vide, a un metro da lei, la faccia incredula di Claude Frollo, e la soddisfazione che la invase la fece quasi sentire una brutta persona.
Quasi."
Brava! Bravissima, grande!!! Quindi se ha preso il boccino significa che la sua squadra ha vinto, giusto? Domanda scema, lo so.
E così è stato lui ad andare a salutare Esmeralda, anche se lei stava per cedere. Febo ha fatto una bella riflessione sul fatto di conoscere il proprio nemico. Anche qui Claude non è cambiato di una virgola, a parte quando lei l'ha provocato. Ha esagerato a buttarsi così addosso a lei, non è accettabile!
Scusa per la recensione più corta delle precedenti, non credere che il capitolo non mi sia piaciuto o che non me lo sia goduto. E' solo che questi due insieme mi fanno proprio rabbia, o meglio lui mi fa rabbia, e (oddio, così sembro cattiva) non mi ispiacerebbe se sparisse. Non dico morire, di quello ci si deve dispiacere sempre, anche se la persona ci sta antipatica. Ma se sparisse in qualche modo, credo che ne sarei sollevata.
Vedere Esmeralda tornare alla tenda senza dire niente, sentendosi insicura, mi ha fatto star male.
Torno domani, o forse dovrei dire oggi. Vabbè, dopo.
Giulia

Recensore Master
29/05/19, ore 00:02
Cap. 9:

Eccomi di nuovo!
Riflettendoci meglio, mentre leggo le prime righe del capitolo, mi sono resa conto che forse, ma dico solo forse, il Preside e la Fairy non hanno parlato di quelle cose davanti all'infermeria così, a caso. Non so, magari in qualche modo volevano che fosse proprio Merida a sentirli? Boh. Non riesco nemmeno a dirti perché ho questo dubbio.
Merida è determinata però parla troppo forte e la cosa, onestamente, oltre a darmi fastidio mi fa anche arrabbiare. Insomma, ti avvicini a Meg e le chiedi direttamente in faccia "Dov'è Anna?" come se le avesse fatto del male? Capisco tu sia preoccupata, ma calmati un attimo. Poi, però, è anche ovvio che in certi momenti, quando viviamo situazioni particolarmente difficili, mantenere il controllo delle nostre emozioni non è facile.
Credo che Quentin non volesse essere coinvolto, e forse Meg ha voluto mantenere un certo riserbo finché la situazione non sarebbe stata più chiara anche a lei, il che è comprensibile, anche se Merida - forse a causa della preoccupazione per Anna - non capisce. Però c'è una cosa che mi chiedo. Non voglio essere cattiva domandandomelo, ma... Meg, a quanto ho capito, è preoccupata anche per Elsa visto che la sera prima voleva aiutarla, lei è scappata via e adesso è sparita. Chissà, magari si sente in colpa e si domanda se avrebbe potuto fare di più, correrle dietro più veloce... Ma solo lei è preoccupata per Elsa? Tutti gli altri sono in ansia per Anna o c'è qualcuno che pensa anche a quell'altra povera ragazza? Perché se non ci pensa nessuno, la cosa mi darebbe parecchio fastidio.
Quentin è molto simpatico e divertente, anche se immagino che non volesse trovarsi invischiato in quella situazione, Merida però ce l'ha trascinato. Vediamo cosa succede ora che andranno nell'ufficio di Merman.
"Si zittì, mentre la Serpeverde si guardava intorno con aria circospetta; nei suoi occhi era però ben evidente un che di malinconico, che il Tassorosso non aveva mai visto nelle poche volte in cui aveva avuto a che fare con lei."
Che cos'ha Meg? Perché è triste? Secondo me c'è molto che non sappiamo su di lei, sul suo passato. E immagino sarà doloroso, ma non vedo comunque l'ora di scoprirlo. Spero solo che stia bene, ora. E che non le accada nulla, perché sono affezionata anche a lei benché in modo diverso da Elsa.
Bene, sono riusciti ad arrivare all'ascensore. Wow, una scala girevole! Ma è magia o è proprio fatta così? Quindi in pratica salgono sulla scala, sul primo gradino, e poi questa li porta su tipo scale mobili?
Immaginavo che Meg non l'avrebbe presa bene.
"«Ascoltami bene, Dunbroch» sibilò Megara quando si ritrovarono di fronte alla porta dell’Ufficio, con tono quasi sprezzante. «Questo non è un gioco, né un’avventura entusiasmante. La faccenda è molto più grande di quello che sembra, perciò sei pregata di non parlare a sproposito come tuo solito» concluse, acida.
Il viso di Merida si accartocciò in un’espressione corrucciata.
«Lurida serpe schifos...»
«Merida» la ammonì Quentin."
Per fortuna c'è Quentin che cerca di calmare le acque, altrimenti se quelle due si fossero saltate addosso non so cosa sarebbe successo. Si nota che si odiano, d'altro canto l'odio tra i Serpeverde e i Grifondoro è stato sempre palese, almeno credo, e lo dico da persona che non ha letto i libri tranne il primo e che ha visto solo tre film ma non li ricorda. Ad ogni modo la risposta di Merida mi ha fatta ridere, non so perché. Comunque ormai in questa storia sono dentro tutti, per cui Meg deve mettersi l'anima in pace: saranno coinvolti anche Quentin e Merida che le piaccia o no.
Il Preside non sembrava sorpreso nel vedere Quentin e Merida lì. Forse si aspettava che arrivassero dei volontari per aiutare Elsa, forse già altre persone si erano presentate e aspettava che lo facesse qualcun altro, non so.
Pitch Black ha spinto Elsa a inoltrarsi nella foresta? Io avevo immaginato una cosa del genere, ma credevo che lui fosse nella foresta e che lei, dopo esservi scappata, l'avesse incontrato, non che lui l'avesse attirata... mi sento male!
Oddio, Elsa, piccola mia! Ed io che ti avevo chiesto se eri scema. Non è stata colpa tua, amore, adesso vedrai che il Preside ti aiuterà e anche gli altri ragazzi, ne verrete fuori tutti da questa situazione, starete bene. Almeno... almeno spero.
E così si inizia a parlare di Pitch Black, e capiamo qualcosa di più. Anche se quella meza verità del Preside mi lascia un po' perplessa, secondo me c'è qualcosa che appunto vuole nascondere loro anche se non so perché. Forse perché ciò che ha detto loro è già abbastanza pesante, o magari perché non vuole spaventarli ulteriormente. Ma c'è una parte di me che pensa che dovrebbe essere completamente sincero.
"«Il fatto è che Elsa Arendelle ha tutti i segnali che destano la mia preoccupazione. Quella ragazza ha dei poteri davvero singolari. Ho cercato di aiutarla a tenerli a bada, in questi anni, proprio perché temevo di arrivare a questo. Ho paura che sia stata presa di mira da Black. »
«Aspetti» disse Merida. «Quali poteri?»
«La signorina Arendelle è in grado di creare il ghiaccio» fece una pausa, «Senza usare la bacchetta.»
Silenzio.
«Avere poteri come quello non è un buon segno, nemmeno nel mondo dei maghi» rifletté Quentin, cercando una conferma nel Preside.
«Esatto»  disse infatti il mago. «Il vostro compito, dunque, sarebbe proteggerla, in modo che non ceda alla magia oscura. È fin troppo vulnerabile»  continuò. «Se non dovesse migliorare, ho paura che sarebbe molto più complicato fermare il caos.»
Scese il silenzio, nella stanza; i ragazzi avevano assorbito crudelmente l’impatto di quelle parole.
«Che cosa succederebbe ad Elsa se... insomma...» prese parola Anna. «Se non ci riuscissimo?»
Il Preside la guardò per una manciata di secondi, prima di risponderle. «Non lo so. Ma sicuramente – e questo non voglio nasconderlo, a nessuno di voi – niente di buono. Cambierebbe, diventando qualcosa che non è.»
Quella frase fece scuotere il corpo di Anna in un brivido."
Perché è pericoloso avere il potere di Elsa, anche nel mondo dei maghi? Insomma, abbiamo visto cos'ha fatto ad Anna quel potere, ma cos'altro può fare? Congelare le persone? Intrappolarle nel ghiaccio? E poi? Sembra che il Preside volesse far capire che potrebbero esserci conseguenze molto più gravi di queste.
Non solo Anna prova brividi, ma anche io. Se Elsa venisse attirata verso l'oscurità fino ad esserne contagiata, fino ad avercela dentro, nell'anima e nel cuore, non ce la farei a sopportarlo. Mi farebbe troppo male.
Bene, quindi andranno a cercarla!
"«Potete andare» disse poi dopo qualche istante, serio. «E ricordatevi che non dovete essere mai soli, in questa guerra.»"
Grande frase, Preside Merman! Lei è un uomo molto saggio. Ha ragione: non devono essere soli. Devono restare uniti, se vogliono farcela. Ma ho paura che l'impresa sarà più difficile di quanto tutti loro si aspettano. Spero che si faranno forza l'uno con l'altro e che ne faranno soprattutto ad Anna, che assieme ad Elsa in questo momento è la più fragile e vulnerabile.
Capitolo meraviglioso come sempre!
Giulia
P.S.: forse mi sbaglio, ma sono praticamente sicura che nella parte in cui parli del fatto che Meg è malinconica manchi un pezzo, che invece ho visto scritto sotto, dopo il tuo angolo autrice. Credo sia inserito in un'immagine, ma la mia barra braille me lo fa vedere lo stesso. E' questo: "Era ovvio che anche quella ragazza avesse i suoi problemi, eppure lui stentava a crederlo davvero e vederla così fragile lo lasciò in qualche modo sorpreso." Non l'ho visto, nel capitolo, mentre leggevo.

Recensore Master
28/05/19, ore 22:26
Cap. 8:

Ciao Sara!
Per mesi, mesi interi non ho recensito questa storia. Per i motivi che sai, e anche perché poi non sono stata bene e non mi sento ancora molto in forma. Ma spesso, anche quando avrei potuto… non so, non mi sentivo mai abbastanza forte per affrontare una storia dai contenuti piuttosto intensi. Non leggo più da un po’, qui, e non aggiorno la mia long da quasi tre mesi, anche se la settimana scorsa ho ripreso a scrivere. Ce la posso fare!
Oggi ho deciso di passare e di riprendere la lettura, perché mi mancava questo romanzo. Mi mancava tantissimo. E, soprattutto, mi mancava Elsa.
Nella scorsa recensione ti avevo domandato cosa sono i M.A.G.O, e siccome non mi hai risposto – probabilmente ti è sfuggito – sono andata su Harry Potter Wiki e ho scoperto che sono gli esami del settimo anno ad Hogwarts. Bene, dubbio chiarito.
Oh, iniziamo con Elsa! Bene, questo mi rende felice, anche se mi dispiace per il momento che lei e la sorella stanno passando, un momento difficile che è il culmine di anni di sofferenza.
“«Elsa!» urlò più forte, ma l’unica reazione che suscitò nella gemella fu quella di correre ancora più forte.”
Cambia il secondo “più forte” con “più in fretta”, così eviti la ripetizione.
Spero che si fermi, ma ne dubito; e così Anna starà di nuovo male, ancora di più, ed Elsa altrettanto.
“«Elsa!»
Anna non ricordava neanche più per quante volte l’avesse chiamata, le sue corde vocali bruciavano come tizzoni accesi. Trasalì quando vide che sua sorella si stava addentrando nella foresta, come per rifugiarsi da qualcosa da cui neanche lei poteva scappare. Era spaventata, disperata. Lei lo vedeva bene.”
Elsa, ma… nella foresta proibita? Io ti voglio bene, Elsa, tesoro della mamma, solo… sei scema per caso? (Che poi dire tesoro della mamma forse non è appropriato, ma pazienza, era solo un ulteriore gesto d’affetto). Ora, io non mi ricordo cosa sia esattamente la foresta proibita e perché sia proibita. Me lo spiegheresti, Sara, per favore? Però il nome mi sa di qualcosa di molto pericoloso, e la cosa non mi piace. E se in quel luogo Elsa venisse presa da qualche potere oscuro, magari da Pitch Black in persona? Ho paura per lei. Non voglio che le accada qualcosa! Mi ha colpita il passaggio in cui dici che Anna vede la disperazione sul volto di Elsa. Il fatto che soffrano così mi strazia fin nel profondo dell’anima, e lo dico sinceramente, senza esagerare. Insomma, è terribile. Due sorelle dovrebbero essere unite, e invece a causa del potere di Elsa, dal quale lei vuole proteggere Anna, non lo sono. I loro genitori sono morti, se non ricordo male, e quindi loro sono tutto ciò che resta loro della propria famiglia, ma sono lontane. Quanto devono sentirsi sole! Anche Anna, nonostante le sue amicizie… è come se le mancasse un pezzo di sé.
Comunque, secondo me la sconosciuta è Meg.
“«Perché vedevo che aveva bisogno di aiuto.»
Sulle due calò il silenzio, poi la Serpeverde lo interruppe di nuovo.
«Che cosa le è successo? E da dove veniva tutto quel ghiaccio?»
Anna, per un momento, non ebbe il coraggio di rispondere, poi disse:
«Da lei. Io... non so cosa sia successo» rivelò, con un filo di voce. «È stata tutta colpa mia» concluse poi, coprendosi il viso con le mani in un gesto disperato.
«Beh, ma a tutto c’è rimedio, no?»
Tolse le mani dagli occhi e guardò la ragazza, che la ricambiava comprensiva. Anna si sentì stranamente riconoscente; non che avesse mai avuto pregiudizi sui Serpeverde – del resto, non sarebbe stata la fidanzata di Hans altrimenti – ma quella Megara non le piaceva. Era l’amica di Eris, quella che aveva mandato Merida in infermeria. Ne aveva sempre dedotto che non potesse essere più affidabile di lei, eppure non sembrava di certo come le altre due ragazze che frequentava. Sembrava più... sincera, ecco.
«Non dirò niente a nessuno di tutto questo, se è quello che stai pensando» le promise la ragazza. Finalmente, le labbra di Anna si incurvarono leggermente all’insù.
«Grazie.»
Megara sorrise.
«Non c’è di che, ragazzina.»
Era strana, quella situazione, ma la cosa più strana era che non si sentiva affatto a disagio. Sapeva che Megara l’avrebbe aiutata, glielo leggeva negli occhi.
E lei avrebbe fatto di tutto per trovare sua sorella, ne era certa.”
Nonostante la durezza della voce, Meg è stata gentile a decidere di aiutare Anna e a pensare che anche Elsa avesse bisogno. Forse tanti – io compresa, lo ammetto – sono portati a pensare che tutti i Serpeverde siano cattivi (del resto, quando ho visto Harry Potter e la pietra filosofale, mi ricordo che mio papà mi ha detto esplicitamente che lo erano) ma, almeno per come li dipingi tu, non lo sono tutti. Per esempio, Megara non lo è.
“Elsa sapeva di avere ormai il viso mezzo sfregiato dai rami che aveva incontrato correndo, ma non le importava. Voleva fuggire dal ghiaccio che però sembrava rincorrerla, attaccarsi addosso a lei come una malattia da cui non sarebbe più potuta guarire.
E poi c’era Anna.
Anna...
Anna che aveva lasciato indietro sempre, Anna che c’era – che ci sarebbe stata – e che lei invece aveva evitato crudelmente per due anni.
Le lacrime le rotolavano sul viso una dietro l’altra, andando a bruciare nei graffi che aveva sulle guance. Al suo passaggio, vedeva che la terra si ricopriva di un sottile strato di brina.
Non si sarebbe mai perdonata per tutto il male che aveva fatto a sua sorella, nemmeno con la consapevolezza di averlo fatto perché stesse bene.
Elsa, aspetta!
La sua voce che la chiamava la tormentava.
Elsa!
«Basta!» urlò all’improvviso, fermandosi.
Solo il silenzio le rispose.”
Prima di tutto domanda: cos’è il platano picchiatore? Un albero?
Mi ha colpita la descrizione del ghiaccio come una malattia da cui Elsa non guarirà mai, lo vede come una specie di maledizione. Anna le manca sempre di più secondo dopo secondo, e mentre ricorda tutto quello che è successo, allo stesso tempo è proprio grazie al ghiaccio che si sfoga, giusto? Arrabbiandosi e creando quella tempesta di neve descritta meravigliosamente (mi hai fatto percepire tutta l’energia che esce dalle mani di Elsa, è stato meraviglioso anche se triste visto che è il ghiaccio a separare le due sorelle), ha usato proprio questo come una specie di arma. Un’arma per sfogarsi, per lierarsi da tutto il dolore. Il ghiaccio le fa al contempo bene e male, un po’ come la scrittura, almeno per me: scrivere mi fa bene, mi fa sfogare, mi fa sentire più libera, mi toglie dei pesi almeno per un po’, ma allo stesso tempo siccome nelle mie storie c’è ,olto di me, scrivere di certe cose mi fa anche male. Eppure lo faccio, lo faccio perché senza scrivere mi sentirei morta dentro. È questo che Elsa prova, mi pare di aver capito.
Altra domanda: la tempesta di neve che hai descritto è simile a quell del film di “Frozen” quando si sentono tutti quei rumori mentre lei canta “Let It Go”, o "All'alba sorgerò" che dir si voglia?
“Non sapeva che qualcuno, da lontano, la stava guardando.”
Oddio, e chi è questo o questa, adesso? Elsa non aveva già abbastanza problemi?
E ovviamente tu cambi punto di vista e mi fai rimanere con l’ansia e la curiosità, ma soprattutto con l’ansia. Ti odio XD. No, scherzo, lo sai che ti voglio bene!
La battuta di Quentin sull’emozione di riprendere le lezioni mi ha fatta sorridere. Per capire: quanti giorni sono passati da quando si sono fatti male? E come stanno i due? Lo so, in questo capitolo ti sto riempiendo di domande, spero che rispondere non ti porti via troppo tempo.
Hai scritto “Qualcuno ha fato” e non “fatto”.
Hai anche scritto “c’è rischio” dimenticando la parola “il”.
“«E la ragazza, Elsa?»
«È fuggita nella foresta.»
«Che dobbiamo fare al riguardo?»
«Andare a prenderla» fece Merman, deciso. «C’è rischio che qualcuno l’abbia vista. Qualcuno che non dovrebbe mai e poi mai avvicinarsi a lei.»
Per un momento la Fairy non disse nulla. Quentin riusciva quasi ad immaginarsi la sua espressione preoccupata, smarrita.”
Santo Dio sì, sì, andate a prenderla! Anzi no, correte a prenderla! Se le è successo qualcosa, io… Ci credi se ti dico che ho un groppo in gola in questo momento? Non potrei sopportarlo se le succedesse qualcosa di brutto. E se Pitch Black la catturasse e… non so, le facesse del male o le manipolasse la mente per portarla dalla sua parte? E se lei si opponesse e lui la uccidesse? Sto immaginando scenari orribili, te lo giuro.
“«No, Merida. Siamo diventati amici ultimamente, ma questo non significa che io debba buttarmi a capofitto con te in tutto quello che vorresti fare. E poi non sarebbe male se ogni tanto tu fossi un po’ più... prudente, ecco.»
«Proprio perché sei un mio amico dovresti mostrarmi solidarietà, sai?» fece lei. «E io, invece, penso che ogni tanto non ti farebbe male un po’ di avventura.»
Quella frase fece zittire Quentin, che si limitò a guardarla.
E dopo ci fu il colpo di grazia.
«Esmeralda sarebbe fiera di te, se tu accettassi di fare una cosa simile. Si unirebbe anche lei... se solo potesse.»”
Io starei nel mezzo in questa situaione: Anna è mia amica (considero tutti i personaggi di questa storia miei amici, o almeno quelli che mi piacciono), ed è ovvio che se un amico è in difficoltà o in pericolo, se si può si cerca di fare di tutto per aiutarlo. Ma in questo caso è necessaria prudenza, Quentin ha ragione. Merida dice di conoscere i pericoli ai quali andranno incontro, ma secondo me sono più grandi di loro e in realtà ne hanno solo una vaga idea.
Quentin ha fatto bene a frenare un po' Merida, comunque, o perlomeno a farla ragionare. Comunque hanno deciso di farlo, e sono preoccupata.
La determinazione di Merida mi ha colpita.
Altra domanda (ti prego, ricordatele e rispondi a tutte se ce la fai!): quali sono i riferimenti al film originale di cui parli nelle note autrice? La barriera di ghiaccio e quello che fa Elsa o ce ne sono altri?
Non so cosa succederà, ma so he *voce minacciosa* se fai succedere qualcosa di orribile ad Elsa, o se la fai morire, ti uccido! *Risata malefica* Scherzo, ovvio, come dicevo prima in ti voglio bene, e l'autrice sei tu, quindi fai tu le tue scelte. Ma, parlando seriamente, ho paura che qualcuno perderà la vita, in tutta questa faccenda. E che soffrirò per questo e piangerò. Tanto.
Inutile dirlo, ma ho adorato questo capitolo e l'ho divorato dalla prima all'ultima parola. Mi sono dovuta interrompere perché ho avuto una mattinata intensa ed ero stanca, e ho ripreso stasera, ma non ho fatto altro che pensare alla tua storia. E, insomma, mi sento molto coinvolta da tutto quello che succede. Brava!
Giulia

Recensore Master
24/05/19, ore 23:10
Cap. 36:

Ciao!
Wow un capitolo davvero stupendo! *w*
L'adoro! Ho adorato ogni cosa.
Tipo Esmeralda il suo voler investigare, ma poi finisce per perdersi nel suo rapporto con Frollo e comincia a perdersi in esso.
Poi Jehan e il suo perdersi in un altra dimensione, visto che poi si trova il suo cadavere sul suo stesso letto! Questo fa capire al lettore che è un capitolo basato sulla psicologia! u.u

Febo poteva essere un po più gentile. Comunque secondo me il prossimo capitolo lo dedicherei più ampiamente alle varie morti recenti, su ciò che provano i vari personaggi, è solo un consiglio non è un obbligo!
Ovviamente mi sta piacendo sempre di più la tua storia e la leggo sempre con il medesimo entusiasmo di prima!A presto! :*
Fuji.