Recensioni per
Portraits of modern lives
di Osage_No_Onna

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/05/17, ore 16:25

Ed ecco Bradamante, la seconda forte figura femminile! Direi che sei stata molto fedele all'opera di Ariosto per quel che riguarda l'aspetto fisico, forse un po' meno per il carattere... Non ce la vedo molto come una simpaticona allegra e scherzosa, me la sono sempre immaginata come una persona seria, fiera (anche se meno di Marfisa) e composta. Avrei anche speso qualche parola sul suo altruismo, che secondo me è una delle sua caratteristiche più importanti (tanto che certi personaggi se ne sono anche approfittati...) e che la differenzia da Marfisa (più irruenta e individualista).
Comunque, come già detto, ho trovato il personaggio abbastanza fedele all'originale e non snaturato... però non mi è piaciuto granché lo stile di scrittura che hai usato, in particolare la descrizione molto ad elenco e la frase finale con quell' "e" iniziale che secondo me non ci sta bene. Non ho apprezzato molto nemmeno il "perché" e il "nonché" alla quinta e all'ottava frase, mi sembra rendano la lettura meno scorrevole.
Al prossimo ritratto ;)!

P.s.: c'è un errore di battitura nell'ottava frase ("le" invece di "da").

Recensore Junior
20/05/17, ore 20:30

Eccomi qui di nuovo (finalmente)! Mammamia che tristezza il pezzo finale D: ! Ma pensando al ruolo di Dalinda nella poema... ci sta eccome. Se devo essere sincera, leggendo il nome non ricordavo chi fosse, ho dovuto cercare su internet :/
Strana questa scelta di mettere tra i primi ritratti anche quello di Dalinda che nel poema è più una sorta di comparsa che un vero personaggio... Hai voluto seguire l'opera (dove se non sbaglio lei appare abbastanza presto) o avevi voglia di scrivere qualcosa di più tragico e lei sembrava il personaggio giusto?
Mi chiedo anche come mai hai voluto rappresentarla come una "volontaria", c'è un qualche collegamento con il poema? Il collegamento, invece, è ben chiaro nella seconda parte dove si parla dell'amato e di "fiabe crudeli"... Poveretta.
Per quanto riguarda l'aspetto fisico, direi che ci sta (anche se mi ricordo davvero poco come era descritta nell'"Orlando Furioso"...), buona l'idea delle lentiggini (mi pare fosse scozzese nel poema) e anche l'aspetto infantile (che potrebbe contribuire a rappresentare l'ingenuità del personaggio).
Un saluto e al prossimo ritratto ;) !

Recensore Junior
07/02/17, ore 23:22

Anche questo ritratto mi ha lasciata contraddetta, forse ancora di più di quello di Marfisa. Penso che Angelica sia uno dei personaggi che ho detestato di più dell'Orlando Furioso e dell'Orlando Innamorato e penso che se fosse stata come l'hai descritta tu forse non mi sarebbe stata così sulle scatole XD! Nelle due opere Angelica è disdegnosa e si crede superiore agli altri, tutto vero, ma non è per niente indipendente. È la tipica persona che friendzona tutti, si teneva buoni tutti i cavalieri (tranne Rinaldo che per colpa della fonte magica non poteva soffrire) con il suo parlare soave e mansueto ma non la dava a nessuno. Non era arrogante, lei illudeva. Ha illuso Sacripante per tornare nel suo paese e ha illuso un sacco di volte (nell'Orlando Innamorato) il povero (e rincretinito) Orlando. Era fredda sì, anche se cercava di apparire sempre dolce, ed era una manipolatrice senza scrupoli. Penso che anche ad Ariosto stesse sulle scatole visto che pareva dispiaciuto che Orlando, una volta impazzito, sia stato sul punto di ucciderla senza volere ma non ci sia riuscito, mi pare avesse scritto qualcosa sul vendicarsi di tutti i paladini presi in giro XD!
Anche il fatto che non gliene importasse niente dei complimenti e che ne ridesse sprezzante non mi convince in quanto non si addice al suo carattere mansueto, mi sa più da una che apprezza eccome i complimenti, la lusingano, ma però non ci pensa nemmeno per un secondo a rispondere alle avances (se non al massimo con dei grazie fintamente imbarazzati).
Per quanto riguarda l'aspetto fisico il fatto che sia cinese ci sta (in teoria lei è cinese) e quindi anche i capelli scuri, sebbene però nell'Orlando Innamorato è inspiegabilmente bionda XD! Il fatto che faccia ginnastica ritmica... boh, ci può stare ma non ce la vedo troppo... Sarà perché ormai la vedo come un essere inutile e completamente incapace :S .
Alla fine era solo una bella (moooolto bella) tizia che sfruttava gli altri per salvarsi le chiappe e che si innamora dei bei (moooolto bei) ragazzi come Rinaldo (nell'Orlando Innamorato se ne innamora in modo naturale e se ne disamora bevendo dalla fonte di Merlino) e Medoro, che non aveva altra dote se non la bellezza da cherubino. Quindi alla fine non aveva neanche sto gran cervello con cui pensare... Dai, forse sono un po' troppo cattiva con questa piattola XD!
Insomma, per concludere, mi sa che la tua visione di Angelica differisce molto dalla mia :S . Al prossimo ritratto!

P.s. : ma che c'era scritto sulla sua maglietta rossa con le lettere cubitali d'oro? "NO"? Ci starebbe di più un "MAYBE..." seguito da un mentale "aspetta e spera" XD

Recensore Junior
07/02/17, ore 22:25

Ecco, già questo ritratto mi piace di meno. Marfisa è un personaggio a me caro (sebbene a volte odioso) e le sue caratteristiche principali sono sicuramente la fierezza, l'orgoglio e la smisurata ambizione e superbia! Ricordiamoci che lei è la donna che ha giurato di non togliersi l'armatura finché non avesse sconfitto i tre uomini più potenti della sua epoca: il re Gradasso, Agricane e lo stesso Carlo Magno.
Della sua fierezza si intravede qualcosa dalla sua passione per l'equitazione (che nelle due opere tale passione non c'è più di tanto, mi pare che il suo cavallo fosse uno dei pochi senza nome), dal paragone con l'amazzone e dalle sue corse scatenate però... è un po' poco, non trapela la sua arroganza e la sua voglia di sfidare il mondo intero. Ce la vedo Marfisa cavalcare a briglia sciolta, frustrata in quanto costretta a restare nella pista... eppure credo che la vera Marfisa non avrebbe sopportato tale costrizione, la sua energia è troppo prorompente, avrebbe saltato qualsiasi recinzione e avrebbe galoppato per chissà dove!
Per quanto riguarda l'aspetto fisico, nell'Orlando Innamorato viene descritta come alta, dalla pelle abbronzata e bionda, quindi anche qui non sei stata molto fedele ma va beh, l'aspetto fisico mi turba molto meno... Mi chiedo se hai fatto anche Ruggero con la pelle color caffè per mantenere la parentela.
Anche i pantaloni da hip-hop non mi convincono tanto, non ce la vedo proprio XD!
Come per la flash-fic precedente, anche questa è scritta bene e non ci si può lamentare :)
In conclusione questo ritratto di Marfisa, la forte regina, non mi ha particolarmente soddisfatta anche se un po' s'intravede il personaggio delle opere di Boiardo e Ariosto. Forse è anche colpa del fatto che, essendo una flash-fic, non hai avuto molto spazio per approfondire il suo carattere.
(Recensione modificata il 07/02/2017 - 10:32 pm)
(Recensione modificata il 07/02/2017 - 10:36 pm)

Recensore Junior
07/02/17, ore 19:01

Ciao! Avendo di recente letto sia l'"Orlando furioso" che l'"Orlando innamorato", ho provato a vedere se ci fosse qualcosa a riguardo qui su efp, ed eccomi qui in questa sezione! Ho trovato subito molto interessante il tuo progetto di mostrare un ritratto dei vari personaggi nell'epoca moderna e sono curiosa di vedere se sei riuscita a far trasparire il carattere ed essenza.
In questa prima Flash-Fic hai mostrato la maga Melissa... come mai hai voluto iniziare con lei? Strano dato che non è uno dei personaggi principali. Comunque l'immagine ringiovanita che proponi si avvicina molto a quella che mi ero fatta anch'io: una ragazza studiosa, con un non so che di mistico, e dall'aria "strana". L'unico tratto diverso sono i capelli che io me li ero sempre immaginati mossi e rossi, color carota :) . Invece gli occhi verdi, a mio parere, sono perfetti. Forse ci sarebbero stati anche un paio di occhiali.
Mi chiedo come mai le hai voluto dare questo velo di tristezza, però non è fuori luogo, non stona né con il personaggio di Ariosto né con il tuo, dato che sarebbe comprensibile se soffrisse per l'isolamento derivante dal fatto che gli altri (e probabilmente anche lei stessa) la vedano come un' "estranea". L'isolamento è anche presente nell' "Orlando furioso", però lì è autoimposto (almeno così mi pare di ricordare), e anche in quel caso forse non si divertiva poi molto a starsene mesi e mesi da sola nella cripta di Merlino...
Direi che questo primo ritratto è riuscito, Melissa è stata presentata bene dall'osservatrice e si riesce a scorgerne la bontà e la calma.
Per quanto riguarda lo stile, questa flash-fic mi pare scritta bene, fila perfettamente e in modo naturale.
Spero che anche i prossimi ritratti mi soddisfino :) , ciao!


P.s.: In realtà, nell'opera originale ci potrebbe anche essere un'altro motivo per la tristezza di Melissa... Infatti nel canto XLIII viene citata un'altra maga Melissa che si era innamorata di un uomo sposato, lei gli mostra come la moglie avrebbe potuto tradirlo e lui inizia ad odiarla per avergli procurato tale dolore, così la mago sparisce perché non sopporta di far soffrire il suo amato. Nell'opera non viene mai specificato che le due "Melisse" siano la stessa persona, ma, nel caso lo fossero, potrebbe essere una valida motivazione per la tristezza della maga e anche del suo isolamento.
(Recensione modificata il 07/02/2017 - 08:01 pm)

Recensore Junior
24/09/16, ore 15:54

Ciao Flavia, compio un ritorno di fiamma e riparto dalla tua Orrigille. Per quanto riguarda la piccola nota di ieri sera ho pensato che, forse, tu e Orrigille avete lo stesso comportamento in fatto di questioni di cuore. Diffidenza? Apatia? Nuovo mostro di Firenze? Dubito che sia tutto ciò. Nella nostra società odierna un po', ancora, certa gente si stranisce quando conosce una donna che non ha molto interesse ad impegnarsi, a causa dell’immagine collettiva della donna visualizzata come unicamente madre e premurosa del marito. Orrigille quasi mi fa sorridere: “ritorna dal suo primo amore più per noia” e in lei si percepisce una sorta di indipendenza e disinteressamento nei confronti del giudizio altrui. Non completamente, però: di nascosto la feriscono, eppure sono solo taglietti che si rimarginano subito. È forte, Orrigille. E immagino che lo sia pure tu.
Come al solito quadro molto carino e originale, scorrevole, nessun problema - il personaggio arriva alla mente istantaneo e chiaro come una botta.

Recensore Junior
04/08/16, ore 01:08

Assolutamente una contraddizione, loro due, molto bella anche da immaginare, mi è piaciuta molto. Chissà perché mi rivedo in entrambe. Una mia parte cinica, e l'altra tutta presa da scenari dolci e fiocchettini e pizzo. Ci starebbe bene una storia su di loro, con Olimpia che le fa da scudo, anche se lo ammetterebbe poco. E alla fine, l'esistenziale dilemma di essere compresi dagli altri. Qui scorgo pure, sebbene sia soggettivo, la liberazione dallo stereotipo che le modelle, e in generale le ragazze così carine, all'apparenza tenere e gioiose, siano felici per forza. Forse è mia impressione, ma ho trovato questo quadro più dettagliato degli altri, o sbaglio? Senza dubbio tra i miei preferiti.

Recensore Junior
24/07/16, ore 14:50

Questa fanciulla è quasi quasi un modello di bellezza e carattere a cui mi ispiro. Il titolo del quadro mi ha attirata, visto che tutto ciò che riguarda regine, neve e paesaggi ghiacciati mi mandano in estasi. Pertanto è stato un piacere leggere di notti e geyser. Sembra davvero una donnina carina quanto forte, me la immagino con la pelle tonica e il corpo ben formato, le braccia ai fianchi, il viso fiero. Quasi ironico che narri le sue fredde avventure su una spiaggia: sta bene anche lì o il suo cuore appartiene all'Islanda? Flash molto simpatica e ben descritta.

Recensore Junior
24/07/16, ore 13:43

Leggera e preziosa come la carta che ama, questo personaggio si destreggia tra la città mondana e il luogo chiuso di un silenzio fatto di parole - ossimoro che mi pare fattibile -, forse non mimetizzandosi completamente, poiché conserva ancora dell'astio contro lo smog, ad esempio. Smog che, da una parte, potrebbe benissimo essere pensato anche come la nube tossica di quelle persone che ineggiano solamente alla baldoria e alle frivolezze della vita. Anche lei è dopotutto una persona che non aspira troppo a stare in una folla, piuttosto preferisce la sua campagna verde. Credo che, comunque, a tutti quelli che hanno una personalità incline alla cultura e alla lettura non dispiace mai un tempo ritagliato solo per loro. Loro che è anche noi, diciamo. Sarei curiosa di sapere come continua con i due personaggi alla fine. Quadro molto grazioso. Adieu

Recensore Junior
22/07/16, ore 19:56

Animata dallo stesso animo ribelle di Fiordispina, l'indipendente Alcina sembra avere tutti i doni del cielo: bellezza e forte personalità. Anche se, forse, quasi tutto fanno caso solamente al primo, cosa a cui lei è ormai abituata. Mi domando, si è arresa a qualcuno che veda qualcosa di più in lei o gode di questa attenzione? In ogni caso ammiro la sua testardaggine a non ascoltare le voci di corridoio e continuare imperterrita la propria strada. Sembra quasi una femminista. Bella la tua immaginazione e lo sforzo che fai nello stravolgere l'epoca e il contesto dei personaggi, in modo soddisfacente, come al solito del resto.

Recensore Junior
18/07/16, ore 15:07

Posso dire che finora questo è il mio personaggio preferito? Posso dirlo. Sebbene abbia mimato un nooo! per i poveri capelli accorciati (me ossessionata dall'aspetto estetico e anche dai capelli lunghi), quello che è venuto fuori dopo scorrendo in modo semplice è stata una deliziosa sorpresa. Molto carina l'espressione e l'immagine che si viene a creare quando Fiordispina "prende" la verità per i capelli: quei suoi capelli che ora sono corti, ma che le hanno ingrandito il sorriso; l'hai descritta come una fiamma che cresce a dismisura, simbolo classico eppure sempre azzeccato. Mi viene da pensare a un piccolo fiammifero che sfrega su qualcosa, in modo testardo, un capriccio (ma per una buona causa!), prende fuoco e dopo si lascia cadere a terra: adesso tutto s'infiamma. Inaspettato lo scambio della ragazza con suo fratello: in poche parole hai saputo spiegare bene la situazione. Davvero un'idea carina. E per finire, rimanendo in tema giorni nostri, citi le manifestazioni che perora si sentono moltissimo. Segui una linea coerente con la storia del personaggio e non ti perdi in inutili dettagli. Hai fatto un buon lavoro, mi è piaciuto.

Recensore Master
12/07/16, ore 09:45

E stavolta passo io.
Amo questa figura, che passeggia solitaria, e mi ci rivedo un poco.
Mi piace lo stile di narrazione rilassato, quasi sospeso che hai creato, penso sia perfetto.
Il lessico è curato e le descrizioni molto efficaci.
In summa: brava.
Illidian~

Recensore Junior
06/07/16, ore 15:59

Un personaggio particolare e delicato è Olimpia, che ho voluto conoscere dopo che l'hai nominata. Un fiore, un fiore rosso magari, come i suoi capelli, e lo stelo verde, che s'impianta nella pineta alla larga di tutti, o forse alla larga di nessuno. Nessuno infatti l'accudisce, nessuno se ne prende cura, se non il sole e qualche pioggia impietosita ma da cui lei rifiuta i raggi e l'acqua; un fiore solitario che cresce nell'ombra, coi petali spezzati. Sembra quasi che lei stessa sia un fantasma amareggiato. Ho immaginato la sua figura itinerante: hai saputo renderla bene, susciti pena, tenerezza per lei. Di nuovo, hai un tratto scorrevole ma preciso. Chiaro e senza errori. Ho apprezzato questo quadro. Adieu

Recensore Junior
24/06/16, ore 14:07

Stavolta è il mio turno! Ho scelto il tuo lavoro più recente e, considerato che non vi erano altri commenti, sto iniziando io. Per quale motivo non ve ne sono, poi? Forse, appunto, è nuovissimo, poiché in quanto a contenuti e stile non è per niente male. Hai un tratto che lascia dietro di sé eleganza e dettagli, senza risultare prolisso. Una bella cosa. Tra l'altro, sei riuscita ad «inquadrare» - gioco di parole con il tuo titolo, perché io sono simpatica - perfettamente un personaggio in poche righe, in modo completo. Ed ecco che allora ci si investe con la malinconia che lei sprigiona, la quale accarezza anche gli altri personaggi ma da cui loro si ritraggono, spaventati, usando i pregiudizi e le incomprensioni come armi. Questo succede spesso nella nostra epoca, perciò hai raggiunto uno degli obiettivi che prefissi nella trama.
Eppure c'è chi riesce ad andare oltre e a toccare le cose con le proprie mani, per vedere come sia davvero, e viene riempito di un altro stato d'animo: l'empatia. Carinissima anche l'associazione della ragazza all' «
ape intorno al favo». 
Mi sono riconosciuta negli atteggiamenti introversi e solitari della ragazza. Forse anche tu? Non saprei dirlo. In conclusione, un bel lavoro.
Adieu