Recensioni per
La storia di Mio
di miciaSissi

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/06/17, ore 01:49

Se volevi farmi commuovere ci sei riuscita... per me gli animali sono TUTTI meritevoli di amore e protezione, oltre che di un trattamento anche più che umano, perché noi quando stiamo male o soffriamo "ci intendiamo" con gli altri umani per spiegare cosa abbiamo e chiedere soccorso... loro no, possono contare soltanto sul nostro occhio vigile e sull'affetto che abbiamo per loro.
Grazie, Micia, per questa bella one-shot... un bacione da Morghana
(FIERA mammina di nove micini, tutti - salvo una - presi in strada!)

Recensore Master
28/10/16, ore 15:35

Ecco...ci ho messo anche questa. Come sempre ben scritta, è deliziosa, triste, angosciante ed istruttiva. Preferisco chi non prende un animale, sapendo di non poterlo trattare come merita, a chi li prende per moda, o li regala a cuor leggero, per poi dimenticarsene. Anch'io ho avuto il mio primo pesce rosso da bambina, vinto al Luna Park. Poi da sposata abbiamo avuto vari pesci rossi nella boccia, uno alla volta, tutti campavano diversi anni, e si sono chiamati tutti Schizzo. L'ultimo è morto pochi mesi fa e non l'abbiamo più sostituito perchè si è fatto un acquarietto mio figlio, in camera sua, con una coppia di Carassius di origine giapponese (maculati) di nome Cosmo e Wanda (i Fantagenitori, un cartone animato). E accanto a loro, come già detto in un'altra recensione, c'è il terrario che ospita l'ultimo arrivato, Jack, Eublepharis Macularius, ovvero geco leopardino. Che sembra incredibile, ma è davvero una sagoma! Io poi ho avuto cani e cavalli e so cosa vuol dire vivere con loro, e quanto si sta male quando li perdi. Ma l'unica cosa che speravo quando ciò accadeva, era che loro avessero avuto, nella loro vita insieme a noi, almeno quello che noi avevamo avuto da loro. Perchè di sicuro noi, dall'esperienza di essere stati i loro padroni, ne eravamo usciti migliori.
Altra cosa: io credo che i nostri animali, un giorno, li ritroveremo, in quel posto di luce. Dove non credo ci sarà posto, per chi non li ama almeno un po'. Detto questo, però, mi sembra doveroso dire anche un'altra cosa: non amo nemmeno quelle persone che ritengono gli animali più importanti degli esseri umani, e amano il gatto/pesce rosso/cane/ cavallo ecc. più di un bambino o di qualunque altra persona bisognosa. Lo dico perchè purtroppo ne conosco qualcuna. Ogni essere vivente ha il suo posto, e si può amare tutto e tutti col giusto equilibrio...
Perdonami la lunga filippica, mi è uscita così, di getto. A volte quando scrivo la penna (o la tastiera) va da sola!
Un bacione come sempre, e grazie per questa storia un po' triste, ma che ci fa riflettere!

Recensore Master
04/10/16, ore 14:55

Buon pomeriggio.
Era un'eternità che sognavo di leggere un racconto del genere, giuro.
Mi stavo pure accingendo io a scriverlo, come se fossi stato disperato.
Leggere questa tua storia è stata una stupenda sorpresa per me, ed è stato un vero piacere. Unico.
Sei stata molto brava a descrivere il dolore del povero pesciolino, un dolore che accomuna anche tutti gli altri esseri viventi, che ormai paiono esser condannati a venire classificati come oggetti, immersi nell'insensibilità umana. Ma se l'uomo non è buono coi suoi simili, coi suoi fratelli, immaginiamolo se lo è col suo mondo e con la vita in generale...
Un inno disperato, innalzato contro la violenza che, ahimè, ogni giorno devono subire gli animali.
Ho percepito sulla mia pelle tutte le sensazioni che hai descritto nella tua piccola opera, mi sono immedesimato molto... e capisco. Posso notare quanto tu ami e rispetti gli animali e gli altri esseri viventi che ci circondano! Hai senza dubbio un gran cuore, e questo ti fa onore ed hai tutto il mio rispetto e il mio supporto. Il mondo ha tanto bisogno di persone buone e sensibili come te.
Complimenti per questo tuo scritto, e per aver dato voce a chi non ne ha.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
06/09/16, ore 20:46

Che storia struggente. L'avevo già letta e apprezzata, ma non avevo notato che l'autrice eri tu!
È una favola triste, che però fa pensare. O forse dovrei dire che è una favola triste e quindi fa pensare. Ci fa riflettere sulla leggerezza con cui prendiamo degli animaletti carini per giocarci, senza veramente porci il problema di cosa ne sarà di loro una volta che ci saremo stancati di giocare.
Il tuo Carassius Auratus è un personaggio saggio e triste, fatalista come tutte le creatiure che hanno capito di non potersi opporre al fluire spesso negativo degli eventi.
Complimenti, una bellissima favola. Bisognerebbe leggerla a tutti i bambini, così forse capirebbero qualcosa in più sugli animali.

Nuovo recensore
19/07/16, ore 13:47

Mamma mia, Micia...mamma mia!!! Tu mi vuoi proprio con i lacrimoni agli occhi. La storia e' molto bella e ben descritta...tanto ben descritta che ti spacca lo stomaco.
Ho accudito un pesciolino rosso di nome Ciccio per ben sei anni, e mio figlio lo adorava. E quando se n'e' andato, gli abbiamo perfino fatto il funerale. E il mio ragazzetto ci pensa ancora, tanto adora gli animali.
Non abbiamo mai permesso che qualcuno potesse fare del male al nostro Ciccio.
Spero anch'io che al luna park vadano eliminate queste barbarie..

Brava da Robin

P.S. Ti prego, la prossima deve essere allegra...

Recensore Master
18/07/16, ore 21:09

Guarda mi hai fatto piangere. E per davvero, quando ero piccola vinsi un pesciolino rosso al luna park, proprio come lo hai descritto tu e mi ha fatto compagnia nella mia cameretta x ben quattro anni. Pinkie si chiamava. Era vivacissimo e quando mi avvicinavo si agitava tantissimo perché sapeva che gli davo da mangiare. Gli ho voluto molto bene e non l'ho mai considerato un soprammobile. Oggi come sai ho addirittura un Laghetto dove centinaia di golden fish vivono liberi e felici e si riproducono... Oltre che un grande acquario che è la mia gioia e il mio orgoglio. Mantenerlo nel migliore dei modi è faticoso e costoso, ma vedere decine di pesciolini che scorrazzano vispi e veloci tra le piantine non ha prezzo! Questa storia è molto triste e fa infinitamente riflettere... Ma il piccolo protagonista ha ragione: per fortuna gli umani non sono tutti così. Complimenti e un bacione!

Recensore Master
18/07/16, ore 20:45

Dolcissima e commovente. Hai raccontato il mondo attraverso gli occhi di un pesce rosso, e l'hai fatto in maniera delicata e nel contempo profonda. Questa favola tocca il cuore, e ci ricorda che gli esseri viventi, piccoli o grandi che siano, hanno tutti un loro valore, e non devono essere trattati come oggetti. Hanno sentimenti, e per come la penso io anche un'anima.
Brava davvero. Mi hai commossa
BAci
Marta