Questa storia è molto particolare. Il titolo è particolarmente geniale, ma infondo tutta la storia lo è. Rappresenta un po' la crescita ed il maturare dei pensieri. Mi spiego meglio: dai 5 ai 9 anni è tutto così semplice e scherzoso, sia nella lettura che nella realtà: le parole che hai usato e le situazioni che hai descritto sono incredibilmente reali, hai saputo trasformare emozioni e pezzi di vita in parole, ed è una cosa davvero complicata. Dai dodici ai tredici anni, uno dei periodi più difficili della vita (almeno così è stato per me), le cose cominciano a complicarsi, con i primi pensieri più profondi, le prime insicurezze, le prime sensazioni importanti. E sopratutto, a rendere complicato tutto quanto, è la consapevolezza di star provando, dicendo, facendo quelle determinate cose; la consapevolezza (e la paura) di star crescendo. Non so come è possibile ma hai saputo tramutare tutto questo in parole! E, alla fine di questo "viaggio emotivo", abbiamo l'adolescenza, con le sue insicurezze ancora più forti e consapevoli, accompagnate dalle prime inevitabili delusioni.

Hai descritto delle piccole scene, con le parole giuste, e hai saputo gestire diversi tipi di narrazione e di "genere"- diciamo così- spaziando abilmente dalla comicità, alla confusione, alla malinconia. Il tutto in pochissime righe. Che dire? Complimenti! Non sono molte le persone capaci di qualcosa del genere! :)

Storia carinissima:)

baci,
marta's corner

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