Recensioni per
Quello che non mi hai detto
di belle_delamb

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/07/16, ore 12:10

Ciao, la tua storia mi è piaciuta tanto.
L’inizio mi ha coinvolta in maggior modo. Questa è un’ottima cosa in una storia; far appassionare il lettore sin dalle prime righe. Per il resto hai fatto un lavoro eccellente. Mi ha messo i brividi, cosa rara per me. Complimenti davvero.
Alla prossima ciaoooo.

Recensore Master
31/07/16, ore 08:10

Vincitrice del contest: Somewhere, over the ratings
Belle.de Lamb /belle_delamb con: Quello che non mi hai detto

Grammatica, 8.5/10 punti

a ottenere risposta. Se avesse avuto una risposta
Hai ripetuto “Risposta” dopo sole 5 parole
scritto su questa amuleto: certamente volevi dire: “scritto su questo amuleto”
la sua promessa di non lasciarla mai, qualsiasi cosa fosse successo: qualsiasi cosa fosse successa (In questo caso “cosa” è sostantivo)
e un paio di leggins neri.  — leggings
Sviste per la quali non sottraggo punteggio:
una sorella –passerà- E
Va rivisto in generale l’uso dei trattini: vogliono sempre uno spazio (es: prima di “passerà”) ed è indicato usare sempre lo stesso (quello prima di passerà è più grande del seguente)
cosa posso fare per te?- -Ho saputo che lei può farmi parlare
Questo è puramente un suggerimento per bellezza, diciamo così. Non è vietato in alcun modo scrivere i dialoghi senza andare a capo, però è molto più scorrevole leggere, in questo modo. Preferendo il trattino alle virgolette, tutto appare scritto troppo attaccato.
Stile e lessico, 14/15 punti
Lo stile che hai scelto è molto lineare, e questa definizione spiega sia i suoi pregi che qualche piccolo limite.
Devo dire che la sua semplicità è adatta al tipo di racconto, che è sì un horror — vista la presenza della maga che non è una truffatrice, bensì è dotata di veri poteri — ma metropolitano, non gotico. Per questa ragione ho trovato appropriati sia i dialoghi, spontanei e scorrevoli, sia il modo di esprimersi della voce narrante, che rendono le parti del racconto omogenee.
Ho apprezzato molto l’atmosfera che hai creato con le parole, hai reso la lettura interessante; non ho mai avuto la tentazione di fermarmi un attimo, la fatica di interpretare un pensiero anche se il personaggio di Claire è un poco sibillino all’inizio, per quello che riguarda i suoi intenti; anche il suo percorso mentale  risulta logico grazie alla descrizione curata dei pensieri.
La sintassi è sempre corretta, anche nelle frasi più lunghe e questa è una cosa che apprezzo molto: è facile non sbagliare scrivendo periodi brevissimi!
Il lessico è buono, gli aggettivi descrivono sia gli stati d’animo che gli oggetti in modo minuzioso, alcune frasi come “interprete di chi ormai non ha più voce” danno un tocco delicato ad una storia nella quale si alternano in modo convincente introspezione, dialoghi e azione. Man mano che la narrazione avanza il lessico diventa più curato: mi è rimasto il dubbio se questo sia un crescendo che accompagna la tensione presente nell’ultimo tratto della OS, o se ti è piaciuto di più comporre questa parte. In ogni caso funziona, mentre il contrario non mi sarebbe piaciuto.
Quello che fa perdere un pochino di valore alla storia è l’uso eccessivo di ripetizioni, che a volte sono funzionali, (praticamente una sorella –passerà- E invece non passava e soprattutto non passava) a volte errori, (risposta. Se avesse avuto una risposta) a volte non così vicine da influire negativamente sul punteggio (un coltello per tagliare il filo che la imprigionava. -Stai ferma altrimenti ti taglio-) dove avresti potuto usare un sinonimo come “recidere il filo”). Anche la frase: “dovrai tagliarti la mano” seppur chiarissima nel suo intento, ha comunque il significato di tagliare (via) la mano, mentre dire “farti un taglio sulla mano” eliminerebbe ogni dubbio — ripeto, solo linguistico, non che non si capisca perfettamente!

 Rating Creativo, 14/15 punti
Bene, sei andata molto vicino a quello che era richiesto dal contest! Togliamoci subito il peso: quello che è manca è purtroppo l’elemento fondamentale che contraddistingue un rating, cioè la fascia di età. Peccato, perché ti sei ricordata il resto:
i generi: (Generi adatti: horror, introspettivo, drammatico) e anche un avvertimento: (Non adatto a un pubblico sensibile).
In generale è ottimo, è un rating Nero indovinato e quasi ineccepibile.
Tutta la parte descrittiva del rating, come per i tuoi colleghi, è in effetti ampia e corretta, anche se spiega le sensazioni emotive dovute al colore in sé per sé.
Certo, il nero è il colore degli incubi, della disperazione, del lutto (forse l’odio è più ‘acceso’) e soprattutto quello che, se ci fosse, andrebbe preferito per una storia horror. Difatti è anche il colore dominante nei poster o dvd di questo tipo di film, o della copertina dei libri.
Cercare di evocare i fantasmi di coloro che sono deceduti in modo violento può solo portare conseguenze nefaste, quindi malgrado l’inizio possa tecnicamente sembrare anche quello di una detective story non ci sono dubbi: la storia presenterà validi elementi del sovrannaturale e appropriatamente al rating Nero finirà male, tristemente.
La presenza dell’Oscura Signora aleggia in tutto il racconto, sia nei ricordi che nella ricerca effettuata da Claire. Quest’ultima, per altro ci offre degli indizi sottili del tono cupo della sua personalità (George di primo impatto non le piace perché estroverso solare e chiassoso) che strizzano l’occhio al lettore anche nella parte più innocua della vicenda. Davvero ben fatto.

Trama/originalità 5/5
La trama è strutturata in modo coerente, mantenendo la tensione fino alla fine. Da quando ero bambina sono cresciuta a pane e horror, eppure mi hai imbrogliata!^^ Sospettavo che Kate fosse la traditrice, per quello era importante che venisse scoperta, ma non che Claire fosse l’assassina. Di solito si vedono serial killer a tornare sul luogo del delitto, non fidanzate gelose che evocano lo spettro dell’ex innamorato ucciso pur di farsi dire da lui la verità ancora celata.
Non le è bastato eliminare la fonte della sofferenza, Claire non può fermarsi e scoperta la verità va fino in fondo. La morte di Kate, che atterra dopo la caduta dalla finestra spezzandosi il collo come una bambola di porcellana, mi ha rievocato il finale dell’Esorcista, e questo è il più grande complimento che potrei farti.

Personaggio/i 5/5
Mi hanno convinta tutti: dalla medium, che è l’unica un po’ legata al tipo della macchietta, ma non in modo spiacevole — si può dire che è classica — a George, bel seduttore dalla doppia vita. E dire che non aveva dato dei segnali evidenti della sua inaffidabilità, ma piuttosto di cattiveria. Mi ha fatto paura quando ha minacciato Claire con il coltello, anche se in modo sottinteso. Devo ammettere che lo preferisco in versione spettro inquieto!
Kate è la tipica amica prepotente che ti vuole bene finché non rischi di surclassarla, quella che sceglie le compagne di scuola non troppo outsider da fare butta figura, ma meno attraenti di lei. Odiosa.
Claire è la grande protagonista, una ragazza spietata, eppure attira le simpatie delle lettrici: non solo tradita, ma doppiamente, dalle due persone da cui non poteva accettarlo. L’omicidio di George non mi ha impressionata, quello di Kate, a sangue freddo, sì. Trovo molto sottile che tu non l’abbia minimamente descritta fisicamente.

Gradimento personale, 4.5/5
Una storia che entra senza tanti giri di parole nel vivo dell’azione, che ci porta contemporaneamente a seguire la vicenda anche divertente della medium con la sua sfera di cristallo, come il tormento interiore di Claire, che sembra cordoglio ma è rancore non pago. Anche se non ha proprio il taglio delle introspettive offre uno spaccato dei pensieri della protagonista che affiora a tratti nel mezzo del racconto delle sue azioni. Il clima della storia è sempre angoscioso, con punte di horror autentico, come passaggi più tipici del thriller.
Sono rimasta perplessa da una tua scelta, visto che siamo in un contest sui rating, cioè la scelta di quello “vero” Giallo; essendoci due assassinii, sangue e necromanzia direi che sarebbe meglio usare l’arancione…
Totale: 51/55