Recensioni per
Kami no takara - Il tesoro degli dei.
di shirupandasarunekotenshi
L'avviso shonen-ai sarebbe bastato a tenermi lontana da questa storia; la rigida presentazione sulla vostra pagina avrebbe dato il colpo di grazia, ma ... il mondo si regge sui "ma". Io sono una lettrice che giudica prima la "storia" in quanto storia e poi tutto il resto. E il vostro Prologo mi è piaciuto. Mi è piaciuto parecchio. Ho visto ogni immagine che siete riuscite a creare con l'abile utilizzo di frasi mirate. Non servono lunghe e tediose descrizioni per permettere al lettore di calarsi nell'ambientazione, ma la capacità di evocare immagine con poche calibrate parole. L'atmosfera era surreale, onirica. I dialoghi sembravano veramente sospesi al di là del tempo e dello spazio. Non ho mai letto una storia su Saint Seiya che prenda in considerazione il pantheon Shintoista e m'incuriosisce molto, soprattutto, scoprire, man mano che la storia procede, in che misura abbiate attinto dalla mitologia ufficiale. M'incuriosisce anche l'integrazione con i Cinque Samurai - mi raccomando, non tirate testate allo schermo che vi serve. E' inutile che io mi appropri dei nomi originari, millantando una conoscenza che non possiedo. Io l'unica cosa che conosco di quell'opera è l'anime che trasmettevano anni fa. L'unica cosa che potrebbe tenermi definitivamente lontana da questa fanficition è lo shonen-ai. Oltre un certo limite di lovelove non posso andare, sorry. Comunque, per adesso vi faccio i complimenti. E. |
E continua l'avanzare in parallelo di questa vostra storia. Nasty, da un lato, e il Sacerdote, dall'altro. La saggezza, ma anche la regalità in quanto tale. Va da sé che nei prossimi capitoli appariranno lo Specchio e la Spada, e sono curiosissima di scoprire a quali personaggi avrete assegnato entrambi i gioielli. Nasty non mi dice granché, colpa di un doppiaggio italiano che ha appiattito di molto il personaggio, rendendolo simile ad una mammina premurosa e un filo pallosa. Ma qui le date una delicatezza che ben si sposa con l'idea di una persona che si ritrova a vivere un'esperienza non solo al di là delle umane possibilità, ma anche al di là dell'immaginazione. E che tenerezza sapere che il Magatama non sta dentro al Palazzo Imperiale di Tokyo, ma all'interno di una scatola di legno laccata, a riposare sul fondo di un cassetto. Assomiglia molto ad un pegno, il dono che le ha fatto Shuten, qualcosa che per lei è al contempo piacere e dolore. O, quantomeno, rimpianto di qualche tipo. |
Uh, come le capisco! |
Meraviglioso questo contatto involontario e "riconoscimento di ruoli" tra Shion e Nasty! *___* |
Mi pare giusto. |
Lo scettro di Nike e lo Shakujo, sono effettivamente due simboli molto distanti per cultura, ma fin troppo vicini per significato, soprattutto in queste due opere, ed usarli come "messaggeri" è stato geniale! *___* |
*____* eccolaaaaa finalmente!!!! |