Recensioni per
A Letter
di Crateide

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/08/16, ore 19:33
Cap. 1:

eccomi a recensire questa strana (ammetto che da non me l'aspettavo) storia.
l'espediente della lettera mi ha ricordato un romazo post phantom intitolato letters to Erik in cu Christine, divorata dai sensi di colpa, continua a scrivere al suo maestro, ritenuto morto. ma, indovina un po', Erik non è morto e arriva il lieto fine. insomma, inizio a credere che se questi due avessero avuto una corrispondenza epistolare forse evitavamo di bruciare un teatro.
prima di iniziare la recensione devo fare una menzione speciale a Raoul che, oltre che scemo, deve essere anche mezzo sordo visto che sua moglie prende e esce in piena notte dopo aver sentito "Christine, Christine". o è così oppure Erik l'ha chiamata con gli ultrasuoni come si fa con i cani. almeno credo siano i cani.
Christine, Christine... tesoro, ascolta: è inutile che ti dai tante arie da donna vissuta che tanto, guarda, alle primi dieci righe ho iniziato a sospettare che soffrisi d'asma, ti ritrovi dvanti Erik e non hai un momento di "Erik ma non eri morto?". per non parlare di quando hai detto "fai di me quello che vuoi!" che o è una proposta sessuale bella esplicita oppure sei isposta a farti aprire dall'ombelico alla giugulare con un coltello da bistecca. e io so che scoppieresti a piangere appena vedi la lama luccicare.
scusa, so che è un personaggio da latte alle ginocchi, ma, sarà che ieri sera non ero proprio in vena, tuttavia ammetto di averla sopportata meno del solito. e la cosa è positiva in termini di IC.
Erik, dillo che avevi perso le speranze? devo farti una piccola critica riguardo al Phantom nella parte in cui non dimostra pentimento per le sue azioni. cioè perché è solo Christine a chiedere perdono? alla fin fine il suo rifiuto è comprensibile, visto che Erik deve averla spaventata non poco. ma Erik non si pente di niente? di averla rapita, ingannata, di aver cercato di uccidere Raul (che povero è la vittima di tutta la storia). Christine non è capace di accettare l'oscurità di Erik, è vero, ma lui tende alla psicopatia e la sua dose di colpe, a mio avviso, l'ha anche lui.
per il resto ti suggerisco di rivedere il testo perché ci sono un paio di errori di battitura, dei quali ricordo solo una ò al poso di una o normale verso la fine. in tema di errori devo farti notare che sole e luna vnno maiuscoli solo nei testi scientifici.
bene fanciulla, sono arrivat alla fine di questa recesione e spero di essermi ricordata tutto.
comunque è una bella storia, anche se le tue mani si rifiutavano di scriverla.
a presto
Aris
 
(Recensione modificata il 09/08/2016 - 08:12 pm)

Recensore Junior
09/08/16, ore 00:17
Cap. 1:

Carissima Crateide,
come promesso, eccomi qui a leggere questa fantastica storia, e a recensirla, poichè davvero merita :)
Era da un po' di tempo che non leggevo una bella rossa su questa coppia ( una delle mie tante OTP ) e ti sono davvero grata per non aver messo Christine con Raoul, personaggio che non ho mai ammirato. Ho veramente apprezzato il coraggio che hai attribuito a Christine: del resto, come anche tu hai scritto, è passato qualche anno, e lei ha capito l'errore commesso (per lo meno speriamo). Non è la prima volta che leggo di Cristine che esprime il suo pentimento e il suo dolore in una lettera, nè che si addentri in ciò che rimane dell'Operà perrcercare di comunicare con Erik; ma è la prima volta che la vedo entrare all'Operà volendo posare la lettera, per scappar via immediatamente dopo. Devo ammettere che mi ha parecchio toccato la descrizione dei resti dell'Operà, soprattutto quando ti sei fermata sulla polvere che si intravede ai raggi del Sole. E mi è piaciuto il fatto che Christine abbia posato la lettera nel palco di Erik, cercando il contatto con il suo Maestro nel punto più vicino possibile al palco. Ah, Erik e il suo intramontabile fascino! Quando Christine si alza dal letto per raggiungerlo ti giuro che sei riuscita ad evocare immagini molto chiare, praticamente tangibili, dalla vista della maschera al freddo sulla pelle, immediatamente seguito da una vampata di caldo data dal mantello e dalle braccia di Erik <3
Inoltre, ho apprezzato davvero tanto il fatto che tu non abbia descritto la scena di sesso nei minimi dettagli, come ho visto fare altre volte: bastano, come tu hai abilmente fatto, poche significative immagini evocative e messe sul bianco in maniera estremamente delicata. Prendimi per matta, ma per quanto li shippi non mi ispirano sesso estremo, ma qualcosa di più delicato e in un certo senso misterioso, quasi intoccabile, ma allo stesso tempo molto molto profondo, come l'amore di Erik per Christine, e si spera anche quello di quest'ultima per il suo Maestro.
Ultimo ma non ultimo: quando Christine si confessa a Erik con le parole "t'amo,t'amo, t'amo!" mi è venuto in mente Mr. Darcy di Pride&Prejudice. Magari l'hai fatto senza intenzione, ma ciò ha ulteriormente rincarato la dose di fangirlaggio già abbondnte data dalla lettura della storia.
Bene, penso di averti annoiata abbastanza, perciò ti abbraccio e saluto :)
A presto,
Raven