Era settimane che cercavo qualcosa da leggere che potesse soddisfarmi, e oggi, finalmente, mi sono imbattuta nella tua storia.
Mi ha lasciata senza parole. L'ho riletta più e più volte, cogliendo continuamente nuove sfumature; guardandola diversamente, da innumerevoli prospettive.
Sembra imprigionata in un cono di luce, ed ogni periodo risplende di significato.
Will mi è parso una cattedrale gotica ed immensa; una piccola tela dipinta ad olio, rappresentante un mazzo di fiori. Con la sua bellezza, e il suo essere e non essere artista. Hannibal che lo osserva, che come un archeologo porta a galla i talenti nascosti del profiler, spolverando la sabbia dalla superficie. Pare, a tratti, anche un architetto, che studia il suo schema, il suo disegno. Hanno mille volti, mille personalità; e i loro ruoli, ogni cosa, alla fine, si mischia e si confonde.
È tutto terribilmente delicato: il tuo modo di scrivere, la scelta delle parole, la descrizione della relazione fra i due uomini. Tutto terribilmente potente. Le tue frasi possiedono una grande forza impattiva: mi sono piaciute, e mi hanno colpita al viso come schiaffi.
Brava, bravissima. Uno scritto davvero valido.
Alla prossima,
Bice. (Recensione modificata il 09/10/2016 - 12:21 pm) |