Ciao =),
ma come? niente allons-y a fine capitolo?
e come faccio io a rispondere "geronimooo!" ? xD
doctor who a parte... questa storia sembra davvero carina.. spero che la continuerai... purtroppo ti avviso già da ora che, molto probabilmente, non riuscirò sempre a recensire, ma sicuramente la leggerò.
Per ora posso solo dirti, che il tuo stile di scrittura è relativamente semplice anche se abbastanza scorrevole, forse potresti provare a inserire più descrizioni, sia dell'ambiente, delle persone, delle sensazioni dei personaggi.. alla fine, a mio avviso, sono queste le cose principali per il coinvolgimento, anche emotivo, dei lettori.
non avere fretta di far susseguire le varie scene una dopo l'altra, dai ad ognuna il suo giusto spazio..
un'ultima cosa.. per comodità di lettura, ti consiglio di andare a capo tra un dialogo e l'altro, o comunque quando una frase/paragrafo finisce...
probabilmente non mi sono spiegata bene.. ti faccio un piccolo esempio con un estratto di questo 5 capitolo:
----
Stava correndo per riscaldarsi, quando sentì tutte le forze venirle e meno e cadde, senza più vedere niente.
Quando riprese conoscenza, si trovava in un lettino in infermeria, ed accanto a lei c'era Hiroto, seduto su una sedia, che la scrutava, gli occhi scuri per la preoccupazione.
«Sei una stupida! Non sai che spavento mi hai fatto prendere!» la sgridò, non appena vide che si era risvegliata.
«Scusa...» riuscì a dire solo lei.
«Non devi scusarti. Come ti senti?» le chiese poi lui.
«Un po' meglio di prima, grazie...» rispose lei, arrossendo per le attenzioni di lui, mentre il cuore accelerava improvvisamente ed una scarica di adrenalina le portava un po' di energia.
«Si vede! Hai un colorito molto più normale di prima!» osservò lui, sorridendo e facendo arrossire ancora di più la ragazza, che si sentiva le guance roventi.
«Cosa è successo?» domandò Kilari, cercando di spostare l'attenzione di lui dal suo rossore.
«Stavi correndo, e si vedeva che non stavi molto bene, quando all'improvviso PUM! Sei caduta come una pera. Non rispondevi più, tremavi solo, non sai che preoccupazione!» le spiegò lui. Nonostante tutto, le venne da sorridere al pensiero di lui che si spaventava per lei. «Così ti ho portata qui, dove l'infermiera ti ha provato la febbre. Trentanove e otto, razza di sconsiderata, ma cosa ti è passato per la testa di venire ugualmente a scuola?» la rimproverò ancora.
«Non stavo così male quando sono uscita.» si difese lei. «Aspetta, hai detto come una pera???» si rese conto ad un certo punto.
«Caspita, devi aver preso una brutta botta per essertene accorta solo ora! Sicura di stare bene? Quante sono queste?» rise lui, mostrandole le dita.
«COME TI PERMETTI BRUTTO MALEDUCATO!» gridò Kilari, mettendosi subito dopo anche lei a ridere.
Nessuno dei due si era accorto però che qualcuno li stava spiando attraverso il vetro della stanza.
Una ragazzina dai lunghi capelli castani e profondi occhi viola stava infatti assistendo a tutta la scena, rimanendo semi nascosta nell'ombra, sul volto stampata un'espressione rabbiosa che le induriva i dolci lineamenti del volto.
----
spero che si sia capito cosa intendo xD
così è molto più facile capire quando la persona che parla è cambiata o continua a parlare, e anche quando una scena cambia.
Spero di esserti stata d'aiuto, e ti prego di non prenderti male per queste cose che ti ho evidenziato..
aspettando il prossimo capitolo
endy_lily95 |
