Recensioni per
Breathe out so I can breathe you in
di Phae

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/10/16, ore 23:11

Seconda recensione premio per il primo posto ottenuto al Phobos e Deimos Contest

Rieccomi!
Devo dire che l'introspezione è senz'altro il punto forte del tuo modo di narrare, ti soffermi moltissimo nel descrivere sensazioni e sentimenti e quello che traspare da questa storia è un mix di senso di colpa, tristezza, tenerezza e paura.
Sherlock torna da John dopo due anni e si sente in colpa per la sua decisione di occuparsi di tutto da solo; vedere l'ira e il dolore dipinti sul volto di John lo devasta, quanto vedere la polvere coprire ogni mobile ed oggetto in quella casa in cui ormai nessuno dei due abita da tempo ed è proprio in quel luogo che, lontani da tutto e tutti, rinsaldano il loro legame gioendo di questa loro unione fisica e psicologica.
Un bacione
Meryl

Recensore Junior
03/09/16, ore 21:22

Ciao Phae!

Mi ha fatto molto piacere, inciampare in questa storia. Devo dire che anche nel pochissimo di tuo che avevo già letto prima di oggi, mi era sembrato di notare l'embrione di una potenziale affinità tra il tuo modo di concepire Sherlock e il mio. Ho avuto la piacevolissima conferma che non sbagliavo-- è sempre una bella sorpresa riconoscersi con tanta precisione nelle parole e nelle interpretazioni di qualcun altro, di sicuro fa sentire meno soli!

Non sono una grande commentatrice, ma cercherò di ordinare le mie impressioni nel modo migliore possibile. Tanto per cominciare, ça va sans dire che ho adorato la caratterizzazione di Sherlock ed essendo questo un testo prevalentemente introspettivo, sarebbe un po' come dire che ho adorato la storia tutta quanta. È senza dubbio una fix-it che funziona (ah, se solo...!).
Accompagnare Sherlock in questo tumultuoso viaggio all'interno della sua psiche, leggerlo così disperato e così vero fa stringere il cuore, non può che colpire right in the feelssss. Non so se è intenzionale (a volte l'istinto è un consigliere molto più saggio della ragione!), ma molta dell'atmosfera struggente e rarefatta dalla fic che fa da eco all'introspezione di Sherlock, è il risultato del tuo stile di scrittura. Normalmente preferisco narrazioni organizzate in modo più ordinato, ma secondo me qui la “confusione” che crea il polisindeto soprattutto nei primi paragrafi, quella sensazione di claustrofobia e disorientamento che trasmette, funziona benissimo per obbligarci ad immedesimarci in Sherlock e in quello che sta provando. È davvero come ritrovarsi rinchiusi insieme a lui nella stessa spirale di eventi e conseguenze che lo sta sopraffacendo.

John è dolcissimo, è grazie a lui che questa lettura non mi ha del tutto annientata dal punto di vista emotivo. Personalmente, penso che se Sherlock dovesse mai aprirsi con lui e mostrarsi davvero vulnerabile, non tarderebbe a ricambiare il favore. L'unica cosa che lo trattiene è il terrore strisciante che Sherlock sia davvero così estraneo ai sentimenti come ha tentato di mostrarsi per buona parte della serie. È stato in qualche modo rinfrescante, vederli in questa rilettura di TEH tutti e due in possesso di quella briciola in più di coraggio che avrebbe risparmiato tantissime sofferenze al mio povero piccolo cuore di shipper.

Dunque... spero di non aver delirato troppo XD

Complimenti di nuovo e grazie per questa intensissima lettura. Un abbraccio e a rileggerci!
(Recensione modificata il 03/09/2016 - 09:24 pm)

Recensore Master
26/08/16, ore 16:45

Fidati, un sacco di gente avrebbe voluto che le cose andassero in questa esatta maniera. ^.^ Potrei fare nomi e cognomi (e la lista sarebbe lunghetta).

Io sono davvero meravigliata da questa storia. Ma sul serio. Se dovessi descriverla con una parola sola, direi che è struggente. Non mi viene altro termine per definire l'amore che Sherlock prova per John e che si scatena con la potenza di un tornado dopo due anni in cui, presumibilmente, ha soppresso tutto in nome del dovere e per avere quel minimo di sanità mentale che di certo gli era necessaria mentre distruggeva la rete di Moriarty. I due anni, la lontananza da casa e da Londra, ma soprattutto da John, pesano tantissimo su Sherlock e mi piace il fatto che qualcuno per una volta abbia parlato della sua sofferenza e del peso che lui ha portato a star lontano. Ci si concentra tanto su John e giustamente anche. Ma in questo caso direi che Sherlock è il focus di tutto e lui che attira le attenzioni del lettore. L'amore che esce dai suoi pensieri è forte e potente e raggiunge il suo apice in una frase che ho trovato meravigliosa:

"Ma non lo fai, non lo dici, lasci che i suoi occhi blu ti raggiungano l'anima e che lo stomaco ti si contragga e sai che non l'hai mai amato tanto quanto in questo momento, e lasci che ti urli addosso il suo dolore e la sua rabbia ti corroda il viso come veleno perchè te lo meriti e perchè John Watson invece non si meritava niente di tutto questo e le lacrime cominciano a scorrerti dagli occhi senza che tu possa fermarle, e non sai se è proprio questo, invece, a fermare lui."


Scusami, forse non dovevo citarla tutta quanta, ma non ho davvero potuto trattenermi perché tagliare qualche pezzo non sarebbe stata la stessa cosa. Questo pezzo è favoloso. Stupendo. Meraviglioso. Qualcosa di assoluto è il momento in cui pensa che non l'ha mai amato tanto quanto in questo momento. Cioè, Dio mio, tu vuoi la mia morte? E poi la lemon che segue, appena accennata ma intensa e violenta nei sentimenti che esprime (sentimenti positivi naturalmente). L'ho trovata una scena d'amore molto dolce, scritta con delicatezza ma soffocante nel sentimento che esprime.

Anche John merita un paio di parole, perché la sua reazione - pur essendo lontana di anni luce rispetto a quella che si vede in The Empty Hearse - non ho potuto non amarla. Non dico sia OOC, è solo diversa. John rivede Sherlock e trasla sentimenti diversi dalla rabbia, ma perché diversi sono i presupposti. Qui l'amore romantico è evidente e si ha l'impressione ci fosse già ben prima della caduta. E quindi John si ritrova a baciare, abbracciare e piangere di fronte a Sherlock.

La storia la metto subito tra le preferite, perché è il posto in cui deve stare. Alla prossima e grazie per averci regalato questo capolavoro.
Koa

Recensore Junior
23/08/16, ore 08:48

Ma quanto mi piace l'angst scritto bene, insieme a un POV di Sherlock credibile e struggente. Più o meno lo stesso finale che avrei voluto io, in cui Mary non viene nemmeno nominata, figura insignificante rispetto ai nostri due amati maschietti. Complimenti e grazie :-)

Recensore Master
22/08/16, ore 00:30

Ah.. Le cose dovevano andare proprio così, come hai descritto magnificamente tu!
John doveva mollare quell'insipida di Mary e gettarsi fra le braccia di Sherlock. Lui non lo lascerà mai! Tanti complimenti!!! 😊